Il grande abete rosso (di 113 anni), invece di celebrare lo spirito del Natale, è stato sacrificato per celebrare l’Agenda 2030 e il Grande Reset. L’albero di San Pietro sembra simbolico. Non è un controsenso abbattere un abete centenario visto che la Laudato Sì  invita alla tutela del creato?  I doni che spiegano la Nuova Sostenibilità si trovano sotto l’albero in Piazza Venezia.

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Diciassette pacchi dono speciali sono comparsi quest’anno sotto il tradizionale e scintillante albero di Natale di Roma.  La cerimonia per l’accensione delle luci dell’abete alto 25 metri allestito in Piazza Venezia, nel centro storico della capitale, si è tenuta nel contesto del lancio dell’iniziativa Regaliamoci una città sostenibile’.

L’iniziativa invita tutti i cittadini ad unirsi all’impegno globale per costruire un mondo più sostenibile, iniziando dalla propria città. I diciassette pacchi dono, posti sotto l’albero, rappresentano altrettanti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sfide globali che includono priorità come Fame Zero, l’Azione Climatica, la parità di Genere. Alla cerimonia sono intervenuti il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la Presidente di ACEA Michaela Castelli, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

I doni sotto questo albero delle Azioni’ sono una guida su come ognuno di noi può diventare parte del cambiamento attraverso semplici azioni” ha detto il Direttore della FA invitando tutti ad informarsi sulle ”azioni sostenibili che ognuno di noi può compiere nella propria vita quotidiana” e sottolineando ”l’importanza di lavorare assieme per rendere la nostra società – sia nelle città che nelle campagne – più sostenibile per una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti – senza lasciare indietro nessuno”.

Il sindaco Gualtieri ha definito questo ”un Natale all’insegna della luce e della sostenibilità che punta ad unire il periodo festivo a un momento di riflessione rispetto agli obiettivi che l’Onu ha individuato per garantire un futuro migliore a tutti noi, a partire dai più piccoli. Ringrazio quindi tutti i partner coinvolti nel progetto. L’albero in piazza Venezia, le installazioni nei municipi e il sistema di luci sostenibili, il messaggio ai bambini – ha proseguito il Sindaco Gualtieri – simboleggiano la volontà della nostra città di agire rispetto al dovere che abbiamo di salvare il nostro pianeta e, come ha scritto Papa Francesco nella Enciclica Laudato si’, di ‘unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale’.

Secondo il Ministro Enrico Giovannini ”gli obiettivi dello sviluppo sostenibile sono il regalo più bello che può essere fatto alle giovani generazioni e a tutti noi, il regalo che apre la strada ad un futuro diverso e migliore. Il mio augurio è che i doni sotto l’albero di Natale di Piazza Venezia facciano riflettere chiunque, romani e turisti, sugli impegni che tutti noi siamo chiamati ad assumere”.

Ogni dono ai piedi dell’albero è dotato di un codice QR grazie al quale, attraverso il proprio smartphone, i visitatori potranno scoprire azioni concrete per rendere il proprio stile di vita più sostenibile e iniziare a costruire un futuro migliore per il pianeta, la città e le persone. Un pacco speciale, illustrato dall’artista romano Lorenzo Terranera, sarà dedicato interamente ai bambini, e, attraverso azioni semplici e divertenti, darà modo anche ai più piccoli di iniziare a imparare e a contribuire ad un futuro sostenibile per tutti. Per i visitatori romani e di tutto il mondo, maggiori informazioni saranno disponibili anche sul sito della FAO e attraverso la App ‘Natale a Roma’. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra FAO e Italia, che quest’anno, nel contesto della Presidenza italiana del G20, ha portato la sicurezza alimentare, la trasformazione dei sistemi agroalimentari e lo sviluppo sostenibile in cima all’Agenda globale.

FONTE https://www.onuitalia.com/2021/12/09/albero-di-natale/

L’agenda 2030 del WEF è parte integrante di ciò che ora viene pubblicizzato come The Great Reset,

 un piano che ha avuto origine in qualcosa chiamato Global Redesign Initiative, redatto dal WEF sulla scia della crisi economica del 2008. Il sito web del Transnational Institute descrive l’iniziativa come “multi-stakeholderismo” come una “nuova forma di governance globale”.

In una nota a margine, mentre stavo inserendo il riferimento del Transnational Institute, ho notato che l’URL includeva le parole “cancellazione del backup del termine di tassonomia in seguito”. Non so se questo significa qualcosa, ma ho archiviato la pagina per ogni evenienza. Altri termini e slogan che descrivono vari aspetti di questo programma di acquisizione globale includono:

  • La Quarta Rivoluzione Industriale, che fa parte del movimento transumanista.6 Nel video sopra, il fondatore del WEF Klaus Schwab descrive questi piani

  • Ricostruire meglio

  • The Green New Deal

  • “Equità”

  • Capitalismo degli stakeholder ARTICOLO INTEGRALE

IL “WORLD ECONOMIC FORUM” DI DAVOS, HANNO SVELATO I CONTORNI DI CIÒ CHE DOBBIAMO ASPETTARCI NEI MESI A VENIRE

Agenda 2030 ONU e il Grande Reset

Se confrontiamo i dettagli dell’”Agenda ONU 2030” del 2015 con il “Grande Reset” del WEF, troviamo che coincidono perfettamente.

Il tema di “Agenda 2030” è un “mondo sostenibile” definito dall’uguaglianza di reddito e di genere, dai vaccini per tutti sotto l’egida dell’OMS e della “Coalition for Epidemic Preparedness Innovations” (CEPI), lanciata nel 2017 dal WEF insieme alla “Bill & Melinda Gates Foundation”.

Nel 2015 le Nazioni Unite hanno pubblicato un documento intitolato «Trasformare il nostro mondo: l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

L’Amministrazione Obama non l’ha mai sottoposta al Senato, consapevole che non sarebbe stata approvata. Eppure, sta avanzando in tutto il mondo.

Comprende 17 obiettivi di “sviluppo sostenibile”, come estensione alla precedente Agenda 21…

ARTICOLO INTEGRALE https://www.nogeoingegneria.com/effetti/politicaeconomia/il-world-economic-forum-di-davos-hanno-svelato-i-contorni-di-cio-che-dobbiamo-aspettarci-nei-mesi-a-venire/

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