Montecarlo vuole espandersi nel mare. Dopo aver costruito in ogni angolo della terraferma, espandendosi in altezza perché di terreni liberi non ne esistono più da anni, l’unica possibilità per il Principato di Monaco di amplificare i spazi è di rubare terra al mare. Sta nascendo un ecomostro.Il nuovo quartiere galleggiante a largo di Montecarlo, progettato da Renzo Piano con Valode & Pistre, vedrà la creazione di un’isola artificiale entro il 2025 per i futuri 2700 miliardari del paradiso fiscale. Vedi qui https://design.fanpage.it/il-futuro-del-principato-di-monaco-al-via-lisola-artificiale-firmata-da-renzo-piano/
Commenta Paolo Martini sul FATTO
Greta e Renzo Piano per lavare di verde l’ecomostro di Montecarlo
Coincidenze del nuovo perverso intreccio tra ecologismo e sistema dei mass-media: la partenza di Greta per gli Stati Uniti sulla barca a vela di Pierre Casiraghi “con solo il secchio come toilette” e il nuovo ponte “sobrio e intelligente” progettato da Renzo Piano per Genova, hanno tenuto banco contemporaneamente, con paginate a tema e robusti richiami in prima. Negli stessi giorni, invece, ha fatto appena capolino a livello nazionale, su La Repubblica e La Stampa, la notizia che la Regione Sicilia ha bloccato la concessione per il prelievo di 700mila tonnellate di sabbia nel golfo di Termini Imerese, riserve naturali millenarie che dovevano essere espiantate dal nostro mare e trasportate nel fondo di quello del Principato di Monaco.
A far scattare il relè tra queste notizie ci vuole giusto la pressione di un dito: la sabbia serve all’avanzamento dei lavori di un nuovo mega progetto edilizio a Montecarlo, Portier Cove. Si tratta di una vera e propria isola artificiale di sei ettari, che sorgerà nel 2025 in un’area marina vicina al porto. Per costruirla stanno piantando nell’acqua 18 blocchi di cemento alti 27 metri, da 10mila tonnellate di stazza l’uno: la sabbia andrebbe poi calata dentro questa sorta di diga di protezione. L’avveniristico progetto è stato varato con la sbandierata firma dello studio di Renzo Piano e la benedizione personale del principe Alberto, che sarebbe poi lo zio dello skipper di Greta. Ovviamente tutti, a cominciare dal potentissimo impero francese delle costruzioni Bouygues, capofila dell’opera, si guardano bene dal dire la verità, e cioè che questo scempio serve giusto ad approntare altre seconde case (stavolta da 80mila euro al metro quadrato!) per gaudenti evasori fiscali di tutto il mondo, nuovi posti-barca da vendere a peso d’oro per parcheggiare yacht con la bandiera della Cayman, e magari qualche vetrina di lusso in più per far spendere soldi sporchi a distrut-turisti miliardari in servizio permanente effettivo. … E qui si arriva dritti a Pierre Casiraghi, generoso tassista del mare della piccola Greta con la sua barca a vela Malizia II, nome che s’estende al cubo anche per questa geniale trovata di ‘green-washing’… Articolo integrale qui https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/19/greta-e-renzo-piano-per-lavare-di-verde-lecomostro-di-montecarlo/5394037/
Il no della Sicilia a Montecarlo: “Darvi la nostra sabbia è un suicidio”
l presidente della Regione, Nello Musumeci, nega la possibilità di un prelievo di sabbia dai fondali siciliani, destinata al nuovo avveniristico quartiere della cittadina monegasca.
Alta tensione sull’asse Sicilia – Principato di Monaco. Negli scorsi giorni, infatti, il presidente della regione Musumeci ha negato la concessione del prelievo di sabbia dai fondali siciliani da destinare ad un nuovo progetto di espansione urbanistica della lussuosa Montecarlo, località principale del Principato di Monaco, di cui ne costituisce il più noto quartiere dell’omonima città di Monaco. Il secondo stato più piccolo al mondo, infatti, ha deciso di espandersi, potendo farlo solamente attraverso il mare: già dal 2013 erano iniziate le progettazioni a proposito di Portier Cove, il nuovo affascinante quartiere nei pressi di Montecarlo, che si avvarrà di una penisola artificiale, sul mare, dell’estensione di circa 60 ettari.
Il nuovo quartiere, con lussuose ville, lungomare e porto turistico, sarebbe stato disegnato, tra gli altri, dall’architetto italiano Renzo Piano; alla base di esso sarebbero previsti 18 cassoni trapezoidali in cemento armato che reggerebbero in successione l’infrastruttura marina. Proprio nel riempimento dei cassoni entra in gioco la Sicilia, in quanto la società costruttrice avrebbe analizzato la qualità della sabbia presente nei fondali siciliani, ritenendola idonea per il progetto in corso d’attuazione a Montecarlo. Nonostante l’iniziale accordo per la concessione, il prelievo è stato bloccato dal presidente Musumeci, che ha dichiarato che la sottrazione di 700 mila cubi di sabbia sarebbe un suicidio per l’ecosistema marino siciliano siciliano: il fondale palermitano tra Capo Zafferano e Termini Imerese, infatti, è ricco di praterie di Posidonia Oceanica e di numerose microspecie di fauna ittica, l’esistenza delle quali potrebbe essere compromessa con un prelievo così ampio.
Oltre l’autorevole no del Presidente siciliano, ulteriori commissioni avevano già bocciato la proposta: negativo l’esito del procedimento di valutazione ambientale, seguito da quello della Valutazione di Incidenza Ambientale, con motivazioni allegate nella delibera firmata dall’assessore regionale del Territorio e Ambiente, Sebastiano Cordaro. Dopo il rifiuto, la società appaltatrice ha annunciato che presenterà ricorso per vie legali in merito alla concessione. FONTE
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