Inizio sperimentazione della Ossigeno Ozono Terapia in 7 ospedali, S.I.O.O.T. ha ottenuto dall’Istituto Superiore di Sanità l’assenso all’utilizzo

La Proposta S.I.O.O.T. è stata giustificata da una base razionale in quanto i dati disponibili rispetto all’indicazione proposta da S.I.O.O.T. consistono essenzialmente nella dimostrazione dell’efficacia dell’Ossigeno Ozono nell’uccidere i virus SARS e nell’esperienza clinica del beneficio riscontrato da pazienti affetti da broncopolmonite.

S.I.O.O.T. ha ottenuto dall’Istituto Superiore di Sanità l’assenso all’utilizzo dell’Ossigeno Ozono Terapia secondo le linee guida e il protocollo presentato da S.I.O.O.T. per provare l’utilità dell’Ossigeno Ozono Terapia nel trattamento del Covid-19.

La Proposta S.I.O.O.T. è stata giustificata da una base razionale in quanto i dati disponibili rispetto all’indicazione proposta da S.I.O.O.T. consistono essenzialmente nella dimostrazione dell’efficacia dell’Ossigeno Ozono nell’uccidere i virus SARS e nell’esperienza clinica del beneficio riscontrato da pazienti affetti da broncopolmonite.

Dal momento che la proposta è supportata da centri clinici nel trattamento delle polmoniti virali, l’Istituto Superiore di Sanità ritiene opportuno che il trattamento stesso possa essere effettuato previa acquisizione del consenso informato del paziente, da medici con specifica esperienza e con la disponibilità di opportuna strumentazione come dettagliatamente descritto nel protocollo stesso.

S.I.O.O.T. si impegna a trasmettere entro 40 giorni all’Istituto Superiore di Sanità i primi risultati clinici proveniente dai sette centri ospedalieri già attivi.

Prof. Luigi Valdenassi – Prof. Marianno Franzini

Presidente S.I.O.O.T. – Presidente S.I.O.O.T International

FONTE 

Ozonoterapia contro Coronavirus?/ Via libera dell’ISS alla cura a Bergamo

Il professor Franzini ha descritto l’ozonoterapia e i suoi possibili effetti benefici contro il Coronavirus nel corso di un’intervista concessa a Il Giorno: “L’ozonoterapia blocca la replicazione del virus nel caso di una virosi – spiega Franzini -. Basta una prova di mezz’ora e vedremo che è efficace anche sul Coronavirus, che non è un virus particolarmente aggressivo”.

Franzini ha anche evidenziato che per utilizzare questa nuova tecnica bastano macchinari a basso costo, utilizzabili da più pazienti, dunque non sarebbe difficile da adottare negli ospedali anche da un punto di vista pratico. Coinvolta nella produzione potrebbe essere poi una società bergamasca, la Multiossigen, con sede a Gorle, azienda leader nello studio e nella applicazione dell’ozono, che produce apparecchiature vendute in tutto il mondo: Bergamo dunque sempre in prima linea in questa sfida….

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