Fauci alla Cnn: “Non sappiamo quando finirà. Mascherine necessarie anche nel 2022”
In questi mesi ci siamo abituati ad una vera e propria ossessione per le mascherine, a tal punto che è stato suggerito di farle diventare un oggetto di moda o di indossarne due.
Le mascherine per proteggersi dal Covid19 servono oppure no? La risposta a questa domanda arriva da uno studio del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, un’agenzia indipendente dell’Unione europea.
Nello studio vengono analizzati quattro diversi dispositivi di protezione: la mascherina medica, la mascherina non-medica, le mascherine FFP2 e la visiera.
Vediamo nel dettaglio i risultati sull’efficacia dei dispositivi.
Nel caso della mascherina medica, la comune mascherina usa e getta, lo studio rivela un’efficacia quantificabile da “bassa a moderata”, sia per quanto riguarda la protezione della persona che la indossa che quella degli altri.
Per quanto riguarda la mascherina non-medica, ovvero la mascherina riutilizzabile e spesso fatta con materiali tessili, l’efficacia protettiva viene giudicata dallo studio “molto bassa”. La ricerca chiarisce che “l’evidenza riguardo la capacità di protezione delle maschere non-mediche per la prevenzione del Covid19 è scarsa”.
Un dato interessante riguarda le famose mascherine FFP2, obbligatorie in Germania e in Austria. In questo caso lo studio spiega che “sebbene queste mascherine abbiano una capacità di filtraggio maggiore rispetto alle altre e siano migliori rispetto alle mascherine mediche”, tuttavia l’effettiva protezione è stimata in “bassa”.
Infine, lo studio spiega che “mancano prove scientifiche sull’efficacia di visiere per la prevenzione del COVID-19”, utilizzate spesso da chi lavora nei locali pubblici o dagli insegnanti.. Al massimo mostrano una capacità protettiva nei confronti delle gocce di saliva più grandi, ma non quelle più piccole.
Lo studio in conclusione non dimentica di elencare gli effetti avversi dell’uso costante delle mascherine, tra i quali ansia, difficoltà respiratorie, eritemi e prurito.
La mascherina, avverte lo studio, può essere considerata un “mezzo complementare” da utilizzare in ambienti sovraffollati e in ambienti che prevedono la prossimità con altre persone.
L’USO A LUNGO TERMINE DELLA MASCHERA PUÒ CONTRIBUIRE AD UN CANCRO AI POLMONI DI LIVELLO AVANZATO, SECONDO UNO STUDIO
Un recente studio sulla rivista Cancer Discovery ha scoperto che l’inalazione di microbi nocivi può contribuire al cancro ai polmoni di fase avanzata negli adulti. L’uso a lungo termine di maschere per il viso può contribuire a generare questi agenti infettivi pericolosi.
I microbiologi concordano sul fatto che l’uso frequente della mascherina crea un ambiente umido in cui i microbi possono crescere e proliferare prima di entrare nei polmoni. Questi microbi estranei viaggiano poi lungo la trachea e in due tubi chiamati bronchi fino a raggiungere piccoli sacchi d’aria coperti da vasi sanguigni chiamati alveoli….Vedi
LONG-TERM MASK USE MAY CONTRIBUTE TO ADVANCED STAGE LUNG CANCER, STUDY FINDS
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