Un secolo fa, la canapa era ampiamente coltivata per le sue fibre, utilizzate per una varietà di prodotti, tra cui tessuti, cordami, vele e carta. A partire dagli anni ’30,però, la coltivazione della cannabis fu vietata in molti paesi. Leggendo l’elenco dei suoi numerosi e straordinari utilizzi, diventa chiaro perché questa meravigliosa pianta non sia apprezzata da alcune persone. Stupidità e interessi si uniscono nei divieti.
“Tutela per la filiera della canapa”, ok alla mozione
In consiglio regionale passa la proposta per supportare le attività delle aziende messe in crisi dal divieto di vendita imposto dal Decreto Sicurezza
Una mozione per “tutelare” la filiera della canapa, di fatto messa al bando dal Decreto Sicurezza. E’ stato approvato a maggioranza, in consiglio regionale, con 29 voti a favore e 18 contrari, il provvedimento presentato dai consiglieri del Gruppo Con (Leoci, Lopane, Lacatena), a tutela e rilancio della canapa industriale pugliese “alla luce delle disposizioni contenute nell’articolo 18 del Decreto Legge di quest’anno, con cui si vieta la vendita di prodotti a base di fiori di cannabis.
Con il testo approvato si impegna la Giunta regionale: “a sostenere pubblicamente, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, la necessità di una revisione urgente dell’articolo 18 del Decreto Legge, al fine di salvaguardare i diritti acquisiti dagli operatori della filiera pugliese della canapa industriale; a richiedere formalmente al Governo nazionale l’adozione immediata di misure transitorie che consentano lo smaltimento controllato delle giacenze legalmente acquistate, la prosecuzione dell’attività commerciale per i prodotti già autorizzati, la tutela giuridica degli operatori che hanno agito in buona fede”. Non solo, si invita “a promuovere l’istituzione di un tavolo di confronto interministeriale con le Regioni, coinvolgendo le rappresentanze del settore, per giungere a una regolamentazione chiara, coerente con il diritto europeo, che distingua in maniera netta tra usi leciti e illeciti della canapa”. E “a coordinarsi con le altre Regioni italiane per definire una posizione condivisa a tutela dell’agricoltura legale e sostenibile”. Infine, la mozione invita a valutare “la sussistenza di gravi elementi di contrasto tra il Decreto e la normativa regionale ed europea, promuovendo, se del caso, un’azione di impugnativa davanti alla Corte Costituzionale”.
La canapa è una pianta dalle molteplici applicazioni che spaziano in diversi settori industriali, agricoli, alimentari e medici.
Ecco una panoramica dei suoi principali usi:
Industria tessile: Le fibre di canapa sono utilizzate per produrre tessuti per abbigliamento e arredamento. Sono freschi d’estate, caldi d’inverno, antibatterici e antifungini. La coltivazione della canapa è più sostenibile rispetto al cotone
Alimentare: I semi di canapa sono un superfood ricco di proteine (20-25%), amminoacidi essenziali, acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), vitamine, sali minerali e fitosteroli. Con i semi si producono oli, farine, barrette energetiche, dolci, gelati e integratori alimentari con effetti antinfiammatori e proprietà benefiche per il sistema cardiovascolare
Medicina e cosmetica: L’olio di canapa è usato per la prevenzione di malattie cardiocircolatorie e nella produzione di cosmetici, saponi, cere, detersivi biodegradabili e lubrificanti di precisione
Bioedilizia: La canapa è impiegata per produrre materiali da costruzione come calcestruzzo (cemento di canapa), mattoni, blocchi, pannelli isolanti e isolanti termici. I materiali sono leggeri, resistenti, traspiranti e aiutano a prevenire muffa e umidità, con un impatto ambientale molto inferiore rispetto ai materiali convenzionali
Carta: La cellulosa ricavata dalla canapa consente la produzione di carta che si può riciclare molte volte senza bisogno di forti agenti chimici sbiancanti, rappresentando un’alternativa più ecologica alla carta tradizionale
Bioplastiche e materiali compositi: La canapa, grazie alla sua cellulosa, permette la produzione di plastiche biodegradabili leggere e resistenti, impiegate anche nei settori automobilistico, ferroviario, aeronautico e aerospaziale, oltre ad essere utilizzata in pannelli e tavole per falegnameria ed edilizia (Kanèsis, la startup siciliana che ricava materiali plastici ...)
Combustibili e bio-carburanti: L’olio di canapa e altri derivati possono essere utilizzati per la produzione di combustibili alternativi e sostenibili
Altri usi innovativi: Alcuni prodotti della canapa sono studiati come insetticidi naturali (ad esempio a base di CBD), o in applicazioni specifiche in agricoltura e zootecnia, ad esempio per migliorare la qualità del latte bovino riducendo l’uso di antibiotici
In sintesi, la canapa è una risorsa versatile e sostenibile che trova spazio in settori molto diversi, contribuendo a un’economia più green e circolare
La canapa ha un grande potenziale non solo per i molteplici usi industriali e alimentari, ma anche per il ruolo importante che può avere nella bonifica ambientale.
Infatti, la canapa è nota per le sue proprietà fitodepurative: grazie al suo sistema radicale profondo e alla capacità di assorbire metalli pesanti, inquinanti organici e altre sostanze nocive dal terreno, può contribuire a disintossicare terreni contaminati, un processo chiamato fitodepurazione o fitorimediazione. Questo la rende particolarmente preziosa per la rigenerazione di suoli degradati o inquinati da attività industriali o agricole.
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