Immagine: Germania, centro di detenzione per chi viola norme Covid 19

 

 

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I cannoni ad acqua e le aggressioni contro i cittadini seduti a terra con le mani in alto e uniti in una sorta di pacifica catena sociale sono stati un segnale d’allarme. Agli idranti è seguita la recinzione di Piazza dell’Unità a Trieste. Le parole di condanna, espresse da mesi anche dai rappresentanti delle istituzioni contro ogni pensiero dissenziente, si fanno ogni giorno più forti. I manifestanti e i non vaccinati sono sottoposti a una quotidiana campagna denigratoria sui media e vengono stigmatizzati come un pericolo per la società. Fino a dove si estenderà tutto questo?

Si discute già di un lockdown per i non vaccinati. L’Austria ha dato il via libera e sta rinchiudendo coloro che negano il loro braccio alle iniezioni salvifiche. Dopo tali arresti domiciliari per i dissidenti, sono immaginabili ulteriori passi? Il presidente del Codacons teme lo step successivo che potrebbe essere addirittura il carcere per chi, legittimamente, decide di non sottoporsi al vaccino.

Magari saranno preferiti campi di detenzione. In nome delle emergenze sanitarie e di salute – già realtà in Australia dove si stanno allestendo “CAMPI DI QUARANTENA” PER MIGLIAIA DI PERSONE , oppure in Cina I campi di quarantena ultima trincea contro il virus  anche in Italia si investe in  strutture  “emergenziali”.

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CONOSCERE IL PASSATO PER NON RIPETERE I SUOI ERRORI NEL PRESENTE

Il campo 65 di Altamura ( Ricostruito in 3d ) viene istituito nel 1942 e accoglieva fino a 12.000 prigionieri, il più grande d’Italia, nel ’43 diventava campo di addestramento per partigiani jugoslavi, dal ‘50 al ’62 centro di raccolta profughi. Transitarono nella struttura “inospitale” migliaia di esuli. Ci furono 109 i Campi Profughi in tutta Italia, attivi in alcuni casi fino agli anni sessanta.

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Nell’analizzare l’evoluzione dei sistemi concentrazionari che nel corso di questo secolo si sono succeduti, emerge come l’esperienza italiana, oltre a risultare una delle realtà tra le meno note, stenta ancora oggi a trovare una propria collocazione e definizione all’interno del complesso apparato repressivo del fascismo e, soprattutto, rimane un fenomeno tuttora ignorato o rimosso dalla memoria collettiva.

Il ruolo e l’effettiva entità delle deportazioni di civili e delle persecuzioni politiche e razziali attuate dall’Italia fascista prima dell’occupazione tedesca sono state spesso minimizzate e sottovalutate. Gli studi su questo tema, avviati solo da alcuni anni, hanno fatto emergere l’esistenza di numerose strutture concentrazionarie… funzionali all’attuazione di una politica di repressione e di isolamento di tutti quei soggetti ritenuti “pericolosi per il regime”. La reale portata dell’internamento fascista, così come avvenuto anche rispetto alle leggi razziali, è stata sminuita al paragone con le atrocità compiute dal regime nazista, e ciò ha costituito un alibi per omettere di affrontare le reali responsabilità del fascismo. In quest’ottica, le stesse colpe delle forze armate della Repubblica sociale, le quali sostennero e fornirono aiuto materiale e logistico per le deportazioni nei lager, sono state spesso ignorate.  ARTICOLO COMPLETO

La disciplina dell’internamento era già stata predisposta a partire dal 1925, e trovò nelle leggi di guerra del 1938 la sua definitiva pianificazione. La successiva legge del 21 maggio 1940 rese operativo il piano e previde l’attribuzione al Ministero dell’interno delle decisioni circa la costruzione dei campi, il loro funzionamento ed i soggetti da internare.

Campi in Italia

Lo storico Luciano Casali conta 259 campi d’internamento operanti sul suolo italiano[8].

In questa tabella sono riportati i dati riguardanti i 54 campi di cui si conosce il numero di internati.

NumeroNome del campoCittàTipo di campoTipologia di internatiInternatiOperatività
1VittoriaVittoriaSiciliaPrigionieri di guerra ungheresi18 000[9]1915 – 1919
1Arbe[10]Fiume, Dalmazia (oggi in Croazia)Civili uomini, donne, bambini, ebrei (internamento protettivo)6 577giugno 1942 – 17 settembre 1943
2FertiliaAlgheroSardegnaInternamento civileCivili, per lo più croati300gennaio 1943 – agosto 1943
3MamulaCattaroDalmazia (oggi in Montenegro)Civili uomini e donne540giugno 1942 – 30 giugno 1943
4Molat (Melada)[11]Zara, Dalmazia (oggi in Croazia)Civili2 400giugno 1942 – 9 settembre 1943
5Renicci (Anghiari)[12]ArezzoToscanaCivili dai 12 ai 70 anni, per la maggior parte jugoslavi3 9507 ottobre 1942 – aprile 1945
6Chiesanuova[13]PadovaVenetoInternamento civileCivili jugoslavi, soprattutto croati3 50015 agosto 1942 – 1º luglio 1943
7Monigo[14]TrevisoVenetoInternamento civileCivili jugoslavi3 4642 luglio 1942 – 8 settembre 1943
8Gonars[15]UdineFriuli-Venezia GiuliaInternamento civileCivili jugoslavi ed oppositori politici6 500ottobre 1941 – 19 ottobre 1943
9Čiginj (Cighino)Tolmino (Slovenia)Internamento civileCivili rastrellati nella provincia di Lubiana6006 marzo 1942 – aprile 1942
10Visco[16]UdineFriuli-Venezia GiuliaInternamento civileCivili jugoslavi3 272gennaio 1943 – 11 settembre 1943
11Poggio TerzarmataGoriziaFriuli-Venezia GiuliaInternamento civileCivili jugoslavi e italianin\asettembre 1942 – 9 settembre 1943
12Ferramonti[17]CosenzaCalabriaEbrei, civili stranieri e apolidi2 016giugno 1940 – primavera 1944
13TremitiFoggiaPugliaEbrei, “italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni e “allogeni” slavi), omosessuali[senza fonte]2 300settembre 1940 – estate 1943
14Manfredonia[18]FoggiaPugliaCivili, “italiani pericolosi” (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), rastrellati, ebrei, apolidi22816 giugno 1940 – 9 settembre 1943
15PisticciMateraBasilicataCivili condannati dal Tribunale Speciale e sottoposti a internamento, “italiani pericolosi (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), polacchi, ufficiali greci, slavi9971940 – 13 settembre 1943
16Montefiore IrpinoAvellinoCampania“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”)104giugno 1940 – ottobre 1943
17Campagna[19]SalernoCampania“Sudditi nemici” inglesi e francesi, ebrei, apolidi, tedeschi, austriaci, polacchi, fiumani, cecoslovacchi, slavi36915 giugno 1940 – 19 settembre 1943
18Ariano IrpinoAvellinoCampania“Italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi), “allogeni” della Venezia Giulia86luglio 1940 – 9 settembre 1943
19TossiciaTeramoAbruzzoEbrei, cinesi, zingari jugoslavi127novembre 1941 – 26 settembre 1943
20TortoretoTeramoAbruzzoEbrei, apolidi, “allogeni” della Venezia Giulia, italiani responsabili di infrazioni annonarie114luglio 1940 – 6 settembre 1943
21NotarescoTeramoAbruzzoEbrei stranieri, apolidi, civili italiani e stranieri9613 luglio 1940 – gennaio 1944
22NeretoTeramoAbruzzoEbrei stranieri, apolidi, “allogeni” della Venezia Giulia, “italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, “sudditi nemici”20017 giugno 1940 – 1º febbraio 1944
23LancianoChietiAbruzzoDonne straniere appartenenti alla categoria dei “sudditi nemici”, e degli “ebrei stranieri”75luglio 1940 – settembre 1943
24IstonioChietiAbruzzooppositori politici italiani185giugno 1940 – ottobre 1943
25Isola del Gran SassoTeramoAbruzzoEbrei italiani e stranieri, cinesi147giugno 1940 – ottobre 1943
26Isernia[20]CampobassoMolise“Italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, “sudditi nemici”, ebrei italiani e stranieri, civili italiani e stranieri139ottobre 1940 – settembre 1943
27Corropoli[21]TeramoAbruzzo“Italiani pericolosi”(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei stranieri, civili greci, “sudditi nemici” britannici, jugoslavi1651º febbraio 1941 – maggio 1944
28Civitella del TrontoTeramoAbruzzoCivili greci, “sudditi nemici” britannici, belgi, cinesi1864 settembre 1940 – maggio 1944
29Città Sant’AngeloPescaraAbruzzoCivili jugoslavi135giugno 1940 – 8 settembre 1943
30AgnoneCampobassoMolise“Sudditi nemici” (soprattutto cecoslovacchi e britannici), ebrei stranieri (soprattutto tedeschi e austriaci). In seguito il campo divenne misto (i prigionieri erano uomini e donne) e detenne anche zingari jugoslavi[senza fonte]15514 luglio 1940 – 21 giugno 1943
31Bagno a RipoliFirenzeToscanaEbrei stranieri e italiani, apolidi, “sudditi nemici” (inglesi, francesi, greci, norvegesi, russi in particolare)180luglio 1940 – 22 settembre 1943
32Montalbano/RovezzanoFirenzeToscana“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi56maggio 1941 – estate 1944
33Civitella in Val di ChianaVilla OlivetoArezzoToscana“sudditi nemici”, ebrei stranieri, prigionieri inglesi deportati dalla Libia90luglio 1940 – 9 giugno 1944
34CapannoriColle di Compito[22]LuccaToscanaprigionieri politici, ebrei, civili, prigionieri militari inglesiluglio 1940 – giugno 1944
35FabrianoAnconaMarche“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi90settembre 1940 – aprile 1944
36PetrioloMacerataMarcheesclusivamente per donne, “suddite nemiche” ed “ebree straniere”30dicembre 1942 – settembre 1943
37PollenzaMacerataMarcheper donne, “suddite nemiche” ed “ebree straniere”103giugno 1940 – marzo 1944
38SassoferratoAnconaMarche“allogeni” e jugoslavi60agosto 1942 – 15 settembre 1943
39UrbisagliaMacerataMarcheebrei, apolidi, jugoslavi, “allogeni”123giugno 1940 – 23 ottobre 1943
40Fossoli[23]CarpiEmilia-Romagnacampo per prigionieri di guerra alleati dal 1942 al 1943, per ebrei dal 1943 al 1944, Polizei- und Durchgangslager nel 1944, campo di raccolta per mano d’opera per la Germania nel 1944“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi, prigionieri di guerra, ebrei italiani (fra cui Primo Levi) e stranieri, civili, “sudditi” nemici50001942 – 1945
41MontechiarugoloParmaEmilia-Romagna“sudditi nemici” inglesi e francesi, “ebrei stranieri”146agosto 1940 – ottobre 1943
42ScipioneParmaEmilia-Romagna“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei stranieri, “sudditi” nemici173luglio 1940 – settembre 1940
43Risiera di San Sabba[24]TriesteFriuli-Venezia Giulia“Italiani pericolosi” (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), ebrei italiani e stranieri, “sudditi” nemici, jugoslavi, civili rastrellati, prigionieri di guerra,2500020 ottobre 1943 – 29 aprile 1945
44Bolzano[25][26]BolzanoTrentino-Alto Adige“Italiani pericolosi” (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi), ebrei italiani e stranieri, “sudditi” nemici, zingari, civili rastrellati11 116maggio 1944 – maggio 1945
45Borgo San Dalmazzo[27]CuneoPiemonteebreicirca 400settembre 1943 – febbraio 1944
46ZlarinoZaraDalmazia (oggi in Croazia)oppositori politiciCivili1 652marzo 1943 – 15 giugno 1943
47FarfaCastelnuovo di Farfa,LazioCivili, oppositori politici, ebrei italiani, ebrei stranieriCirca 100giugno 1943 – settembre 1943
48Caserme Rosse[28][29][30]BolognaEmilia-Romagnacampo per militari e civili italiani rastrellati, partigiani, sacerdoti arrestati con i civili35 0008 settembre 1943 – 12 ottobre 1944
49FraschetteAlatriLaziocampo di concentramento e smistamentoPrigionieri di guerra e famiglie dei prigionieri, internati civili italiani e stranieri (soprattutto jugoslavi)5500luglio 1942 – 19 aprile 1944
50PrevlakaCattaro, Dalmazia meridionale (oggi in Montenegro)Campo di smistamentocivili uomini e donne: detenuti in attesa di processo e civili per cui era stato deciso, dalla Prefettura o dalla Questura, l’internamento repressivon/agiugno 1942 – 30 giugno 1943
51TavernellePerugiaUmbriaCampo adibito principalmente al lavoro coatto degli internatiCivilin/a7 ottobre 1942 – 15 settembre 1943
52ColfioritoFolignoUmbriaCampo di concentramentoPrigionieri di guerra e civilin/aottobre 1942 – 27 settembre 1943
53AlberobelloBariPugliaCampo di internamento e smistamentoEbrei italiani e stranieri; civili inglesi, maltesi, irlandesi e indiani; apolidi, “italiani pericolosi” (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, “allogeni” slavi e individui sospettati di spionaggio e di “attività antinazionale”), jugoslavi [senza fonte]n/a28 giugno 1940 – 6 settembre 1943
Totale (di 54 campi)

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