Cos’è il piano GREAT?

Il documento in questione è un proposta di 38 pagine, intitolata Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust (o GREAT Trust), che circola all’interno dell’amministrazione Trump alla Casa Bianca. Non è ancora un piano ufficiale approvato, ma una bozza discussa in riunioni ad alto livello, inclusa una recente del 27 agosto 2025 con figure come il Segretario di Stato Marco Rubio, l’inviato speciale Steve Witkoff, l’ex premier britannico Tony Blair e il genero di Trump, Jared Kushner (che ha interessi privati in Medio Oriente). Il Washington Post ha ottenuto una copia e l’ha pubblicata il 31 agosto 2025, rivelando dettagli che allineano perfettamente con le dichiarazioni passate di Trump su Gaza come “Riviera del Medio Oriente”. Il piano è modellato sulla promessa di Trump di “prendere il controllo” di Gaza dopo la guerra con Hamas, trasformandola da “sito di demolizione” in un hub di lusso e high-tech.

Ecco i punti chiave:

Amministrazione USA per 10 anni: Gaza verrebbe posta sotto una trusteeship (tutela) gestita dagli Stati Uniti per almeno un decennio, fino a quando non emerga una “entità palestinese riformata e deradicalizzata”. Durante questo periodo, gli USA si occuperebbero di sminare, rimuovere macerie (stimati in decine di milioni di tonnellate), ricostruire infrastrutture (elettricità, acqua) e creare zone industriali e turistiche lungo i confini est e ovest.

Trasformazione economica: L’obiettivo è convertire Gaza in un centro di turismo di lusso (resort balneari, hotel high-end), manifattura high-tech (fabbriche di veicoli elettrici, data center) e “città intelligenti” alimentate dall’IA (6-8 nuove città con alloggi, scuole, parchi e aree verdi). Si prevede un investimento di circa 100 miliardi di dollari da investitori pubblici e privati, con un ritorno quadruplo secondo modelli finanziari del Boston Consulting Group (BCG). I proprietari terrieri riceverebbero “token digitali” in cambio dei diritti di ridisegno, da usare per finanziare una nuova vita altrove o per appartamenti nelle nuove città.

Rilocazione “volontaria” della popolazione: Questo è l’aspetto più controverso. Il piano prevede lo spostamento temporaneo (o permanente) dei circa 2 milioni di residenti di Gaza, sia in zone sicure all’interno dell’enclave durante la ricostruzione, sia verso altri paesi (come Egitto, Giordania o altrove). A chi accetta di partire verrebbe offerto:

5.000 dollari in contanti per persona.

Sussidi per 4 anni di affitto.

Forniture alimentari per 1 anno. L’idea è “volontaria”, ma critici la definiscono un incentivo forzato, potenzialmente una forma di pulizia etnica.

Il piano è stato sviluppato da un team legato alla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), un’organizzazione privata USA-israeliana che gestisce la distribuzione di aiuti alimentari a Gaza (criticata per opacità e per aver causato oltre 1.000 morti in folle di aiuti dal maggio 2025). Il BCG ha negato un’approvazione ufficiale, e due partner senior coinvolti sono stati licenziati.Contesto e origini

Legame con Trump: Risale alle dichiarazioni di Trump del febbraio 2025, quando durante una conferenza stampa con Netanyahu ha annunciato che gli USA avrebbero “preso possesso” di Gaza per trasformarla in una “Riviera del Medio Oriente”, senza bisogno di truppe USA (ma con Israele che cede il territorio alla fine delle ostilità). Ha ribadito l’idea in interviste Fox News e post su Truth Social, parlando di reinsediamento permanente dei palestinesi in “luoghi più belli e sicuri” (come appezzamenti in Egitto o Giordania). Jared Kushner aveva già suggerito qualcosa di simile nel 2024, vedendo Gaza come “proprietà fronte mare di valore”.

Sviluppo recente: Dopo un cessate il fuoco fragile (negoziato da Biden e completato da Trump a gennaio 2025), Trump ha accelerato discussioni su opzioni post-belliche. Riunioni a luglio e agosto 2025 con Netanyahu e inviati arabi hanno portato a questa bozza. Trump spinge per una sconfitta rapida di Hamas (entro “due settimane”, secondo fonti), e vede il piano come modo per “finire il lavoro” senza truppe USA, finanziato da investitori privati.

Alternative respinte: Israele rifiuta piani ONU o dell’Autorità Palestinese che restituiscano il controllo ai palestinesi. Stati arabi (Egitto, Giordania, Qatar, ecc.) hanno proposto un piano da 53 miliardi di dollari a marzo 2025 per ricostruire senza spostamenti, ma USA e Israele l’hanno respinto per timori su Hamas.

Riassunto GROK 

Fonti principali:

  1. The Washington Post (articolo principale, 31 agosto 2025):
    Descrizione: Report dettagliato sul piano GREAT Trust, inclusi i dettagli del documento, il ruolo di Jared Kushner e Tony Blair, e le proiezioni finanziarie (100 miliardi di dollari di investimento).
    Link: https://www.washingtonpost.com/national-security/2025/08/31/trump-gaza-plan-riviera-relocation/
  2. Ynet News (31 agosto 2025):
    Descrizione: Copertura del piano come “GREAT Trust”, con enfasi sulla rilocazione temporanea/permanente e la costruzione di città intelligenti AI-powered. Conferma il coinvolgimento della Gaza Humanitarian Foundation (GHF).
    Link: https://www.ynetnews.com/article/bjk007h11cgx
  3. Reuters (31 agosto 2025):
    Descrizione: Analisi del piano post-bellico, inclusa la rilocazione e la ricostruzione come resort turistico, con menzione della GHF e delle morti legate agli aiuti.
    Link: https://www.reuters.com/world/middle-east/post-war-plan-sees-us-administering-gaza-least-decade-washington-post-2025-08-31/
  4. Associated Press (AP) (4 febbraio 2025):
    Descrizione: Copertura iniziale delle dichiarazioni di Trump sul “takeover” di Gaza e la rilocazione, con reazioni immediate da alleati e avversari (es. rifiuto da Egitto e Giordania).
    Link: https://apnews.com/article/israel-hamas-war-gaza-trump-netanyahu-db2c407baf803291a4acf6edfd708c48
  5. BBC (10 febbraio 2025):
    Descrizione: Spiegazione del perché Trump voglia “possedere” Gaza, con analisi sulle implicazioni per il Medio Oriente e il rifiuto da parte di paesi arabi.
    Link: https://www.bbc.com/news/articles/cn4z32y12jpo
  6. The New York Times (4 febbraio 2025):
    Descrizione: Report sulla proposta di Trump di reinsediare i palestinesi e trasformare Gaza in “Riviera del Medio Oriente”, con contesto sul cessate il fuoco e reazioni di Hamas.
    Link: https://www.nytimes.com/2025/02/04/us/politics/trump-gaza-strip-netanyahu.html
  7. Investing.com (via Reuters) (31 agosto 2025):
    Descrizione: Dettagli sul “digital token” per i proprietari terrieri e la rilocazione, con legami al piano di Trump del febbraio 2025.
    Link: https://www.investing.com/news/world-news/postwar-gaza-plan-sees-relocation-of-population-digital-token-for-palestinian-land-washington-post-4217627

Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews

10 SEGNI CHE LA GUERRA IN UCRAINA È PARTE DEL GREAT RESET

CHRIS HEDGES: IL TRADIMENTO DEI GIORNALISTI PALESTINESI

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.