Microchip, dopo gli animali ora tocca (pure) agli alberi. E sempre più wireless ‘elettrizza’ le spiagge: stanno manipolando la natura?
Si iniziò con gli animali. Obbligatorio per legge. “Il microchip, ritenuto innocuo ed indispensabile per la sicurezza del cane ha sempre provocato dubbi e preoccupazioni”: nessuno si chiede se il livello di interferenza e ripercussione non termica considerato che i “cani domestici sono, come noi, circondati da cellulari, wi-fi, televisori, frequenze radio, e molto altro. E se qualcuno di questi aggeggi provocherebbe all’animale danni sul suo sistema immunitario e neurologico?”
Adesso tocca agli alberi, l’idea è di Roma Capitale, l’amministrazione vuol “controllare che gli 86mila grandi alberi della Capitale più verde d’Europa continuino a produrre ossigeno e a sagomare le grandi vie di scorrimento della città in condizioni di sicurezza, senza cioè che qualche grosso ramo.
(fonte Terra Nuova)
E lo farà con un microchip “piazzato sui fusti rilascerà informazioni preziose in tempo reale consentendo di leggere se la pianta cresce dritta o se l’equilibrio è precario, se ci sono dei parassiti o se sono intervenuti eventi eccezionali”.
Roma, alberi senza cura, idea del Comune: il microchip contro i crolli
A Roma – osservata speciale anche dalle amministrazioni di Firenze e Milano – sarà varato in via sperimentale su cento alberi nel municipio VII: il chip piazzato sui fusti rilascerà informazioni preziose in tempo reale consentendo di leggere se la pianta cresce dritta o se l’equilibrio è precario, se ci sono dei ..
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.