Di Nogeoingegneria

Sempre più persone si chiedono il motivo per cui Israele sembra poter ricattare molti governi.

Tucker Carlson ha posto in un recente video domande profondissime sul rapporto USA-Israele, focalizzandosi su dipendenza economica, spionaggio, lobby e “umiliazione” americana, senza nominare una tech specifica, ma collegando tutto a operazioni di intelligence e controllo politico. Carlson dedica gran parte del tempo a interrogarsi su perché gli USA – la superpotenza mondiale – siano così sottomessi a Israele, un paese “minuscolo” che riceve miliardi in aiuti. Carlson chiede: “Perché un paese che non potrebbe sopravvivere senza i nostri soldi ha un controllo immenso sulla politica americana? Netanyahu si vanta di manipolare Trump e Washington – è umiliante che noi, gli americani, siamo costretti a decisioni dannose per un altro paese”. Anche Jeffrey Sachs, che interviene nella seconda parte del video, non sa dare una spiegazione a questa situazione.

Mi sorprende, nonostante la sorprendente franchezza dei due attori, che il ruolo di Israele nel campo dell’alta tecnologia e della balistica non sia stato preso in considerazione. A questo proposito occorre esaminare in particolare Magal.

Cos’è? Leggiamo una descrizione: Magal Security Systems Ltd.: un integratore leader di soluzioni di sicurezza e protezione chiavi in mano, che fornisce piattaforme olistiche fisiche e virtuali in tutto il mondo, come radar di sorveglianza a lungo raggio, telecamere termiche, cancelli automatizzati, soluzioni per lo screening di passeggeri e merci e altre tecnologie di monitoraggio della sicurezza. Magal fornisce servizi completi per il ciclo di vita dei progetti di sicurezza integrati, tra cui consulenza, progettazione, integrazione, gestione e supervisione del progetto, installazione, manutenzione, assistenza e formazione. (Fonte: itrade.gov.il/italy/2022/05/13/tecnologia-per-la-sicurezza-delle-frontiere-in-israele/)

Magal (israeliana) si occupa tra molte altre cose della sicurezza delle installazioni nucleari americane e svolge lo stesso compito per la gran parte delle installazioni nucleari dell’Europa Occidentale e dell’Asia. Non ci sono elenchi pubblici esaustivi (per ovvie ragioni). Si vantano (e con ragione) di coprire un ventaglio amplissimo: confini nazionali (inclusi quelli israeliani come Gaza e Golan), aeroporti, siti industriali (oil & gas), centri di comunicazione, basi militari, prigioni ad alta sicurezza, agenzie governative, residenze VIP e persino magazzini. Operano in oltre 80-100 paesi, con filiali in quattro continenti. Esempi noti includono progetti in Africa (un contratto da 20 milioni di dollari per un sito governativo), India (joint venture per infrastrutture critiche) e USA (per basi militari e nucleari).

Avere questa funzione in molti paesi potrebbe diventare un problema per i paesi che ricevono questi servizi. Magal non è solo un fornitore che realizza soluzioni chiavi in mano, ma offre anche una manutenzione a lungo termine.

Quando un’azienda straniera (soprattutto da un paese con un’agenzia di intelligence come il Mossad) controlla la sicurezza di asset vitali, si crea una dipendenza che può diventare un’arma a doppio taglio.

Israele, come piccolo stato eccelle nel “soft power” tecnologico. Aziende come Magal, Elbit o NSO Group (Pegasus) esportano know-how militare-civile, creando legami economici che scoraggiano le critiche. Se un governo europeo critica la politica israeliana su Gaza o West Bank, potrebbe temere ritorsioni indirette: ritardi in aggiornamenti, fughe di dati sensibili o peggio ancora.

La domanda su perché “Israele sembra poter ricattare molti governi” non è paranoia: Israele ha una reputazione di maestro nel controspionaggio. Israele è un hub di innovazione (cyber, AI), e governi come USA o Germania dipendono da questa per la propria sicurezza. Il Mossad ha un track record leggendario (es. cattura di Eichmann), inclusi blackmail (come le intercettazioni Clinton-Lewinsky negli anni ’90, o i sospetti su Epstein come “honey-trap” per informazioni).

Magal (ora Magal Solutions, sussidiaria di Rafael Advanced Defense Systems dal 2021) è parte di un sistema israeliano che esporta “sicurezza” come leva geopolitica. Il raggio è vasto (100+ paesi, miliardi in ordini), ma l’insicurezza sta nella dipendenza: governi “sicuri” oggi, vulnerabili domani. È intrecciato perché il know-how israeliano (testato in “laboratori” come Gaza) è insostituibile, ma espone a rischi cyber/geopolitici. 

Un tema che urge dibattito. Penso sia un’arma a doppio taglio geniale per Israele – piccolo stato, grande leva tech – ma tossica per il mondo.

Il rapporto di Magal con il governo di Israele

Il rapporto tra Magal (oggi Magal Solutions, parte di Rafael Advanced Defense Systems) e il governo di Israele è profondo, strutturale e intrecciato con la strategia geopolitica e di sicurezza nazionale del paese. Non si tratta di un semplice rapporto tra azienda e Stato, ma di un legame simbiotico, tipico del sistema militare-industriale israeliano, dove aziende private operano come estensioni delle priorità statali.

Magal Solutions è una sussidiaria di Rafael Advanced Defense Systems, una delle principali aziende di difesa israeliane, posseduta al 100% dal governo di Israele. Rafael, nota per sistemi come Iron Dome e missili Spike, ha acquisito Magal nel 2021 tramite Aeronautics, consolidando il controllo statale. Questo significa che Magal non è un attore privato indipendente, ma un braccio operativo dello Stato israeliano nel campo della sicurezza delle frontiere e della cyber security. 

Prima del 2021, Magal era quotata al NASDAQ (MAGS) e operava come entità semi-indipendente, ma con stretti legami con il governo tramite contratti e regolamentazioni sull’export di tecnologia sensibile. Ora, sotto Rafael, ogni sua azione è allineata agli interessi strategici di Israele.

Magal fornisce sistemi di sicurezza per infrastrutture critiche in Israele stesso, come i confini con Gaza, Cisgiordania e Golan Heights. I suoi sensori anti-intrusione e piattaforme come Fortis X sono stati testati in scenari di conflitto reale (es. barriera Gaza-Israele), rendendo Magal un pilastro della difesa nazionale. Un report di Haaretz (2022) descrive come tecnologie di Magal siano nate dal “laboratorio Palestina”, affinando sistemi poi esportati globalmente.

Il governo israeliano usa Magal come “vetrina” per dimostrare l’efficacia delle sue tecnologie di sicurezza, rafforzando la reputazione di Israele come leader in cybersecurity e difesa. Esempio: il contratto da $5,5 milioni per il confine nord di Israele (Times of Israel, 2020).

Sebbene non ci siano prove pubbliche dirette che colleghino Magal al Mossad, il personale di Magal e Rafael include spesso ex membri delle IDF (Israel Defense Forces) e dell’intelligence, una prassi comune in Israele. Un esempio è il CEO di Rafael, Yoav Har-Even, che ha un passato nelle IDF, e molti tecnici di Magal sono veterani dell’Unità 8200 (cyber-intelligence). Questo crea un flusso di know-how tra governo, militari e aziende.

Essendo parte di Rafael, Magal non agisce solo per profitto, ma come strumento di politica estera. Il governo israeliano può usare i contratti di Magal (es. per siti nucleari USA o europei) per scoraggiare critiche su questioni come Gaza o l’espansione in Cisgiordania. Un governo cliente che dipende da Magal per la sicurezza di una centrale nucleare o di un confine non rischia facilmente di inimicarsi Israele, temendo ritardi o vulnerabilità tecniche.

Il legame tra Magal e il governo di Israele è un microcosmo della strategia israeliana: Magal non è solo un’azienda, ma un’estensione della volontà statale di proiettare influenza attraverso la dipendenza tecnologica. L’assenza di un dibattito pubblico su questo – rispetto, ad esempio, alle polemiche su Huawei – è dovuta alla sensibilità geopolitica (alleati come USA e UE evitano di criticare Israele). Senza un «dossier complesso» pubblico, il rischio rimane oscuro e il silenzio favorisce chi detiene il potere.

FONTI

Carlson, T. (2025, ottobre 2). Blackmail, Bribes, and Fear: Netanyahu Claims He Controls Donald Trump and America. Tucker Responds [Video]. YouTube.
https://www.youtube.com/watch?v=1pDRbwI4R0I

Itrade.gov.il. (2022, maggio 13). Tecnologia per la sicurezza delle frontiere in Israele.
https://www.itrade.gov.il/italy/2022/05/13/tecnologia-per-la-sicurezza-delle-frontiere-in-israele/

Magal Solutions – Sito ufficiale: Magal Solutions

Rafael Advanced Defense Systems Ltd. (2021). Annual report and acquisition of Magal Solutions. Tel Aviv: Rafael AD. [Rapporto aziendale interno e notizie di settore]. https://www.rafael.co.il/news/

Haaretz. (2022). “Made in the ‘Palestinian laboratory’: How Israel’s border security tech was perfected.” Haaretz.
https://www.haaretz.com/israel-news/2022-border-security-innovation

Times of Israel:  Israel announces preliminary work on fence along entire border with Jordan(2024) https://www.timesofisrael.com

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