L’ONU lancia un piano per una piattaforma digitale climatica globale
Controllo della popolazione e/o Nuovo Ordine Mondiale (NWO)
Karel Beckman
Si sta progettando di creare una rete digitale planetaria controllata centralmente per dirigere la politica climatica mondiale. Un piano per una tale “Global Digital Public Infrastructure for Climate” (Infrastruttura Digitale Pubblica Globale per il Clima) è stato presentato alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite in Brasile. Secondo il ricercatore svedese Jacob Nordangård, con questo progetto le forze globaliste stanno cercando di creare un “occhio onniveggente” con cui controllare l’umanità.
Anche se Bill Gates ha dichiarato che, a un esame più attento, il cambiamento climatico non è poi così pericoloso – “non porterà alla fine dell’umanità, le persone saranno ancora in grado di vivere in modo prospero nella maggior parte dei luoghi della Terra per il prossimo futuro”, ha scritto sul suo blog – egli rimane comunque profondamente coinvolto nella politica climatica. La Fondazione Gates è tra i finanziatori di un nuovo piano per un’infrastruttura digitale pubblica globale per il clima. Il piano è stato presentato dal governo brasiliano alla conferenza ONU sul clima che si sta svolendo in questi giorni a Belém, alla foce del Rio delle Amazzoni.Una tale piattaforma digitale climatica (“Climate DPI”) è necessaria, si legge nel rapporto presentato dai brasiliani alla conferenza, per “contrastare l’emergenza climatica senza precedenti nel mondo”.
Il rapporto è stato redatto dall’avvocato brasiliano Ronald Lemos, ex Young Global Leader del World Economic Forum.Sulla piattaforma digitale climatica verranno raccolti tutti i dati relativi al clima. Si tratta di una gamma enormemente ampia di informazioni: dai modelli meteorologici ai progetti sul CO₂, fino alle transazioni finanziarie e ai modelli di consumo. Su questa base potranno poi essere prese delle misure. La piattaforma includerà anche un sistema di monitoraggio che rileva i rischi climatici in tutto il mondo e un sistema di allarme che avverte di catastrofi climatiche e eventi meteorologici estremi.L’intenzione è che il sistema globale della piattaforma digitale climatica sia collegato ai sistemi nazionali di identità digitale, scrive Lemos nel suo rapporto.
Non è ancora chiaro come questo sarà realizzato esattamente. È però evidente che finirà nelle mani delle Nazioni Unite, che lo gestiranno insieme a “partner privati” (una “Global Tech Alliance”), secondo la ricetta collaudata del World Economic Forum. Lemos propone che a livello ONU venga creato un “Climate Change Council”, un’istanza superiore che, grazie alla piattaforma digitale, possa imporre una politica climatica a livello mondiale. Secondo Jacob Nordangård, che ha condotto molte ricerche sui retroscena della politica climatica e in particolare sul ruolo dei Rockefeller, il Climate DPI costituirà la base per un sistema di sorveglianza planetario, un “occhio onniveggente”. Egli sospetta che la piattaforma sarà gestita dal Global Government Technology Center, un’organizzazione fondata dal World Economic Forum a Berlino. Secondo Nordangård, questo centro tecnologico funge da base per un futuro governo mondiale tecnocratico. Lo svedese tuttavia non crede che il piano globalista riuscirà a realizzarsi. Fonte: VN lanceert plan voor wereldwijd digitaal klimaatplatform FONTE
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