Le idee sui satelliti per l’energia solare: una visione di 100 anni fa

Di Nogeoingegneria.com

Le idee visionarie di Hermann Oberth sui satelliti per l’energia solare stanno diventando realtà, e nel 2025 molte nazioni e organizzazioni internazionali stanno accelerando i progetti per i Solar Power Satellites (SPS), noti anche come Space-Based Solar Power (SBSP). Quasi un secolo dopo le sue proposte teoriche negli anni ’20, la tecnologia sta passando da concetti fantascientifici a dimostrazioni concrete, grazie a progressi in razzi riutilizzabili (come Starship di SpaceX), trasmissione wireless efficiente e robotica per l’assemblaggio in orbita. Oberth sarebbe stupito: le sue lenti geostazionarie per energia (o armi) evolvono in SPS pacifici per combattere il clima. È davvero così? 

Il concetto di una lente o specchio orbitale per concentrare l’energia solare, proposto da Oberth negli anni ’20, aveva una natura duale. Nella sua visione, come descritto in Wege zur Raumschiffahrt (1929), questa tecnologia poteva avere:

  • Scopi pacifici: Fornire energia pulita illimitata per l’umanità, anticipando i moderni progetti di Space-Based Solar Power (SBSP).

  • Scopi militari: Concentrare raggi solari per distruggere obiettivi terrestri, come suggerito dal mitizzato “canone di Hitler” (o Sonnengewehr), un’idea propagandistica nazista che trasformava i suoi specchi orbitali in una super-arma capace, in teoria, di “far bollire un oceano”.

Oggi, con i progetti SPS in fase di sviluppo (come descritto nell’articolo precedente), il rischio o meglio la probabilità  di un “dual system” rimane una preoccupazione reale. Un satellite SPS, progettato per trasmettere energia tramite microonde o laser, potrebbe essere riconfigurato per focalizzare raggi ad alta intensità su obiettivi specifici, causando danni significativi (es. incendi, distruzione di infrastrutture). Oberth aveva già calcolato che una lente geostazionaria di pochi chilometri quadrati poteva generare temperature di migliaia di gradi su un punto terrestre.

Nazioni come Cina, USA, Giappone e UE, che guidano lo sviluppo SPS (come descritto nella tabella precedente), potrebbero usare questa tecnologia per esercitare influenza strategica. Chi controlla un satellite SPS ha il potere di fornire o negare energia a regioni specifiche, creando dipendenze o pressioni politiche.

Oberth, lavorando sotto il regime nazista, vedeva lo spazio evolversi come un’estensione del dominio terrestre. E ha visto bene.

Aveva previsto sia i benefici che i pericoli delle tecnologie spaziali.

Oberth, come molti scienziati tedeschi dell’epoca, operò in un periodo storico segnato dall’ascesa del nazismo. Nato in Transilvania (allora Impero austro-ungarico, oggi Romania) da una famiglia di etnia sassone, Oberth era un nazionalista tedesco e nutriva simpatie per l’ideologia nazionalsocialista. Negli anni ’30, aderì formalmente al Partito Nazista (NSDAP) e, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborò con il regime, principalmente in ruoli teorici legati alla missilistica. Il suo lavoro sul razzo V-2 a Peenemünde, sotto la guida di Wernher von Braun, fu parte integrante del programma bellico nazista, anche se Oberth insistette sempre che il suo interesse fosse puramente scientifico e non ideologico. 

Oberth scrisse diversi saggi e libri in cui integrava elementi di propaganda nazista con la sua astronautica. Ad esempio:

  • Nel 1937, pubblicò Der Mensch im Weltraum – Die Eroberung des Weltraums, die Industrie im Weltraum (“L’uomo nello spazio – La conquista dello spazio, l’industria nello spazio”), dove descrisse visioni di colonizzazione spaziale che riecheggiavano l’espansionismo nazista. Oberth vedeva lo spazio non solo come frontiera scientifica, ma come un “destino manifesto” per la razza ariana, allineandosi con la retorica hitleriana di superiorità e conquista.

  • In interviste e scritti dell’epoca (come in Die Rakete zu den Planetenräumen, ampliato negli anni ’30), Oberth parlava di “conquista dello spazio” in termini che potevano essere interpretati come paralleli al canone ideologico di Hitler: l’idea di un Reich eterno esteso alle stelle, con la tecnologia razzo come strumento. Fu  celebrato dal regime come “profeta della nuova era”.

Oberth dopo la guerra, rinnegò in parte questi aspetti, focalizzandosi sulla pace spaziale. La sua adesione al nazismo fu opportunistica per ottenere fondi e supporto per i suoi progetti, ma rifletteva il clima dell’epoca. Negli USA, tramite l’Operazione Paperclip, il suo passato fu “pulito” per il reclutamento.

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