Di Diljana Gajtandzhieva, giornalista investigativa bulgara e corrispondente dal Medio Oriente, News Front, 27 03 2018
Il Pentagono ha speso almeno 70 milioni di dollari in esperimenti militari con test su virus mortali e agenti chimici a Porton Down, il laboratorio militare inglese vicino la città di Salisbury. L’impianto segreto di ricerca biologica e chimica si trova a soli 13 km da dove, il 4 marzo, l’ex spia russa Sergej Skripal e sua figlia Julija furono trovati accasciati su una panchina a seguito di un presunto avvelenamento da agente nervino.
Le informazioni ottenute dal registro dei contratti federali degli Stati Uniti rivelano che l’Agenzia per la riduzione delle minacce alla difesa del Pentagono (DTRA) ha finanziato un certo numero di progetti militari eseguiti nel laboratorio di scienza e tecnologia della difesa del Regno Unito (DSTL) , a Porton Down, nell’ultimo decennio. Tra questi: infezione respiratoria sperimentale di primati non umani (uistitì) con antrace, virus Ebola, virus Marburg, virus encefalite equina venezuelana, virus dell’encefalite equina occidentale e virus dell’encefalite equina orientale. L’agenzia DTRA (Defense Threat Reduction Agency) degli Stati Uniti ha anche finanziato esperimenti su animali esposti a agenti chimici come gas mostarda e gas fosgene. Il gas fosgene fu usato come arma chimica durante la Prima guerra mondiale, dove fu responsabile di circa l’85% dei 100000 decessi causati da armi chimiche. La DTRA ha inoltre ottenuto pieno accesso alle funzionalità scientifiche e tecniche del DSTL e ai dati di test nell’ambito di un contratto del 2011 per la collaborazione e lo scambio scientifico-tecnico col Ministero della Difesa inglese. Gli esperimenti su animali sono classificati nel Regno Unito. Ai sensi dell’articolo 24 della legge sugli animali (procedure scientifiche) del 1986, è reato divulgare determinate informazioni sugli esperimenti su animali nel Regno Unito. I dati ottenuti tramite il Freedom of Information Act danno però un’idea delle dimensioni degli esperimenti chimici e biologici condotti a Porton Down. 122050 animali sono stati esposti a patogeni mortali, sostanze chimiche e malattie incurabili nell’ultimo decennio (2005-2016). Gli animali utilizzati includono topi, porcellini d’India, topi, maiali, furetti, pecore e primati non umani. Alcuni degli esperimenti mortali sono stati sponsorizzati dal Pentagono con contratti tra DSTL e DTRA. Gli scienziati di Porton Down hanno infettato o avvelenato animali per misurarne la durata prima della morte e la dose letale di esposizione. In pratica, l’uso possibile del virus/gas chimico studiato come arma.
L’Ebola come arma biologica
12 scimmie marmose furono sperimentalmente infettate col virus Ebola tramite aerosol, a Porton Down nell’ambito di un progetto finanziato dal Pentagono: Infezione respiratoria sperimentale di uistitì col virus Ebola Kikwit (il ceppo zairota del virus Ebola che uccise più di 245 persone nello Zaire, ora Repubblica Democratica del Congo, nel 1995). Il progetto faceva parte di un programma DTRA da 6,3 milioni di dollari in corso a Porton Down dal 2012 al 2016: Sviluppo di modelli comuni sugli uistitì dei patogeni di categoria A/ B e valutazione del prodotto negli uistitì. L’obiettivo dichiarato dell’esperimento era misurare la dose letale all’esposizione e il tempo prima della morte, il che significava che il virus Ebola Kikwit era studiato come posibile arma biologica. Tutte le scimmie marmose infettate morirono da 6 a 10 giorni dopo l’esposizione al virus Ebola. Il Pentagono aveva anche finanziato studi sul virus mortale di Marburg: un progetto da 2,6 milioni di dollari: Infezioni da febbre emorragica da virus Marburg per via respiratoria nelle marmose comune, e un altro progetto da 1,4 milioni di dollari: Sviluppo del modello di virus Marburg, intrapreso a Porton Down nel 2017. Questo virus provoca la febbre emorragica virale ed è elencato come agente da bioterrorismo di categoria A. Tutte le scimmie infette morirono da 8 a 10 giorni. Lo scopo degli studi era esaminare la dose e il periodo prima della morte per gli animali esposti al virus Marburg via aerosol. Sotto un altro progetto da 4,8 milioni di dollari, finanziato dalla DTRA , gli scienziati di Porton Down insieme all’appaltatore del Pentagono Mapp Biopharmaceutical testarono sensibilità e letalità del virus dell’encefalite equina occidentale nei topi una volta infettati via aerosol. Mapp Biopharmaceutical è una società farmaceutica statunitense che ha sviluppato un vaccino contro l’Ebola dalla pianta del tabacco. Secondo lo studio, l’infezione da aerosol è la probabile via d’esposizione al virus dell’encefalite equina occidentale in uno scenario da guerra biologica. 12 scimmie marmose furono infettate con antrace a Porton Down durante un esperimento finanziato dalla DARPA (Advanced Research Projects Agency) degli Stati Uniti. Lo studio, L’infezione da antrace respiratoria sperimentale nelle marmose comuni (Callithrix jacchus) , mirava a determinare la dose letale necessaria per uccidere il 50% degli animali o il cosiddetto indicatore LD50. Il valore di LD50 per una sostanza è la dose necessaria per uccidere metà dei membri della popolazione sottoposta a test dopo una durata specificata del test. Sei delle scimmie morirono di antrace da 40 a 140 ore dopo.
Prove di agenti chimici
Gli scienziati militari inglesi furono finanziati da DTRA per eseguire test del sistema di agenti chimici nell’ambito di un programma del Pentagono da 39,7 milioni di dollari (2012-2017) a Porton Down. I documenti provano che l’Agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti – DTRA finanziò esperimenti su animali con agenti chimici nel laboratorio militare segreto inglese. Nel 2016 gli scienziati di Porton Down insieme ai colleghi dell’Istituto di difesa chimica dell’esercito statunitense pubblicarono i risultati di uno studio congiunto: Profilo di espressione genica acuta del tessuto polmonare a seguito all’esposizione per inalazione da gas mostarda sui grandi suini anestetizzati. Secondo le informazioni del finanziamento, questo lavoro fu supportato da due contratti con l’Agenzia per la riduzione delle minacce alla difesa (Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti). Durante l’esperimento a Porton Down 16 suini furono esposti al gas mostarda per circa 10 minuti, e 12 ore dopo l’esposizione gli animali furono uccisi (tre di loro morirono durante l’esperimento per complicazioni) e un esame post-mortem fu eseguito per determinare il danno polmonare causato dall’inalazione di gas mostarda. Il gas mostarda è un agente da guerra chimica utilizzato per la prima volta sul campo di battaglia nella Prima guerra mondiale.
Coincidenza: cavie a Porton Down e nella casa dell’ex-spia avvelenata
I test con agenti nervini VX e VM su porcellini d’India furono effettuati a Porton Down nel 2015. Il progetto fu finanziato dal Ministero della Difesa inglese. È interessante notare che porcellini d’india furono stati trovati anche a casa di Sergej Skripal a Salisbury, a pochi chilometri di distanza dal laboratorio segreto chimico e biologico militare. Una foto degli animali domestici di Skripal, un gatto e porcellini d’India, fu pubblicata dalla figlia Julija su Facebook.In un rapporto del 2015 al parlamento inglese, il Ministero della Difesa confermava l’uso di animali per esperimenti chimici e biologici militari. Il ministero affermò: “DSTL è orgogliosa di offrire scienza e tecnologia all’avanguardia a beneficio della difesa e della sicurezza nazionale. Parte del suo lavoro consiste nel fornire contromisure sicure ed efficaci contro la minaccia rappresentata dalle armi chimiche e biologiche e nel migliorare le cure delle vittime convenzionali sul campo di battaglia, che attualmente non potrebbero essere raggiunte senza l’uso di animali“.
Gli scienziati di Porton Down testarono il gas chimico sui passeggeri della metropolitana di Londra
Il gas chimico fu rilasciato su migliaia di ignari pendolari durante un esperimento militare nella metropolitana di Londra, rivelano i documenti. Tali test chimici furono eseguiti nel 2013 dagli scienziati di Porton Down. Il governo inglese non informò mai il pubblico dell’esperimento militare sulla metropolitana di Londra. Migliaia di persone furono esposte al gas chimico a loro insaputa. Né il Ministero della Difesa ne chiese il consenso a partecipare a tali esperimenti militari. Informazioni sul progetto possono essere ottenute da un documento del Dipartimento della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti del 2016 (DHS) intitolato Valutazione ambientale delle proposte traccia delle particelle nella metropolitana di New York e diffusione di gas nel progetto di restauro del trasporto sotterraneo. Il documento fornisce informazioni su altri programmi in corso negli Stati Uniti e nel Regno Unito dal 2005 al 2016. Tra cui prove chimiche nella metropolitana di Londra condotte dal Defense Science and Technology Laboratory (DSTL), noto anche come Porton Down. Le informazioni ottenute dal registro dei contratti governativi del Regno Unito confermano che gli scienziati di Porton Down condussero uno studio sull’accesso alla metropolitana di Londra nell’ambito di un contratto triennale con la metropolitana (2011-2014). Il contenuto del progetto non fu specificato però. Secondo i documenti del contratto, la metropolitana di Londra non può comunicare “su questi argomenti con alcun rappresentante dei media, a meno che non siano concesse specifiche autorizzazioni. Nel caso in cui il Contratto venga classificato, il Contraente deve salvaguardare le informazioni. Prima di pubblicare le informazioni al pubblico, Porton Down può redigere qualsiasi informazione che sia esente da divulgazione se oggetto di una richiesta di informazioni ai sensi della legge sulla libertà di informazione“.
Alla metropolitana di Londra è vietata la divulgazione di informazioni sul progetto Porton Down senza autorizzazione, secondo i documenti del contratto. Fonte: data.gov.uk
Il controverso laboratorio militare fu indagato per esperimenti chimici e biologici su uomini in passato. 20000 persone presero parte a vari studi dal 1949 al 1989. Nel 2008, il Ministero della Difesa inglese risarcì 360 veterani per 3 milioni di sterline, senza ammettere responsabilità.
Ronald George Maddison era un ingegnere della Royal Air Force ventenne che morì durante i test col sarin a Porton Down nel 1953, secondo documenti militari declassificati.
Diffusione delle polveri di agenti chimici o biologici
Attualmente gli scienziati di Porton Down producono e testano la disseminazione di agenti biologici e/o chimici come fatto in passato, rivelano documenti del registro dei contratti governativi del Regno Unito. Sebbene le informazioni siano minime, sollevano interrogativi sul motivo per cui l’esercito inglese debba sviluppare una nuova tecnica per la diffusione di agenti chimici o biologici attraverso via respiratorie. Un appaltatore privato. Red Scientific Ltd, nel 2012 ricevette un contratto da 50000 sterline “per esplorare le tecniche che potrebbero essere utilizzate per manipolare la capacità di flusso delle polveri secche, principalmente per comprendere la quantità di particelle solide inalate e per applicare una varietà di tecniche innovative di manipolazione della polvere con una polvere irritante specifica (fornita da DSTL)“. Se i lavori nel 2012/13 si dimostreranno convincenti, è possibile proseguire una seconda fase nel 2013-2014 esaminando altri materiali in polvere con le stesse tecniche, rivelano i documenti contrattuali. L’obiettivo dichiarato del progetto è il miglioramento dell’efficienza dell’aerosol rispetto alle attuali tecniche utilizzate dal DSTL. DSTL aveva anche testato le tecniche di disseminazione nelle gallerie del vento. Una società privata, NIAB Trading Ltd, ricevette un contratto da 12020 sterline per fornire strutture e competenze per assistere alle valutazioni della galleria del vento. Tali esperimenti riguardanti il rilascio di batteri furono condotti nel Regno Unito in passato durante l’operazione militare congiunta Regno Unito-Stati Uniti DICE. Un documento declassificato dell’esercito statunitense rivela che una serie di 24 prove sul campo si svolse al largo delle coste di Portland e a Lyme Bay nel Regno Unito, nel 1975. Ciascuna prova sul campo riguardava la diffusione di enormi aerosol batterici da una Land Rover convertita. Sebbene Stati Uniti e Regno Unito abbiano aderito alle Convenzioni delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi chimiche e biologiche, i documenti dimostrano che i loro programmi militari non sono mai terminati.
Un funzionario degli Stati Uniti mentì a Bruxelles sui biolaboratori del Pentagono
Robert Kadlec, sottosegretario al Dipartimento della Salute degli Stati Uniti, negò categoricamente l’esistenza di un programma di armi biologiche statunitense in un seminario sulla minaccia delle armi biologiche e chimiche. L’evento fu organizzato dal Parlamento europeo il 7 marzo a Bruxelles. Alla domanda sul perché le informazioni su laboratori biotecnologici militari statunitensi in 25 Paesi confinanti con Russia, Cina e Iran (i principali rivali del Pentagono) siano classificate, Kadlec rispose: “Non sono classificate, sono apertamente disponibili per chiunque voglia guardare“. I documenti sui laboratori biologici esteri del Pentagono dimostrano che mentiva.
In base all’Accordo del 2005 tra Dipartimento della Salute degli Stati Uniti e Ministero della Sanità dell’Ucraina, al governo ucraino fu vietata la divulgazione pubblica di informazioni sensibili sul programma statunitense. Il Pentagono gestisce 11 biolaboratori in Ucraina.
Porton Down
è solo uno dei laboratori militari finanziati dal Pentagono in 25 Paesi, dove l’esercito statunitense produce e testa virus, batteri e tossine umani in diretta violazione della convenzione ONU. Questi laboratori biologici statunitensi sono finanziati dalla Defense Threat Reduction Agency (DTRA) nell’ambito di un programma militare da 2,1 miliardi di dollari, il Cooperative Biological Engagement Program (CBEP), e si trovano in ex-Paesi dell’Unione Sovietica come Georgia e Ucraina, Medio Oriente, Sud-est asiatico e Africa. Le strutture militari finanziate dal Pentagono non sono sotto il controllo diretto dello Stato ospitante in quanto il personale militare e civile statunitense lavora sotto copertura diplomatica. Ai governi locali è vietato divulgare pubblicamente informazioni sensibili sul programma militare straniero attuato sul proprio territorio. Senza essere sotto il diretto controllo dello Stato ospitante, questi bio-laboratori del Pentagono mettono a rischio la salute della popolazione locale e vanno chiusi.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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