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Stock naturali, lo strumento perfetto per una predazione totale della natura
By Nogeoingegneria
I potenti del mondo della finanza hanno preparato il terreno per i grandi collezionisti di capitali come Blackrock e i mega-ricchi come Jeff Bezos e Bill Gates per comprare i diritti di tutte le risorse naturali che possono in qualche modo essere monetizzate nei prossimi anni e decenni. Questo porterebbe il loro potere ad un nuovo livello. L’icona tra le borse americane vuole colmare il divario tra la natura e la giungla di cemento di Wall Street”. In parole povere: fino ad ora, la natura è stata di difficile accesso per le predicazioni di Wall Street. La borsa vuole cambiare questa situazione attraverso una piattaforma di scambio, A questo scopo, il New York Stock Exchange (NYSE), insieme all’Intrinisic Exchange Group (IEG) – i cui investitori includono la Fondazione Rockefeller – ha creato da settembre la nuova classe di asset Natural Asset Company (NAC). L’ IEG trasforma il valore dei beni naturali in capitale finanziario per fornire ai proprietari un modo per beneficiare finanziariamente. Gli stock naturali sono una riserva di valore come qualsiasi altro titolo o bene monetario. Questi ‘stock’ d’acqua, di legname, di biodiversità, di suolo, di carbonio, di pesce o di altre risorse naturali rendono possibile la vita sulla terra e sono quindi l’ultima riserva di valore per gli investitori. Il capitale naturale è lo stock mondiale di risorse naturali, che comprende aria, acqua, suolo, minerali e tutti gli organismi viventi.
Scrive Norbert Haening, economista tedesco: Più le risorse diventano scarse, più facile diventa mettere un prezzo (alto) su di esse come strumento di allocazione. Una volta che si arriverà al punto in cui il castello di carte del nostro attuale sistema finanziario crollerà, e forse anche il castello di carte ecologico del nostro modo di fare affari, l’élite finanziaria avrà il controllo su ciò che è ancora importante e prezioso – tutte le risorse naturali. In definitiva, questa è una continuazione della strategia di salvataggio dei super-ricchi, che ha portato Bill Gates a diventare il più grande proprietario di terreni agricoli negli Stati Uniti e altri super-ricchi della Silicon Valley a mettere le loro fortune oscenamente enormi in terreni e risorse naturali – contrariamente a tutti i loro discorsi sulla digitalizzazione.
La maggior parte delle risorse naturali già oggi è considerata merce e il loro valore è quotato sulle piazze finanziarie. Ma qui parliamo di qualcosa di completamente diverso. In pratica, con i NAC, non solo gli ecosistemi diventeranno risorse finanziarie, ma anche i diritti sui “servizi” che questi ecosistemi producono o i benefici che le persone ricevono dalla natura. Quanto vale la vita lo decideranno le Natural Asset Company.
Nuova categoria di investimento di Wall Street metterà in vendita il mondo naturale
La Rockefeller Foundation e la Borsa valori di New York hanno recentemente creato una nuova categoria di investimento che metterà in vendita non solo il mondo naturale, ma i processi alla base della vita stessa, con la scusa di promuovere la “sostenibilità”.
Il mese scorso, la Borsa di New York (NYSE) ha annunciato di aver sviluppato una nuova categoria di beni (o asset) e il relativo veicolo di quotazione destinati a “preservare e ripristinare i beni naturali che in ultima analisi rendono possibile che ci sia vita sulla Terra”.
Chiamato società di beni naturali (natural asset company), o NAC, il veicolo permetterà la formazione di società specializzate “che detengono i diritti ai servizi ecosistemici prodotti su un dato pezzo di terra, servizi come la cattura del carbonio o l’acqua pulita”.
Queste NAC manterranno, gestiranno e faranno crescere i beni naturali che mercificano, con l’obiettivo finale di massimizzare gli aspetti di quel bene naturale che sono ritenuti redditizi dalla singola NAC.
Anche se sono descritte come “qualsiasi altra entità” che opera nel NYSE, si sostiene che le NAC “useranno i fondi per aiutare a preservare una foresta pluviale o per intraprendere altri sforzi conservativi, come cambiare le pratiche convenzionali di produzione di una azienda agricola”.
Eppure, come spiegato verso la fine di questo articolo, gli stessi creatori delle NAC ammettono che l’obiettivo finale è quello di ricavare profitti quasi infiniti dai processi naturali che cercano di quantificare e poi monetizzare.
Il direttore operativo del NYSE Michael Blaugrund ha intimato questo dicendo quanto segue riguardo al lancio delle NAC: “La nostra speranza è che possedere una società di beni naturali darà la possibilità ad una gamma sempre più ampia di investitori di investire in qualcosa che è intrinsecamente prezioso, ma, fino ad ora, in realtà era escluso dai mercati finanziari”.
Inquadrati in nobili discorsi di “sostenibilità” e “conservazione”, i rapporti fatti a riguardo dai media in pubblicazioni come Fortune non hanno potuto fare a meno di notare che le NAC aprono la porta a “una nuova forma di investimento sostenibile” che “ha affascinato personaggi del calibro di Larry Fink, CEO di BlackRock, negli ultimi anni, anche se rimangono grandi domande senza risposta”.
Fink, uno dei più potenti oligarchi finanziari del mondo, è ed è stato a lungo un predatore aziendale, non un ambientalista, e il suo entusiasmo per le NAC dovrebbe far dubitare anche i sostenitori più entusiasti se questo sforzo sia davvero volto a promuovere la conservazione, come si dichiara.
Vedi anche: Whitney Webb, Wall Street’s Takeover of Nature Adavances with Launch of New Asset Class, Oct.13,2021, https://unlimitedhangout.com/2021/10/investigative-reports/wall-streets-takeover-of-nature-advances-with-launch-of-new-asset-class/
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