Incendi stanno devastando il Circolo Polare Artico. Dalla Siberia all’Alaska, dal Canada alla Groenlandia, bruciano migliaia di ettari di territori. In Alaska gli incendi hanno bruciato circa 1,6 milioni di acri di terra e la città di Anchorage agli inizi di Luglio è stata avvolta da una nuvola di fumo. Incendi giganteschi anche in Siberia.

 

Brucia la Siberia: e’ un disastro senza precedenti. Fumo degli incendi visibile dallo spazio

È un vero e proprio disastro quello in atto in Siberia, dove gli incendi iniziano a diventare totalmente ingestibili e stanno mettendo a dura prova le terre del circolo polare artico. Già vi parlammo alcuni giorni fa della situazione critica tra Alaska e Canada, ma ora la situazione sta davvero degenerando.

Le foreste del circolo polare artico siberiano stanno andando in fumo : tra le cause delle decine di roghi si pensa a dei fulmini, ma in realtà è facile ipotizzare che la causa di tutto questo è l’uomo (in particolar modo i piromani). Le dimensioni degli incendi sono diventate talmente enormi che sono ben visibili dallo spazio e immortalati senza sforzi dai satelliti (immagine in alto). Tutto il cuore della Russia è invaso da fumo grigiastro (si distingue chiaramente dalle nubi nell’immagine satellitare, le quali appaiono ben più bianche). 

SIBERIA K.O. – Gli incendi stanno letteralmente devastando le regioni di Irkutsk, Krasnoyarsk e Buriazia, nonché in Yakutia. È un vero e proprio disastro ecologico senza precedenti. Le alte temperature e il clima piuttosto secco delle settimane, oltre che la presenza dei forti venti, ha accelerato rapidamente il processo di combustione che alla sua origine ha quasi sempre un innesco antropico (dettato dai piromani o persone menefreghiste della natura). In minima parte la causa d’innesco può essere attribuita ai fulmini.

FUMO NELLE CITTA’ E AEROPORTI – La visibilità è bassissima in diverse città siberiane e l’aria ormai è diventata densa e irrespirabile. Tante persone fanno fatica ad uscire di casa. Voli e atterraggi sospesi in alcuni aeroporti siberiani a causa della visibilità praticamente nulla a causa del fumo.

IMMISSIONI DI C02 NELL’ARIA – Tutti gli incendi siberiani (si contano decine e decine di fronti) hanno liberato in atmosfera circa 100 megatoni di C02: si tratta di una quantità pari all’anidride carbonica immessa in atmosfera da una nazione come il Belgio nel corso di un anno.

FONTE http://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/brucia-la-siberia-e-un-disastro-senza-precedenti-fumo-degli-incendi-visibile-dallo-spazio/80418/

APPROFONDIMENTO

In fumo milioni di ettari e sui social scoppia la protesta

È piena emergenza ambientale in Russia in queste ore. Nella regione di Irkutsk, in Siberia, a causa di una nuova violentissima inondazione sono state evacuate molte migliaia di persone.
L’invio dell’esercito arriva dopo che sui social è scoppiata la rivolta per la lenta risposta delle autorità nello spegnere gli incendi che da inizio luglio devastano la Siberia

Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2019/07/centinaia-incendi-siberia-putin-invia-esercito-milioni-ettari-social-protesta/1295975/#suYTT413F5u016XW.99

A QUALCUNGO PIACE CREARE SCENARI CATASTROFICI – REALMENTE

Gli incendi al Circolo polare non è solo un problema regionale ma sta alimentando la crisi climatica globale. Secondo la World meteorological organization (Wmo) le foreste boreali stanno bruciando a un ritmo mai visto da 10.000 anni a questa parte….

Quest’anno sono andati in fumo 12 milioni di ettari in queste Siberia. E c’è il problema della fuliggine che cade sul ghiaccio o sulla neve favorendone lo scioglimento perché, scurendo la superficie, ne riduce la riflettività e intrappola più calore, ha spiegato l’Organizzazione meteorologica mondiale.

Le regioni attorno al Circolo polare artico sono considerate, da molti climatologi, una bomba a orologeria. Anche il permafrost (letteralmente: gelo permanente), il terreno ghiacciato caratteristico di queste latitudini, si sta sciogliendo a causa dell’aumento delle temperature e, ora, anche degli incendi senza precedenti. Intrappolati nel permafrost ci sono miliardi di tonnellate di gas serra (come il metano) che potrebbero essere liberati e scaldare ancora di più il pianeta. Secondo uno studio del Cnr pubblicato nel 2016, questo ‘gigante dormiente’ nasconde 1.400-1.700 miliardi di tonnellate di carbonio equivalente che potrebbero riversarsi in atmosfera nel corso dei prossimi due secoli sotto forma di CO2 o metano. Per fare un confronto, ogni anno le emissioni dell’uomo si aggirano attorno ai dieci miliardi di tonnellate di carbonio equivalente. E come se questo non bastasse, si teme che dal permafrost che si scioglie, accanto a carcasse di mammuth e tigri dai denti a sciabola, si risveglino antichi virus risalenti all’era glaciale.

Fonte https://www.repubblica.it/ambiente/2019/07/31/news/siberia_in_fiamme_roghi_mai_cosi_distruttivi_per_suolo_e_clima-232455643/

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