Immagine: Germania, centro di detenzione per chi viola norme Covid 19
****************
I cannoni ad acqua e le aggressioni contro i cittadini seduti a terra con le mani in alto e uniti in una sorta di pacifica catena sociale sono stati un segnale d’allarme. Agli idranti è seguita la recinzione di Piazza dell’Unità a Trieste. Le parole di condanna, espresse da mesi anche dai rappresentanti delle istituzioni contro ogni pensiero dissenziente, si fanno ogni giorno più forti. I manifestanti e i non vaccinati sono sottoposti a una quotidiana campagna denigratoria sui media e vengono stigmatizzati come un pericolo per la società. Fino a dove si estenderà tutto questo?
Si discute già di un lockdown per i non vaccinati. L’Austria ha dato il via libera e sta rinchiudendo coloro che negano il loro braccio alle iniezioni salvifiche. Dopo tali arresti domiciliari per i dissidenti, sono immaginabili ulteriori passi? Il presidente del Codacons teme lo step successivo che potrebbe essere addirittura il carcere per chi, legittimamente, decide di non sottoporsi al vaccino.
Magari saranno preferiti campi di detenzione. In nome delle emergenze sanitarie e di salute – già realtà in Australia dove si stanno allestendo “CAMPI DI QUARANTENA” PER MIGLIAIA DI PERSONE , oppure in Cina I campi di quarantena ultima trincea contro il virus – anche in Italia si investe in strutture “emergenziali”.
*************
CONOSCERE IL PASSATO PER NON RIPETERE I SUOI ERRORI NEL PRESENTE
Il campo 65 di Altamura ( Ricostruito in 3d ) viene istituito nel 1942 e accoglieva fino a 12.000 prigionieri, il più grande d’Italia, nel ’43 diventava campo di addestramento per partigiani jugoslavi, dal ‘50 al ’62 centro di raccolta profughi. Transitarono nella struttura “inospitale” migliaia di esuli. Ci furono 109 i Campi Profughi in tutta Italia, attivi in alcuni casi fino agli anni sessanta.
*****************
Nell’analizzare l’evoluzione dei sistemi concentrazionari che nel corso di questo secolo si sono succeduti, emerge come l’esperienza italiana, oltre a risultare una delle realtà tra le meno note, stenta ancora oggi a trovare una propria collocazione e definizione all’interno del complesso apparato repressivo del fascismo e, soprattutto, rimane un fenomeno tuttora ignorato o rimosso dalla memoria collettiva.
Il ruolo e l’effettiva entità delle deportazioni di civili e delle persecuzioni politiche e razziali attuate dall’Italia fascista prima dell’occupazione tedesca sono state spesso minimizzate e sottovalutate. Gli studi su questo tema, avviati solo da alcuni anni, hanno fatto emergere l’esistenza di numerose strutture concentrazionarie… funzionali all’attuazione di una politica di repressione e di isolamento di tutti quei soggetti ritenuti “pericolosi per il regime”. La reale portata dell’internamento fascista, così come avvenuto anche rispetto alle leggi razziali, è stata sminuita al paragone con le atrocità compiute dal regime nazista, e ciò ha costituito un alibi per omettere di affrontare le reali responsabilità del fascismo. In quest’ottica, le stesse colpe delle forze armate della Repubblica sociale, le quali sostennero e fornirono aiuto materiale e logistico per le deportazioni nei lager, sono state spesso ignorate. ARTICOLO COMPLETO
La disciplina dell’internamento era già stata predisposta a partire dal 1925, e trovò nelle leggi di guerra del 1938 la sua definitiva pianificazione. La successiva legge del 21 maggio 1940 rese operativo il piano e previde l’attribuzione al Ministero dell’interno delle decisioni circa la costruzione dei campi, il loro funzionamento ed i soggetti da internare.
Lo storico Luciano Casali conta 259 campi d’internamento operanti sul suolo italiano[8].
In questa tabella sono riportati i dati riguardanti i 54 campi di cui si conosce il numero di internati.
Numero | Nome del campo | Città | Tipo di campo | Tipologia di internati | Internati | Operatività |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | Vittoria | Vittoria, Sicilia | Prigionieri di guerra ungheresi | 18 000[9] | 1915 – 1919 | |
1 | Arbe[10] | Fiume, Dalmazia (oggi in Croazia) | Civili uomini, donne, bambini, ebrei (internamento protettivo) | 6 577 | giugno 1942 – 17 settembre 1943 | |
2 | Fertilia | Alghero, Sardegna | Internamento civile | Civili, per lo più croati | 300 | gennaio 1943 – agosto 1943 |
3 | Mamula | Cattaro, Dalmazia (oggi in Montenegro) | Civili uomini e donne | 540 | giugno 1942 – 30 giugno 1943 | |
4 | Molat (Melada)[11] | Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) | Civili | 2 400 | giugno 1942 – 9 settembre 1943 | |
5 | Renicci (Anghiari)[12] | Arezzo, Toscana | Civili dai 12 ai 70 anni, per la maggior parte jugoslavi | 3 950 | 7 ottobre 1942 – aprile 1945 | |
6 | Chiesanuova[13] | Padova, Veneto | Internamento civile | Civili jugoslavi, soprattutto croati | 3 500 | 15 agosto 1942 – 1º luglio 1943 |
7 | Monigo[14] | Treviso, Veneto | Internamento civile | Civili jugoslavi | 3 464 | 2 luglio 1942 – 8 settembre 1943 |
8 | Gonars[15] | Udine, Friuli-Venezia Giulia | Internamento civile | Civili jugoslavi ed oppositori politici | 6 500 | ottobre 1941 – 19 ottobre 1943 |
9 | Čiginj (Cighino) | Tolmino (Slovenia) | Internamento civile | Civili rastrellati nella provincia di Lubiana | 600 | 6 marzo 1942 – aprile 1942 |
10 | Visco[16] | Udine, Friuli-Venezia Giulia | Internamento civile | Civili jugoslavi | 3 272 | gennaio 1943 – 11 settembre 1943 |
11 | Poggio Terzarmata | Gorizia, Friuli-Venezia Giulia | Internamento civile | Civili jugoslavi e italiani | n\a | settembre 1942 – 9 settembre 1943 |
12 | Ferramonti[17] | Cosenza, Calabria | Ebrei, civili stranieri e apolidi | 2 016 | giugno 1940 – primavera 1944 | |
13 | Tremiti | Foggia, Puglia | Ebrei, “italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni e “allogeni” slavi), omosessuali[senza fonte] | 2 300 | settembre 1940 – estate 1943 | |
14 | Manfredonia[18] | Foggia, Puglia | Civili, “italiani pericolosi” (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), rastrellati, ebrei, apolidi | 228 | 16 giugno 1940 – 9 settembre 1943 | |
15 | Pisticci | Matera, Basilicata | Civili condannati dal Tribunale Speciale e sottoposti a internamento, “italiani pericolosi (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), polacchi, ufficiali greci, slavi | 997 | 1940 – 13 settembre 1943 | |
16 | Montefiore Irpino | Avellino, Campania | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”) | 104 | giugno 1940 – ottobre 1943 | |
17 | Campagna[19] | Salerno, Campania | “Sudditi nemici” inglesi e francesi, ebrei, apolidi, tedeschi, austriaci, polacchi, fiumani, cecoslovacchi, slavi | 369 | 15 giugno 1940 – 19 settembre 1943 | |
18 | Ariano Irpino | Avellino, Campania | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi), “allogeni” della Venezia Giulia | 86 | luglio 1940 – 9 settembre 1943 | |
19 | Tossicia | Teramo, Abruzzo | Ebrei, cinesi, zingari jugoslavi | 127 | novembre 1941 – 26 settembre 1943 | |
20 | Tortoreto | Teramo, Abruzzo | Ebrei, apolidi, “allogeni” della Venezia Giulia, italiani responsabili di infrazioni annonarie | 114 | luglio 1940 – 6 settembre 1943 | |
21 | Notaresco | Teramo, Abruzzo | Ebrei stranieri, apolidi, civili italiani e stranieri | 96 | 13 luglio 1940 – gennaio 1944 | |
22 | Nereto | Teramo, Abruzzo | Ebrei stranieri, apolidi, “allogeni” della Venezia Giulia, “italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, “sudditi nemici” | 200 | 17 giugno 1940 – 1º febbraio 1944 | |
23 | Lanciano | Chieti, Abruzzo | Donne straniere appartenenti alla categoria dei “sudditi nemici”, e degli “ebrei stranieri” | 75 | luglio 1940 – settembre 1943 | |
24 | Istonio | Chieti, Abruzzo | oppositori politici italiani | 185 | giugno 1940 – ottobre 1943 | |
25 | Isola del Gran Sasso | Teramo, Abruzzo | Ebrei italiani e stranieri, cinesi | 147 | giugno 1940 – ottobre 1943 | |
26 | Isernia[20] | Campobasso, Molise | “Italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, “sudditi nemici”, ebrei italiani e stranieri, civili italiani e stranieri | 139 | ottobre 1940 – settembre 1943 | |
27 | Corropoli[21] | Teramo, Abruzzo | “Italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei stranieri, civili greci, “sudditi nemici” britannici, jugoslavi | 165 | 1º febbraio 1941 – maggio 1944 | |
28 | Civitella del Tronto | Teramo, Abruzzo | Civili greci, “sudditi nemici” britannici, belgi, cinesi | 186 | 4 settembre 1940 – maggio 1944 | |
29 | Città Sant’Angelo | Pescara, Abruzzo | Civili jugoslavi | 135 | giugno 1940 – 8 settembre 1943 | |
30 | Agnone | Campobasso, Molise | “Sudditi nemici” (soprattutto cecoslovacchi e britannici), ebrei stranieri (soprattutto tedeschi e austriaci). In seguito il campo divenne misto (i prigionieri erano uomini e donne) e detenne anche zingari jugoslavi[senza fonte] | 155 | 14 luglio 1940 – 21 giugno 1943 | |
31 | Bagno a Ripoli | Firenze, Toscana | Ebrei stranieri e italiani, apolidi, “sudditi nemici” (inglesi, francesi, greci, norvegesi, russi in particolare) | 180 | luglio 1940 – 22 settembre 1943 | |
32 | Montalbano/Rovezzano | Firenze, Toscana | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi | 56 | maggio 1941 – estate 1944 | |
33 | Civitella in Val di Chiana/ Villa Oliveto | Arezzo, Toscana | “sudditi nemici”, ebrei stranieri, prigionieri inglesi deportati dalla Libia | 90 | luglio 1940 – 9 giugno 1944 | |
34 | Capannori, Colle di Compito[22] | Lucca, Toscana | prigionieri politici, ebrei, civili, prigionieri militari inglesi | luglio 1940 – giugno 1944 | ||
35 | Fabriano | Ancona, Marche | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi | 90 | settembre 1940 – aprile 1944 | |
36 | Petriolo | Macerata, Marche | esclusivamente per donne, “suddite nemiche” ed “ebree straniere” | 30 | dicembre 1942 – settembre 1943 | |
37 | Pollenza | Macerata, Marche | per donne, “suddite nemiche” ed “ebree straniere” | 103 | giugno 1940 – marzo 1944 | |
38 | Sassoferrato | Ancona, Marche | “allogeni” e jugoslavi | 60 | agosto 1942 – 15 settembre 1943 | |
39 | Urbisaglia | Macerata, Marche | ebrei, apolidi, jugoslavi, “allogeni” | 123 | giugno 1940 – 23 ottobre 1943 | |
40 | Fossoli[23] | Carpi, Emilia-Romagna | campo per prigionieri di guerra alleati dal 1942 al 1943, per ebrei dal 1943 al 1944, Polizei- und Durchgangslager nel 1944, campo di raccolta per mano d’opera per la Germania nel 1944 | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, prigionieri di guerra, ebrei italiani (fra cui Primo Levi) e stranieri, civili, “sudditi” nemici | 5000 | 1942 – 1945 |
41 | Montechiarugolo | Parma, Emilia-Romagna | “sudditi nemici” inglesi e francesi, “ebrei stranieri” | 146 | agosto 1940 – ottobre 1943 | |
42 | Scipione | Parma, Emilia-Romagna | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei stranieri, “sudditi” nemici | 173 | luglio 1940 – settembre 1940 | |
43 | Risiera di San Sabba[24] | Trieste, Friuli-Venezia Giulia | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei italiani e stranieri, “sudditi” nemici, jugoslavi, civili rastrellati, prigionieri di guerra, | 25000 | 20 ottobre 1943 – 29 aprile 1945 | |
44 | Bolzano[25][26] | Bolzano, Trentino-Alto Adige | “Italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi), ebrei italiani e stranieri, “sudditi” nemici, zingari, civili rastrellati | 11 116 | maggio 1944 – maggio 1945 | |
45 | Borgo San Dalmazzo[27] | Cuneo, Piemonte | ebrei | circa 400 | settembre 1943 – febbraio 1944 | |
46 | Zlarino | Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) | oppositori politici | Civili | 1 652 | marzo 1943 – 15 giugno 1943 |
47 | Farfa | Castelnuovo di Farfa,Lazio | Civili, oppositori politici, ebrei italiani, ebrei stranieri | Circa 100 | giugno 1943 – settembre 1943 | |
48 | Caserme Rosse[28][29][30] | Bologna, Emilia-Romagna | campo per militari e civili italiani rastrellati, partigiani, sacerdoti arrestati con i civili | 35 000 | 8 settembre 1943 – 12 ottobre 1944 | |
49 | Fraschette | Alatri, Lazio | campo di concentramento e smistamento | Prigionieri di guerra e famiglie dei prigionieri, internati civili italiani e stranieri (soprattutto jugoslavi) | 5500 | luglio 1942 – 19 aprile 1944 |
50 | Prevlaka | Cattaro, Dalmazia meridionale (oggi in Montenegro) | Campo di smistamento | civili uomini e donne: detenuti in attesa di processo e civili per cui era stato deciso, dalla Prefettura o dalla Questura, l’internamento repressivo | n/a | giugno 1942 – 30 giugno 1943 |
51 | Tavernelle | Perugia, Umbria | Campo adibito principalmente al lavoro coatto degli internati | Civili | n/a | 7 ottobre 1942 – 15 settembre 1943 |
52 | Colfiorito | Foligno, Umbria | Campo di concentramento | Prigionieri di guerra e civili | n/a | ottobre 1942 – 27 settembre 1943 |
53 | Alberobello | Bari, Puglia | Campo di internamento e smistamento | Ebrei italiani e stranieri; civili inglesi, maltesi, irlandesi e indiani; apolidi, “italiani pericolosi” (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi [senza fonte] | n/a | 28 giugno 1940 – 6 settembre 1943 |
Totale (di 54 campi) |
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.