A cura di Corrado Penna

In una nuova ricerca pubblicata su Microbiology & Infectious Diseases, l’immunologo J. Bart Classen avverte che la tecnologia a mRNA utilizzata nei vaccini contro il COVID di Pfizer e Moderna potrebbe creare “nuovi potenziali meccanismi” di eventi avversi che potrebbero richiedere anni per venire alla luce1 .

Nel 1999, un importante funzionario della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, il dott. Peter Patriarca, ha sostenuto2 che i moderni progressi nella tecnologia di realizzazione dei vaccini stavano rapidamente “superando la capacità dei ricercatori di prevedere potenziali eventi avversi correlati al vaccino”. Patriarca ha pensato che questo potrebbe portare a una situazione nella quale i vaccini possano causare effetti avversi “imprevisti e imprevedibili”.

Nel 2017 alcuni studiosi che si occupano della sicurezza dei vaccini hanno pubblicato un articolo Dibattito sui vaccini e l’autoimmunità: Non attaccate l’autore, ma discutete dei suoi metodi3 in cui, prendendo le distanze da posizioni “no-vax” e “pro-vax” afferma che bisogna indagare senza pregiudizi gli effetti avversi dei vaccini senza lanciare accuse contro gli autori che con la propria ricerca individuano degli effetti avversi dei vaccini, ma discutendo semmai dei loro metodi e della loro interpretazione dei dati, facendo capire che diventa sempre più difficile indagare obiettivamente sulla sicurezza dei vaccini a causa di pressioni esterne e di attacchi personali che hanno ben poco di scientifico

Adesso in un recente articolo di ricerca, COVID-19 RNA Based Vaccines and the Risk of Prion Disease4 , pubblicato su Microbiology & Infectious Diseases, l’immunologo J. B. Classen esprime preoccupazioni simili e scrive che “i vaccini contro il COVID a base di mRNA potrebbero potenzialmente causare più malattie dell’epidemia di COVID-19”.

Per decenni, Classen ha pubblicato articoli che mostrano come la vaccinazione può dare origine a condizioni croniche come il diabete di tipo 1 e di tipo 2, non subito, ma tre o quattro anni dopo. Vedi per esempio gli articoli Il raggruppamento dei casi di diabete insulino-dipendente che si verificano tre anni dopo la vaccinazione contro l’emofilo B (HiB) supporta la relazione causale tra vaccinazione e diabete insulino-dipendente5 e Esame delle prove che le epidemie di diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2 / sindrome metabolica sono risposte polari opposte all’infiammazione iatrogena6 .

In questo ultimo articolo (I vaccini contro il COVID-19 a base di RNA e il rischio della malattia dei prioni), Classen avverte che la tecnologia dei vaccini basata sull’RNA potrebbe creare “nuovi potenziali meccanismi” di eventi avversi al vaccino che potrebbero richiedere anni per venire alla luce. In questo studio Classen discute i meccanismi che potrebbero portare i vaccini a RNA messaggero (mRNA) sviluppati da Pfizer e Moderna a indurre le proteine ​​umane ad assumere “configurazioni patologiche”, ovvero configurazioni associate a malattie neurologiche degenerative croniche. Sebbene il suo interesse specifico sia per le malattie da prioni (condizioni associate a versioni “mal ripiegate” delle proteine ​​normali), Classen discute anche alcuni altri meccanismi per cui i vaccini a base di RNA potrebbero dare origine a molti altri potenziali eventi avversi anche fatali7 .

Ad aggiungere ulteriore preoccupazione non solo riguardo a questi vaccini a mRNA, ma a qualsiasi vaccino contro il COVID-19, è l’articolo scientifico Potenziale reattività crociata antigenica tra SARS-CoV-2 e tessuto umano, con un possibile collegamento a un aumento delle malattie autoimmuni 8 non è solo un articolo speculativo, ma un articolo di ricerca, che mostra come gli autori abbiano utilizzato gli anticorpi contro il virus e verificato la capacità di aggredire (autoimmunità) alcune componenti dei tessuti umani. Questo da una parte mostra che la reazione anticorpale contro il virus potrebbe di per sé scatenare reazioni autoimmuni, ma dall’altra che i vaccini potrebbero indurre il medesimo problema. Simili preoccupazioni sono espresse nell’articolo Sulle cause molecolari che determinano l’attacco del SARS-CoV-29 .

Garantire che i pazienti comprendano chiaramente sia i rischi noti adesso, che quelli potenzialmente verificabili in un futuro più lontano è una componente importante del processo di acquisizione del consenso informato. Ciò è tanto più vero quando l’intervento è sperimentale e manca di dati sulla sicurezza a lungo termine, come nel caso dei vaccini Pfizer e Moderna contro il COVID-19. La FDA10 ha autorizzato i due vaccini per un diffuso uso emergenziale sulla base di soli due mesi di dati di studi clinici.

Sfortunatamente, non è insolito che la comunicazione dei rischi da parte dei ricercatori sia superficiale. Per esempio l’articolo Communicating Risks and Benefits in Informed Consent for Research: A Qualitative Study 11 ci informa che “diversi studi hanno documentato i principali limiti nel processo di acquisizione del consenso informato per il reclutamento di partecipanti ad una ricerca clinica … l’istruzione e la formazione inadeguate del personale di ricerca responsabile del processo di acquisizione del consenso informato contribuiscono a carenze nell’ambito di tale processo e nella comunicazione di rischi e benefici”. 

Ma più nello specifico, a ottobre del 2020, gli autori dell’articolo scientifico Rilascio di informazioni sul rischio di peggioramento clinico della malattia COVID-19 ai partecipanti allo studio clinico sui vaccini12  hanno confermato che i partecipanti agli studi clinici sul vaccino anti-COVID difficilmente avrebbero potuto essere coscienti del rischio dovuto a un fenomeno “potenziamento dipendente dagli anticorpi”, dal momento che le informazioni al riguardo erano “sufficientemente oscurate” da rendere “improbabile” un’adeguata comprensione dei rischi da parte del paziente.

1 Traduzione e riadattamento dell’articolo Immunologist: Pfizer, Moderna Vaccines Could Cause Long-Term Chronic Illness https://childrenshealthdefense.org/defender/pfizer-moderna-vaccines-long-term-chronic-illness/ , con l’aggiunta di alcune ulteriori informazioni.

2 https://childrenshealthdefense.org/wp-content/uploads/FDA-Pink-Sheets-99.pdf , https://childrenshealthdefense.org/news/fda-acknowledged-that-vaccine-technology-outpacing-ability-to-predict-adverse-events/ .

3 Debate on vaccines and autoimmunity: Do not attack the author, yet discuss it methodologically, pubblicato su Vaccine. 2017 Oct 9;35(42):5522-5526, autori N L Bragazzi, A Watad, H Amital, Y Shoenfeldhttps://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28882443/.

4 Pubblicato su Microbiology & Infectious disease 2021; 5(1): 1-3; https://scivisionpub.com/pdfs/covid19-rna-based-vaccines-and-the-risk-of-prion-disease-1503.pdf.

5 Clustering of cases of insulin dependent diabetes (IDDM) occurring three years after hemophilus influenza B (HiB) immunization support causal relationship between immunization and IDDM, pubblicato su Autoimmunity. 2002 Jul;35(4):247-53, autori John Barthelow Classen, David C Classenhttps://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12482192/.

6 Review of evidence that epidemics of type 1 diabetes and type 2 diabetes/metabolic syndrome are polar opposite responses to iatrogenic inflammation, pubblicato su Current Diabetes Reviews. 2012 Nov;8(6):413-8, autore J B CLassenhttps://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22934546/.

7 Nell’originale inglese: “multiple other potential fatal adverse events”.

8 Potential antigenic cross-reactivity between SARS-CoV-2 and human tissue with a possible link to an increase in autoimmune diseases , pubblicato su Clinical Immunology. 2020 Aug; 217: 108480, autori A Vojdania, D Kharrazian; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7246018/.

9 On the molecular determinants of the SARS-CoV-2 attack pubblcato su Clinical Immunology. 2020 Jun; 215: 108426, autori Darja Kanduca, Yehuda Shoenfeldhttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7165084/.

10 Ente istituzionale degli USA che concede le autorizzazioni per la vendita e l’uso di farmaci, vaccini, integratori, conservanti, dolcificanti artificiali etc.

11 Communicating Risks and Benefits in Informed Consent for Research: A Qualitative Study, pubblicato su Global Quality Nursing Research. 2017 Jan-Dec; 4: 2333393617732017, autori Nusbaum L, Douglas B , et al.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5613795/.

12 Informed consent disclosure to vaccine trial subjects of risk of COVID-19 vaccines worsening clinical disease , pubblicato su International Journal of Clinical Practice. 2020 Oct 28;e13795 (online prima della pubblicazione stampata), autori Timothy Cardozo, Ronald Veazeyhttps://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33113270/

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