Oggi è la Giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono istituita nel 1994 dall’Assemblea generale delle Nazioni unite. È stato designato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2000, in commemorazione della data, nel 1987, in cui le nazioni firmarono il Protocollo di Montréal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. Dovrebbe essere una giornata di azioni e sensibilizzazione sui rischi che corre ogni forma di vita sul nostro pianeta, se perdiamo questa fascia delicata protettiva. Nonostante un recente nuovo allarme, diffuso dai giornali in tutto il mondo, oggi il mainstream tace. Stende un velo su questa scoperta inquietante:
Una parte vitale dello strato di ozono terrestre non guarisce!
Lo strato di ozono che ci protegge dalle radiazioni ultraviolette nocive si sta riprendendo ai poli lentamente, ma non alle basse e medie latitudini, dove si trovano le regioni del pianeta più popolate. A raffreddare le speranze in un progressivo superamento del problema del cosiddetto “buco nell’ozono” è uno studio condotto da ricercatori del Politecnico di Zurigo, dell’Imperial College di Londra e di altre istituzioni internazionali, che firmano un articolo su “Atmospheric Chemistry and Physics”.
Riproponiamo un articolo di Claudia von Werlhof
MINACCIA PER LA VITA SULLA TERRA
Le mortali radiazioni cosmiche raggiungono la superficie della terra
È arrivato il momento della verità!
L’ozonosfera indebolita lascia passare le radiazioni cosmiche.
La vita terrestre muore.
Prove alla mano e cause portate alla luce.
IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.