Michelle Bachelet mette in guardia contro la “catastrofe dei diritti umani” a causa delle misure del COVID19. Le misure secondo la Bachelet dovrebbero essere “proporzionate e limitate nel tempo”. Il Commissario per i diritti umani ha fatto riferimento a “una serie di rapporti” da tutto il mondo secondo cui la polizia e le altre forze di sicurezza di alcuni paesi hanno usato la forza, a volte massiccia o addirittura letale, per far rispettare le misure della corona e il coprifuoco. L’ex presidente cileno ha anche denunciato l’arresto di migliaia di persone per violazioni delle misure di Corona, definendolo “inutile e pericoloso” in considerazione anche del sovraffollamento delle carceri.
Questa notizia, riportata dall’ANSA, non è stata diffusa dal mainstream.
Onu, rischio catastrofe diritti umani
Governi non usino emergenza per zittire opposizioni e media
(ANSA) – GINEVRA, 27 APR – L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una “catastrofe” per i diritti umani. “Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili”, ha affermato Bachelet in una nota. “Data la natura eccezionale della crisi – afferma Bachelet -, è chiaro che gli Stati hanno bisogno di ulteriori poteri per rispondervi. Tuttavia, se lo stato di diritto non è rispettato, l’emergenza sanitaria può diventare una catastrofe per i diritti umani, i cui effetti dannosi supereranno a lungo la pandemia stessa”, ha affermato Bachelet. “I governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza come arma per mettere a tacere l’opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere”, ha avvertito.
Michelle Bachelet Jeria, Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, medico e politico cileno, ex-presidente de Cile per due mandati non consecutivi (2006–2010 e 2014–2018), diventata la prima donna a rivestire la carica di alto commisario. Fu anche anche ministro della Sanità e, sotto la presidenza Lagos, della Difesa.
DALL’ ITALIA
Sin dall’inizio di questa emergenza il Presidente Giuseppe Conte ha deciso di sfoderare l’arma dei DPCM – Decreto del #Presidente del Consiglio nella lotta contro il Coronavirus. Così a colpi di provvedimenti amministrativi sono state ristrette alcune delle libertà costituzionalmente garantite. Proprio su questo punto sorgono i dubbi in merito alla correttezza dell’operato condotto dall’ex professore di diritto privato. L’ultima figura di spessore ad esprimere la propria preoccupazione è stata poche ore fa l’attuale Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, guarita di recente dal Coronavirus: “La leale collaborazione tra le Istituzioni – ha scritto nella relazione annuale sull’attività del 2019 – è la chiave per affrontare l’emergenza… anche in situazioni eccezionali la Costituzione non contempla un diritto speciale”.
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