Di Adan Salazar
Un senatore del Sud Australia ha tirato su il sipario sull’agenda del Grande Reset del World Economic Forum durante una recente riunione del parlamento, smascherandola come una manovra comunista sovversiva.
Martedì, il senatore Alex Antic, un membro del Partito Liberale d’Australia, ha spiegato come il WEF dirige la politica globale installando giovani leader globali in posizioni di potere in tutto il mondo.
Per esporre tutto ciò, Antic ha citato lo stesso fondatore del WEF Klaus Schwab, che si è vergognosamente vantato di aver installato i Giovani Leader Globali in diversi gabinetti dei governi mondiali, dicendo: “Noi penetriamo nei gabinetti… so che per metà o anche più della metà di questi gabinetti in realtà sono Giovani Leader Globali del WEF.”
Antic ha detto ai parlamentari: “Il Forum economico mondiale promuove questioni globaliste come il cambiamento climatico, il cosiddetto sesso sistemico e razzismo e la creazione di un’identità digitale online.”
“Tuttavia, un’ispezione più approfondita rivela che il WEF è un’organizzazione anticapitalista e contro il libero mercato che cerca di sovvertire i valori occidentali e i processi politici, e sono ben organizzati e molto ben finanziati”.
“Il loro messaggio”, ha continuato, “è concepito per apparire innocuo, ma in realtà l’ideologia che lo sostiene è rivoluzionaria e distruttiva”.
Il senatore per l’Australia del Sud ha continuato a spiegare che il WEF è stato determinante nella promozione delle restrizioni Covid più dure del pianeta, “comprese i lockdown, le vaccinazioni obbligatorie, i passaporti vaccinali e gli obblighi di mascherine, benché queste politiche attacchino molte delle nostre libertà di base.”
Antic ha anche smontato l’ideologia centrale del WEF del “capitalismo degli azionisti”, che presuppone che “il capitalismo tradizionale del libero mercato ignori i pericoli posti dal cambiamento climatico, e così il governo deve imporre politiche restrittive per salvare l’ambiente – e questo anche se significa meno ricchezza”.
Il “Grande Reset” di Schwab, ha spiegato Antic, cerca di “reimmaginare e reinventare” la società e le politiche sulla scia della pandemia. Ha anche esposto come lo scopo del 2030 di “non possedere nulla ed essere felici” sia uno slogan comunista finemente velato.
“Non c’è bisogno di essere un filosofo politico per capire che se non si possiede nulla, lo stato possiede tutto. C’è un’altra parola per questo: si chiama comunismo”.
Il senatore ha concluso con un appello all’azione per gli australiani affinché imparino di più sull’agenda marxista del WEF prima che il loro paese non sia più riconoscibile.
“Non importa quanto sofisticato il WEF cerchi di far sembrare l’abolizione della proprietà privata nel mondo, le fantasie di Karl Marx portano sempre alla frantumazione delle libertà e delle vite degli individui e all’espansione della tirannia e del potere dello stato.”
” È indispensabile prestare molta attenzione al Forum Economico Mondiale e fare tutto ciò che possiamo per preservare la libertà e ridurre l’intrusione del governo nelle nostre vite; se non lo facciamo, le forze antidemocratiche in occidente continueranno a marciare e potremmo svegliarci in un’Australia che non riconosciamo più.”
“Gli australiani meritano di sapere a che punto è l’influenza e l’infiltrazione del World Economic Forum nel nostro paese, e fin dove è arrivato e noi lo scopriremo”.
Con la propaganda liberale che raggiunge proporzioni allarmanti e si infiltra in ogni aspetto della società, è più che mai necessario che i rappresentanti eletti prendano spunto dal senatore Antic e comincino a lanciare l’allarme sulla nefasta agenda del Grande Reset del WEF.
TRADUZIONE a cura di Nogeoingegneria – CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews
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