13.489 incendi boschivi. È questo il numero impressionante che l’Amazzonia brasiliana ha registrato nella prima metà di quest’anno. Si tratta del numero più alto degli ultimi 20 anni. È quanto emerge dagli ultimi dati dell’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe), secondo cui l’aumento dei roghi rispetto allo scorso anno è del 61%, un tasso aggravato dalla severa siccità che ha colpito la regione alla fine del 2023. CONTINUA https://tg24.sky.it/mondo/2024/07/02/brasile-amazzonia-incendi
QUALCHE MESE FA:
Un miliardo di euro è il valore del piano investimenti che è stato annunciato in seguito all’incontro a Belem, in Brasile, tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. L’obiettivo sarebbe quello di salvare la foresta amazzonica, fermandone la deforestazione entro il 2030 e senza escludere le popolazioni indigene dal processo decisionale. L’interesse dei due nei confronti dell’Amazzonia è dato dal fatto che più della metà del territorio sia brasiliano e che la foresta pluviale copra buona parte della Guyana, regione governata dalla Francia. L’investimento sarà possibile grazie alla collaborazione tra le banche statali brasiliane e l’Agenzia francese per gli investimenti, ma anche i privati potranno contribuire.
CAUSA DEGLI INCENDI?
E’ ben noto da tempo, gli incendi sono provocati in realtà dai grandi proprietari terrieri che i popoli indigeni cercano da sempre e spesso invano di contrastare.
Tribù amazzoniche
Come vivono?
La maggior parte dei popoli amazzonici vive in comunità stanziali lungo i fiumi. Normalmente coltivano piccoli orti intorno ai villaggi garantendosi una grande varietà di frutta e verdura tra cui manioca, fagioli, grano e banane.Inoltre cacciano e pescano, spesso utilizzando veleni vegetali per stordire i pesci. Oggi alcune tribù cacciano con i fucili, molte altre, invece, utilizzano archi e frecce, lance o cerbottane con dardi intinti nel curaro.
Solo poche tribù sono nomadi o semi-nomadi. Queste tribù, che spesso includono gruppi isolati, tendono a vivere nel folto della foresta, lontano dai fiumi. In alcuni casi coltivano qualche vegetale ma si sostengono principalmente con la caccia e la raccolta.
Oggi, praticamente tutti gli Indiani amazzonici hanno accesso all’assistenza sanitaria ed educativa “occidentale”. Quando i progetti sono controllati e gestiti dagli Indiani stessi, sono efficaci.
Qual è il problema?
Quasi tutti i problemi degli Indiani amazzonici derivano dalla terra e dalle sue risorse, di cui molti “stranieri” vogliono impadronirsi a ogni costo. In passato, oggetti del desiderio erano l’oro, la gomma (chiamata anche “oro bianco”) e il legno – tutti molto abbondanti in Amazzonia. Oggi, le minacce più gravi sono legate al boom del petrolio (“l’oro nero”), alle prospezioni di gas nell’Amazzonia orientale, al taglio illegale della foresta e alla rapida espansione dell’allevamento e delle imprese agricole.
Terra = Vita
Quando le loro terre vengono rispettate, generalmente, le tribù prosperano. Tuttavia, mentre in Brasile gli Indiani non hanno alcun diritto alla proprietà collettiva delle loro terre, in altri paesi, come in Perù e in Colombia, questi diritti sono riconosciuti da decenni ma vengono regolarmente calpestati da aziende e governi conniventi.
FONTE https://www.survival.it/su/amazzonia
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