Di Maria Heibel
Il nome “Gates” richiama subito l’immagine di Bill Gates e delle sue visioni inquietanti che influiscono fortemente il nostro mondo. Nel caso di Theaster Gates, questo nome assume un significato diverso: non evoca un universo high-tech e interconnessioni digitali, ma la rigenerazione concreta e culturale delle comunità e la costruzione di connessioni autentiche. Theaster Gates non scrive codici, ma costruisce comunità; non sviluppa software, ma crea spazi vitali. Ciò significa che esistono due “Gates”, due porte d’ingresso a mondi con impostazioni molto differenti.
Theaster Gates è un artista molto quotato, così come molti dei suoi finanziatori; Prada gli ha dedicato un’importante mostra. È possibile che in questo ambito privilegiato si promuovano concetti etici e creativi per un mondo ricreato in ottica di risanamento? Diamo un’occhiata a ciò che è stato presentato.
In un’epoca in cui il social engineering trasforma le nostre vite con una velocità spaventosa – un fenomeno alimentato da fattori come il disinvestimento urbano, la gentrificazione e la cancellazione culturale, di cui le smart city sono il più recente sviluppo – le comunità emarginate sono le più vulnerabili. Il focus di Theaster Gates sta qui, recupero di spazi pubblici per ripristinare le relazioni di comunità.
Theaster Gates è raccontato come un visionario della resistenza creativa. Artista, urbanista e attivista del South Side di Chicago, T.Gates trasforma spazi abbandonati in nuove concezioni di vita. Attraverso la sua Rebuild Foundation, fondata nel 2009, realizza spazi di creatività che restituiscono voce e potere ai quartieri. Questo articolo riassume tre pilastri del suo lavoro: la Land School, i suoi progetti di rigenerazione urbana e la “scelta Black” che guida la sua missione culturale.
Land School
Il 14 settembre 2025, durante la Chicago Architecture Biennale, il South Side ha inaugurato la Land School nell’ex St. Laurence Elementary School, chiusa nel 2002 e salvata da Gates nel 2014 per 500.000 dollari. Con 12 milioni investiti in sette anni, i 3.700 mq preservano elementi storici come mattoni e intonaci, diventando un hub per artisti: studi, laboratori archivistici, coworking, gallerie e corsi di imprenditorialità. Gates la descrive come un “modello radicale di gestione del territorio” che intreccia arte e comunità, un incubatore per voci afroamericane con programmi gratuiti e partner come D-Composed e International Anthem. L’inaugurazione ha vibrato di performance – da Angel Bat Dawid a Kahil El’Zabar – e rituali comunitari, come il suono della campana originale. Come ha dichiarato Gates in un’intervista recente: “Ora possediamo i nostri strumenti e la nostra facility – è un milestone radicale” (ArtReview, 2025). Un “incubatore di gioia”, come lo ha battezzato il Chicago Tribune, che proietta il South Side verso un futuro creativo. Approfondimenti: Artribune: Theaster Gates e la Land School; Rebuild Foundation: Land School per aggiornamenti sui programmi.
Gli Altri Progetti di Theaster Gates
La Land School si inserisce in un network ventennale della Rebuild Foundation, dove Gates converte edifici abbandonati:
Stony Island Arts Bank (2012): Ex banca degli anni ’20, acquisita per un dollaro, ora archivio di tesori Black come l’EBONY Archive e dischi house. È un centro per mostre e performance gratuite, che Gates vede come “salvataggio di un edificio per salvare una comunità” (Surface Magazine, 2024).VEDI QUI
Dorchester Art + Housing Collaborative (2012): 32 unità abitative miste con studi artistici, per alloggi accessibili e convivenza intergenerazionale.
Black Cinema House (2014): Hub per cinema Black indipendente, con proiezioni che preservano narrazioni afroamericane.
Listening House (2019): Spazio immersivo per musica e cene soul, esplorando “l’ospitalità come pratica sociale”.
Black Artists Retreat (2015): Ritiro per creativi di colore, focalizzato su dialogo e guarigione.
Questi “monumenti viventi” – finanziati da grant come quelli della MacArthur Foundation – generano economia circolare, come Dorchester Industries con i suoi oggetti riciclati. Gates riassume: “Ho voluto fare qualcosa per il mio quartiere, trasformando edifici abbandonati in hub che connettono e ispirano” (TED, 2015). Un approccio che esporta il modello oltre Chicago, a St. Louis e Los Angeles.
La Scelta Black – Identità come Resistenza e Riparazione
Al cuore del lavoro di Gates c’è una “scelta Black” che non è solo una ricerca identitaria personale, ma un atto politico di riparazione storica. Cresciuto nel South Side, in un contesto di segregazione e disinvestimento, Gates ha fatto della cultura afroamericana una lente per affrontare temi universali: resilienza, giustizia spaziale, creatività. La sua pratica – che spazia dalla ceramica alle performance, dall’urbanistica agli archivi – risponde alla “dispossessione” delle comunità Black, termine che indica sia la perdita economica che culturale. Progetti come lo Stony Island Arts Bank, che preserva archivi come quello di Johnson Publishing, o la Land School, che dà priorità a voci afroamericane, sono modi per “rendere leggibile, prezioso e permanente lo spazio Black”, come Gates ha dichiarato ad Artforum (2025).
Non si tratta di esclusione, ma di centralità: la cultura Black, per Gates, è una forza universale che può insegnare al mondo. Tuttavia, il suo lavoro non è privo di critiche: alcuni temono che i suoi progetti attirino capitali esterni, rischiando la gentrificazione. Gates risponde vivendo nel South Side e reinvestendo localmente, dimostrando un impegno radicato. La sua “scelta Black” è dunque una strategia di auto-determinazione: un modo per possedere spazi, narrazioni e futuri in un sistema che spesso li nega. Come ha detto in un panel alla University of Chicago (2022), “la specificità Black può cambiare il mondo”.
T. Gates è riuscito a mantenere una coerenza con i suoi ideali? Da approfondire.
Bibliografia
ArtReview. (2023). Theaster Gates: Young Lords and Their Traces, New Museum, New York – Review. https://artreview.com/theaster-gates-young-lords-and-their-traces-new-museum-new-york-review/
ArtReview. (2025). Theaster Gates on the Land School. https://artreview.com/theaster-gates-land-school-chicago/
Artribune. (2025, September 21). Theaster Gates, a Chicago la Land School: un progetto di rigenerazione urbana. https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/09/theaster-gates-chicago-land-school-rigenerazione-urbana/
Chicago Tribune. (2025, September 15). Theaster Gates’ Land School opens as an incubator of joy in Chicago’s South Side. https://www.chicagotribune.com/entertainment/art/
Gates, T. (2015). How to revive a neighborhood: With imagination, beauty and art [Video]. TED. https://www.ted.com/talks/theaster_gates_how_to_revive_a_neighborhood_with_imagination_beauty_and_art
Rebuild Foundation. (2025). Land School: Project overview. https://rebuildfoundation.org/project/land-school/
Surface Magazine. (2024, October). Theaster Gates: Saving buildings to save communities. https://www.surfacemag.com/articles/theaster-gates-rebuild-foundation/
The Guardian. (2017, January 12). Theaster Gates: The artist who is regenerating Chicago. https://www.theguardian.com/artanddesign/2017/jan/12/theaster-gates-interview-poor-race-regen-projects-review
Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.
