Si è conclusa il 28 aprile la più grande ed avanzata esercitazione internazionale di Cyber Defense al mondo, organizzata dal Centro di Eccellenza della NATO per la Difesa Cibernetica (CCDCOE – NATO Cooperative Cyber Defence Centre of Excellence) di Tallinn, in Estonia.

Con più di 1000 esperti provenienti da circa 30 differenti Nazioni e più di 2500 attacchi virtuali simulati, la Locked Shields è una esercitazione che ha lo scopo di addestrare gli esperti del campo della sicurezza dei sistemi informatici nazionali attraverso una serie di simulazioni di attacchi cyber alle reti informatiche di una base militare: attacchi ad aeromobili a pilotaggio remoto, al sistema elettrico, al sistema di comando e controllo ed altre infrastrutture operative essenziali per la sopravvivenza di una base militare.

L’annuale esercitazione si è svolta dal 23 al 27 aprile e l’Italia ha partecipato con una squadra di informatici provenienti dalle Forze Armate che, durante l’esercitazione, hanno avuto modo di collaborare con gli esperti di settore delle altre nazioni partecipanti, degli istituti di ricerca, delle Università e con gli esperti provenienti dall’industria di settore,(ndr grassetto aggiunto)  confrontandosi tutti attori che, in caso di attacco reale, potrebbero essere coinvolti in situazioni simili.

Negli ultimi anni le avanzate tecnologie hanno reso il mondo sempre più digitalizzato e inter-connesso, generando al contempo anche una serie di minacce cibernetiche che sfruttano i bug insiti nei software che regolano, ormai, una moltitudine di attività umane.

Il settore della Difesa da sempre attinge alle tecnologie più avanzate e circa il 60% delle attività militari di una Nazione moderna ha una componente cibernetica e ciò ha imposto alle Forze Armate di dotarsi delle necessarie contromisure alle nuove minacce cyber. In Italia proprio in quest’ottica è stato concepito il Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche (CIOC), in linea con gli obiettivi definiti sia in ambito europeo sia in ambito NATO che comprendono la realizzazione di solide capacità di cyber defence e di protezione delle infrastrutture. Il CIOC è già operativo e proiettato verso la piena capacità nel 2019.

Fonte: comunicato Stato Maggiore Difesa  

FONTE http://www.analisidifesa.it/2018/04/conclusa-lesercitazione-di-cyber-defence-locked-shields/

A MAGGIO WORKSHOP A TALLIN 

Vediamo se emerge qualcosa di utile dall’analisi. Tra il 15 e il 17 maggio nel corso della “Locked Shields Forensics Challenge” saranno trattati i seguenti aspetti:

Malicious traffic analysis
Ntfs file system analysis
File analysis
Various OS artefacts analysis
User behaviour analysis
Malware identification. 

Mentre nel corso dell’anno abbiamo dovuto affrontare le seguenti principali problematiche:

– NotPetya e WannaCry;
– Spectre e Meltdown.

Tra le minacce emergenti invece troviamo:

– possibili varianti di WannaCry, Spectre e Meltdown;
– attacchi di tipo “Ghostly Cryptomining”;
– cloud hacking;
– social engineering tactics;
– new denial of service attack tactics;
– sandbox vulnerability;
– Process Doppelganging.

Tra le nuove tecnologie abbiamo invece:

– quantum computer e quantum cryptography;
– identità digitale su blockchain;
– IoT.

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