Di Nogeoingegneria
In questi giorni il cielo mostra nuovamente scenari orribili, presentati da anni come “normali” e comunque esclusi dalle discussioni pubbliche sul tempo e clima, nonostante tutto ciò che viene emesso in quota influenzi direttamente la formazione meteorologica. Sarebbe auspicabile poter raccogliere campioni negli strati superiori dell’atmosfera (anche se molte misurazioni possono essere effettuate da terra) per ottenere dati direttamente dagli homomatus (così chiamate dall’OMM le nuvole artificiali create dalle emissioni degli aerei). La rinomata dottoressa Antonietta M Gatti si occupa da tempo di questo argomento, ma si limita (per forza) al prelievo di campioni dal suolo; non dispone di campioni provenienti da altitudini più elevate. È praticamente impossibile ottenere analisi dell’aria dall’alto, anche se le autorità statali dispongono di tali possibilità.
L’inquinamento in quota viene analizzato tramite LIDAR da terra per profili verticali, droni e aerei per campionamenti localizzati in troposfera, palloni stratosferici per le alte quote e satelliti per il monitoraggio globale.
Il metodo più semplice e diretto per misurare l’impatto inquinante dei voli aerei prevede:
Palloni sonda (radiosonde con sensori chimici), economici e lanciati ovunque, capaci di profilare fino a 12 km.
LIDAR da terra, che misura in continuo aerosol e particolato fino a 15-20 km, rilevando anche i pennacchi prodotti dalle scie degli aerei.
Queste indagini sono però negate da anni, poiché le statistiche ufficiali non forniscono dati rilevati negli strati superiori.
La dottoressa Gatti osserva le precipitazioni e condivide le sue analisi, evidenziando diversi fattori preoccupanti.
L’ultima intervista con la dottoressa Gatti risale al 27 ottobre. Cosa piove dal cielo? Dacci il nostro veleno quotidiano
In questa intervista Antonietta Gatti presenta le sue conclusioni in forma sintetica.
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Tabella delle tecnologie principali per analizzare l’inquinamento in quota (da suolo a stratosfera): :
| Tecnologia | Altezza tipica | Come funziona | Vantaggi | Limiti |
| Palloni sonda (radiosonde) | 0–12 km (troposfera) | Sensori per inquinanti, T, P, umidità | Economici, routine globale | Durata breve, monouso |
| Palloni stratosferici | 20–40 km | Portano sensori (ozono, aerosol, CO₂, metano) | Copertura stratosferica, lunga durata | Costo, recupero difficile |
| Droni (UAV) | 0–5 km (fino 10 km) | Campionamento diretto o spettrometri | Flessibili, alta risoluzione locale | Autonomia, regolamenti |
| Aerei strumentati | 0–12 km | Piattaforme research (es. NASA WB-57) | Ampia area, molti strumenti | Costo elevato |
| LIDAR (da terra/aereo) | Fino a 100 km | Laser per backscattering particolato | Profili continui, non invasivo | Solo particelle, non gas |
| Satelliti (TROPOMI, OMI, GOSAT) | Orbita (500–800 km) | Spettrometria UV-Vis-IR | Copertura globale | Risoluzione |
VOLENDO SAPERE SI PUÒ
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