In Estonia e Repubblica Ceca s’implementano le misure di sicurezza contro gli attacchi cibernetici, oramai in grado di mettere in ginocchio l’economia e la politica di un Paese.

Secondo il quotidiano Hospodarske Noviny, la Repubblica Ceca è il primo Paese tra i membri della Nato a sottoscrivere un memorandum sulla sicurezza informatica. Il documento, siglato dal rappresentante Nato, Sorin Dacaru, e da Dusan Navratil, direttore del Consiglio di sicurezza nazionale, riguarda l’implementazione delle misure di sicurezza informatica contro attacchi da parte di hacker, sempre più sofisticati.

In Estonia, già dal 2008, nei dintorni di Tallinn, nelle palazzine in pietra grigia che fino al 1991 ospitavano una caserma dell’Armata Rossa, esiste un centro d’eccellenza per la sicurezza informatica, che studia come prevedere e agire in caso di guerre telematiche, le cyber-warfare che, pur senza bombe, sono in grado di mettere in ginocchio la struttura economica e politica di un’intera nazione.

Il centro non è visitabile, se non in casi eccezionali, e dà lavoro a circa trenta esperti informatici, militari e civili. La costruzione è stata formalizzata con un memorandum d’intesa siglato da sette Paesi, Germania, Italia, Lettonia, Estonia, Lituania, Slovacchia, Spagna.

Al memorandum hanno aderito successivamente anche Polonia, Ungheria, Olanda e Usa.

Proprio qui nel 2014 è nato il “Manuale di Tallinn sulla legge internazionale applicabile alla guerra cibernetica”, che chiarisce come già le attuali norme consentano di considerare gli attacchi cibernetici ad un Paese alla stregua di aggressioni armate, fornendo così allo stesso il diritto di difendersi con contromisure proporzionate, compreso l’uso di armi tradizionali.

Tra i casi studiati a Tallinn, secondo un consulente Nato rimasto anonimo, rivela il settimanale Panorama, anche un attacco di Stati uniti e Israele contro il programma atomico iraniano, avvenuto nel 2010: ‘Olympic Games’ il nome dell’operazione avviata da Bush e proseguita da Obama. Per sabotare la centrale di Natanz, l’Nsa avrebbe costruito un impianto identico e a Tallinn sarebbe stato creato un virus che sarebbe già stato usato per modificare la velocità di rotazione di motori nei macchinari delle industrie militari di alcuni Paesi arabi. 

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Estonia. In Estonia, dal 2008 esiste un centro d’eccellenza per la sicurezza informatica, che studia come prevedere e agire in caso di guerre telematiche, quelle che si combattono senza bombe, ma in grado di mettere in ginocchio la struttura economica di un’intera nazione FONTE

CYBER WARFARE”, ORA LA GUERRA SI FA COL COMPUTER

 

 

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