Le segnalazioni arrivano copiose da ovunque, non solo in Italia ma anche da numerosi stati membri europei: stanno tirando giù gli alberi a centinaia, a migliaia. Spesso arrivano aziende di servizi specializzate che si offrono gratuitamente di rimuovere gli alberi, senza costi per le amministrazioni comunali. Perché? Gli alberi sono malati. Tutti. Oppure qualcuno ha tagliato loro per sbaglio le radici e vanno abbattuti. Tutti. Oppure non sono effettivamente ancora pericolosi, ma potrebbero diventarlo un giorno, e allora vanno abbattuti. Tutti. Poi, casomai, si potranno ripiantare, l’importante è che siano bassi. Molto bassi. In maniera da non disturbare la trasmissione delle onde elettromagnetiche della nuova tecnologia 5G – così dicono le soffiate.

Ovviamente i debunker si affrettano a minimizzare, ma c’è qualcuno per cui le prove sono di un’evidenza schiacciante. Si chiama Massimo Mazzucco, e ha raccolto infaticabilmente, con l’aiuto di decine e decine di persone in tutta Italia, molti dei recentissimi articoli di giornale che – in maniera del tutto incidentale – descrivono ad ogni latitudine lo stesso curioso fenomeno: la fretta di abbattere tutti gli alberi, alcuni perfino centenari, che a vario titolo e per varie ragioni proprio in questo periodo diventano un’emergenza che aziende di blockbuster della piantumazione sono disposte a risolvere pure gratis. Purché la strage degli alberi sia compiuta. Una cosa che sembra far infuriare perfino Sgarbi, che su Facebook denuncia: “A Pescara, l’ennesima strage di alberi“:

A Pescara l’ennesima «strage« di alberi.
Al sindaco dico: si guardi dagli uomini, non dagli alberi.

Difficile condividere, pur riconoscendone la buona volontà, la decisione del sindaco di Pescara Alessandrini: «gli alberi sono un “pericolo”, per questo li abbatto».

Sembra vero il contrario. Gli uomini sono un pericolo.
Come accade a Pescara, e come è già accaduto a La Spezia, non si è mai visto un albero abbattere un uomo. Si sono sempre visti uomini abbattere alberi.
L’uomo, come la donna, è mobile, E può schivarli. Mentre gli alberi cadono, con qualche esitazione, non d’improvviso. Un albero prima muore e poi sarà tagliato dall’uomo.

Non ho nessuna fiducia nelle «relazioni scientifiche che dichiarano gli alberi «malati». Sono più facilmente malate le menti di quelli che fanno «relazioni scientifiche».
Ricordo che molti critici dichiararono autentiche le pietre di Modigliani trovate nel fosso di Livorno perché le «relazioni scientifiche» dichiararono che erano in acqua da 80 anni. Forse, in quanto sassi.
Di scientifico c’è l’inattendibilità delle «relazioni scientifiche».
Suggerirei al sindaco Alessandrini, di astenersi, Gi alberi non uccidono, gli uomini sì. Verifichi nel corso degli ultimi 50 anni quanti sono gli uomini uccisi da alberi e quanti gli uomini e gli alberi uccisi dagli uomini.
Suggerisco: guardarsi dagli uomini, non dagli alberi (Il Messaggero: “
Battaglia per salvare gli alberi“)

La relazione di Massimo Mazzucco, in cima a questo articolo, lascia a bocca aperta. Quanto tempo ci metteranno giornali e televisioni a svegliarsi? O le pubblicità delle multinazionali delle telecomunicazioni sono troppo appetitose per rinunciarvi?

FONTE

 

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