Negli ultimi mesi sono stati compiuti sulla rete diversi gravi atti censori da parte di facebook, Google e YouTube. Vittime non solo centinaia di cittadini a cui sono state chiuse le pagine o rimossi svariati post. Vittime alcuni blogger e autori indipendenti(anche NoGeoingegneria), nonché giornali on line, radio e web Tv “colpevoli” di dare voce a chi contesta il “pensiero unico” sulle più disparate vicende.
Per contrastare la censura da parte dei giganti americani del Web (censura che come vediamo è avallata dalle autorità dell’Unione europea) si è appena costituito il PATTO JULIAN ASSANGE . Il comunicato a fondo pagina. 

 

Mostruoso che la Commissione Europea voglia censurare chi va in contrasto con l’OMS

Tutte le notizie o i contributi video in contrasto con l’OMS vengono demonetizzati o censurati. E’ risaputo”.
Questa la principale risposta a chi si domanda perché in rete non si possano divulgare informazioni non necessariamente in linea con quelle ufficiali sulla parantesi coronavirus. Ed è anche la medesima riposta delle istituzioni Europee, tra le quali la Vicepresidente della Commissione 
Věra Jourová.
Per “quelle ufficiali” si intende le notizie parallele alle fonti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, prese a modello dall’Unione Europea come unica fonte attendibile.

Il problema non sta però nella semplice diffamazione di qualunque fonte alternativa, bensì nel fatto che queste ultime vengano appunto silenziate a priori.
A ‘Un giorno speciale’ è intervenuto in proposito 
Glauco Benigni, laureato in Sociologia, giornalista-scrittore.
Vent’anni da inviato e media editor presso il quotidiano La Repubblica, poi 15 anni in Rai e attualmente esponente del cosiddetto “Patto Julian Assange”, per difendere l’informazione libera in rete.
Ecco l’intervista di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

La Jourová è forse pro-censura?”

Con tutto il rispetto per la ex Cecoslovacchia, probabilmente la signora Jourová (vicepresidente della Commissione Europea) essendo favorevole alla censura andava forse alle elementari quando c’era ancora il regime sovietico. Magari per lei l’idea che ci siano le censure di Stato è anche abbastanza normale.

A chi fa comodo una versione dei fatti di questo tipo? Fa comodo sicuramente ai difensori dell’OMS, ai sostenitori della teoria che le istituzioni internazionali sono neutre e che in ragione dei trattati internazionali possono esercitare facoltà sui governi locali. Purtroppo c’è questa favola che le agenzie delle Nazioni Unite, avendoci noi sottoscritto dei trattati internazionali, hanno acquisito delle facoltà, che sono facoltà di dare linee guida, ma non certo imporre al Ministero della Salute una serie di azioni.

Per di più la signora Jourová fa riferimento a un’istituzione che ormai non è neanche più in ombra, è finita nel baratro. Mi sembra cioè che ieri Trump abbia deciso di ritirare qualsiasi sostegno all’OMS.

OMS macchiata da interessi privati

L’OMS non è più quella degli anni passati. E’ un’organizzazione innervata di interessi privati, tra cui brillano quelli della fondazione di Bill Gates, e quelli delle farmaceutiche.
Mi sembra allora evidente che se qualcuno in una sede della Commissione Europea si permette di dire che bisogna censurare chi va in contrasto con l’OMS, sta dicendo una cosa mostruosa. Bisogna andare a vedere come mai le farmaceutiche abbiano un tale potere in questo momento.

Il Patto Julian Assange

Ho avuto modo e la fortuna di incontrare tanti compagni di strada in rete. Siamo una trentina tra blogger e YouTubers e abbiamo costituito un patto denominato “Patto Julian Assange”, che non significa che noi ci battiamo per la libertà di Assange. Anche per quello. Ma soprattutto ci battiamo per ciò per cui si è battuto Assange, che è la libertà di opinione e di diffusione.

Teniamo a mente che se non scendono in campo i sindacati per difendere la libertà d’espressione, e non parlo della Federazione Nazionale della Stampa, ma dei sindacati dei metalmeccanici, quelli che capiscono che difendere la libertà in rete significa difendere il lavoro del futuro“.  FONTE https://www.radioradio.it/2020/07/glauco-benigni-jourova-censura-oms/

Comunicato Stampa

Qualche giorno fa si sono conclusi i lavori dell’Assemble Costituente che ha dato vita, dopo 7 settimane di incontri, al “Patto Julian Assange”. 

L’Assemblea e’ costituita da una 30ina di Soggetti, noti per il loro impegno nella Libera Informazione, che producono e diffondono da anni contenuti  ispirati alla Libertà di Opinione, alla Attuazione della Costituzione Italiana e  al contrasto alla Censura e al Controllo di Massa realizzate dalle Elites.

– Lo Scopo del Patto è difendere i membri, e le loro attività grazie alla cooperazione, alla sorveglianza e alla  condivisione delle RICHIESTE DI DIFESA COMUNE.   

Nel caso in cui uno o più membri aderenti al Patto dovessero subire

(da parte di Istituzioni,  Providers, Social Network, Gruppi Censorii  o Individui) diffamazioni, accuse infondate o minacce, che conducano a limitazioni della propria attività, quali (indicativamente) : chiusura dell’account o delle pubblicazioni, cancellazione e censura di post e videoclips, shadow banning , demonetizzazione, sanzioni, danni d’immagine, etc…

Laddove le Pubblicazioni e/o le Opere siano conformi ai principi ispiratori e le Fonti dei Contenuti siano rinvenibili, autentiche e trasparenti …  Ogni Membro si  impegna a valutare con la massima attenzione la Richiesta di Difesa Comune e a condividerla prontamente e integralmente sui propri mezzi di diffusione con facoltà di esprimere ulteriore solidarietà nei confronti del membro “attaccato” e il dissenso nei confronti delle azioni censorie e sanzionatorie e dei loro effetti.

In ogni caso i Membri si riservano la facoltà di valutare se la Richiesta di Difesa Comune è sostenibile o meno e a comportarsi di conseguenza.

I membri del Patto hanno già effettuato diverse azioni di Difesa Comune in Rete denunciando contemporaneamente sui loro giornali on line, web tv, pagine Facebook , canali Youtube, etc… alcuni recenti gravi abusi e censure immotivate. La loro azione comune ha raggiunto un grande consenso con picchi di audience cumulata pari a 1,5 milioni di spettatori/lettori , decine di migliaia di condivisioni e commenti a favore.

Il Patto, al quale aderiscono attualmente sia membri attivi che osservatori

partecipanti,  sta destando un enorme intreresse nel mondo dei Creatori di Contenuti e stanno arrivando moltissime richieste di adesione che sono al vaglio secondo criteri di professionalità piuttosto rigidi.

La scelta della denominazione “Julian Assange” e del Logo ( disegnato da Davide Dormino)

non è solo un ulteriore sostegno alla causa della sua liberazione ma soprattutto rappresenta la volontà di mantenere una continuità con la tradizione di un Editore Indipendente che negli ultimi anni ha divulgato informazioni altamente strategiche per l’intera popolazione mondiale.   

MEMBRI ASSEMBLEA COSTITUENTE

Matteo De Micheli ( Informal tv)

Agata Iacono  (L’Antidiplomatico)

Carlo Savegnago ( Il vaso di Pandora)

Enrica Perucchietti  (giornalista)

Guido Grossi (ASP Sovranità Popolare)

Massimo Mazzucco ( Contro tv)

Maurizio Torti (Rivista Sovranità Popolare) 

Mauro Scardovelli ( UniAleph)

Michele Farina (Stop Europa)

Moreno Pasquinelli ( Sinistra in rete)

Marco Pezzini ( Radio4zero3)

Rossella Fidanza ( influencer)

Stefano Becciolini ( Becciolini Network)

Tiziana Alterio ( giornalista)

Giorgio Mazzerelli ( giornalista)

Leonardo Leone ( imprenditore, giornalista)

Glauco Benigni ( Homo Sapiens)

Cosimo Massaro ( scrittore)

Francesco Amodeo ( La matrix europea)

Giuseppe Turrisi ( Sovranitalia)

Daivide Dormino ( scultore )

Mario di Primio ( avvocato)

Osservatori partecipanti

Arnaldo Vitangeli (Finanza sul web)

Claudio Messora (Byoblu)

Matteo Brandi (Ammazzacaffè)

EugenioMiccoli (Me Più)

Fabio Duranti (Radio Radio)

Maurizio Blondet (giornalista)

Io c’ero, 
perché 
un atto di volontà, 
libera
vale più 

di tutto l’oro del mondo

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