Ciò che fino a pochi anni fa, anzi, ciò che ancora oggi potrebbe essere rimasto ignorato da molti, ossia le tecniche di manipolazione del tempo e in particolare del clima, è stato discusso su queste pagine del blog soprattutto in relazione al blocco occidentale, mentre Thomas Beardon, in particolare, ha chiarito che l’Unione Sovietica non era inferiore all’Occidente in questi sviluppi, piuttosto il contrario. Il seguente articolo intende fare luce sulla storia del sistema di gestione delle radiazioni solari, che è stato discusso come una possibile tecnologia in Unione Sovietica 50 anni fa. Ricordo che fu menzionato in un memorandum della CIA già nel 1960. In un mio intervento di qualche settimana fa, ho riassunto questi sviluppi; la parte russa non era rappresentata, ma l’indagine continua. Il testo che segue è l’introduzione di un documento di 93 pagine.

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INTRODUZIONE

Questo rapporto si concentra sugli sviluppi sovietici in materia di modifica del clima e della climatologia nel periodo compreso tra la fine del 1973 e la metà del 1975. Vengono inoltre analizzati gli attuali (ndr: di quel periodo)  lavori sovietici in meteorologia solare e applicazioni laser nel rilevamento atmosferico. La letteratura di riferimento comprende riviste scientifiche sovietiche regolari, monografie recenti, periodici scientifici periodici di divulgazione scientifica e la stampa quotidiana.
La vulnerabilità dell’Unione Sovietica alla siccità e l’impegno dello Stato per ridurla, sono un tema centrale di questo rapporto.

Citando la tendenza al riscaldamento dell’Artico degli anni ’20 e ’30, che ha portato all’intensificazione della tendenza alla siccità nelle aree continentali meridionali e centrali dell’Unione Sovietica, i climatologi sovietici considerano ora un trend di riscaldamento globale come indesiderabile, potenzialmente più dannoso che benefico per l’agricoltura.

Nella prima sezione, Planetary Climate Modification, M. I. Budyko e coautori delineano un possibile metodo per moderare le tendenze al riscaldamento planetario aumentando temporaneamente la concentrazione di particelle di aerosol di solfato nella bassa stratosfera e riducendo così la radiazione solare in entrata. (ndr: seguono informazioni su Budyko)

La sezione II, Climatic Variation (Variazione climatica): un Riscaldamento Climatico Previsto, illustra la preoccupazione dei sovietici per l’imminente tendenza al riscaldamento globale generato dall’uomo, causato in particolare in particolare dal crescente accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera.

La sezione III, Environmental Modification in the USSR (Modifiche ambientali in URSS), passa in rassegna i piani di deviazione dell’acqua previsti su larga scala e a lungo termine per ridurre la vulnerabilità dell’URSS alla siccità nella fascia agricola e per aprire nuovi territori nella R.S.S. meridionale, nella R.S.S., in Asia centrale e in Siberia a uno sfruttamento agricolo stabile. Una sottosezione. Bonifica termica delle latitudini settentrionali: Pro e contro, si occupa di materiale più speculativo, ma, in conclusione, riflette le notevoli riserve degli scienziati sovietici sull’opportunità di sciogliere la calotta artica (ndr: quindi le riflessioni sono stati fatti *). 

La Sezione IV riporta i lavori più significativi svolti di recente dall’Unione Sovietica in materia di climatologia sinottica, di meteorologia solare e di rilevamento laser dell’atmosfera,  tra cui il recente lavoro fondamentale di A. A. Girs sul metodo di macro-circolazione di previsioni a lungo raggio e gli studi sperimentali sullo studio del laser atmosferico condotti dall’ Osservatorio Aerologico Centrale e dall’Istituto di Ottica Atmosferica di Tomsk.

La sezione V, Modificazione del tempo, esamina i recenti lavori di sovietici in materia di inseminazione delle nubi, generazione di correnti ascensionali (il Supermeteotrone), generazione di correnti discendenti (dissipazione delle nubi), soppressione della grandine e modificazioni della nebbia.
La sezione generale conclusiva offre una breve panoramica delle principali aree di interesse sovietico per la modificazione del clima e delle condizioni meteorologiche, così come sono state presentate al pubblico in generale, compreso il punto di vista sovietico sulla minaccia della guerra ambientale.

Il documento integrale di 93 pagina https://zerogeoengineering.com/wp-content/uploads/2018/10/a017675-2.pdf

Il documento riporta che nella XXIX sessione del dicembre 1974, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la bozza di risoluzione sovietica che chiedeva una convenzione internazionale per la messa al bando della guerra ambientale. La convenzione ENMOD è nata poco dopo, la versione originale dell’Unione Sovietica è stata modificata. 

 

* Il punto più sconcertante tra i dati riportati di Rosalie Bertell nel suo libro PIANETA TERRA L’ULTIMA ARMA DI GUERRA, pubblicato in versione italiana nel 2018, riguarda gli artici e lo scioglimento dei ghiacciai,  causato secondo le voci ufficali dal  ‘riscaldamento climatico’.

Secondo Bertell, i ghiacci dell’Artico non si starebbero sciogliendo a causa del Gobal Warming ( Bertell non nega l’AGW).  A tale riguardo la scienziata cita un ‘accordo tra USA e URSS del 1974′. “Nellambito degli Accordi di Vladivostock, gli Stati Uniti e lUnione Sovietica presero la decisione congiunta di sciogliere la calotta polare artica. Non si trattava di un accordo bilaterale registrato dellONU, perciò non divenne mai accessibile a coloro i quali – più tardi – furono messi in allarme dal rapido scioglimento dei ghiacci e delle nevi polari… Per il pubblico, lo scioglimento della calotta polare artica è diventato un segnale forte e inquietante del cambiamento climatico…! A causa del segreto militare la gente è stata indotta a pensare che il controllo industriale delle emissioni di CO2 riporterebbe tutto a posto nellArtico!” 

Questi accordi  del ‘Vladivostock Agreement’  dovrebbero essere contenuti nel ‘Joint US-Soviet Statement of 24 November 1974′ il quale così spiega: “The two Sides emphasized the special importance accorded by them to the development on a long-term basis of commercial and economic cooperation, including mutually beneficial large-scale projects.( Le due parti sottolineano la particolare  importanza,  da loro accordata, dello  sviluppo a lungo termine della cooperazione commerciale ed economica, compresi i progetti su larga scala reciprocamente vantaggiosi)  VEDI

COME L’URSS (E NON SOLO) HA CERCATO DI SCIOGLIERE L’ARTICO

Nel gennaio 1960 (43 anni fa!) Nikita Khruschev annunciò al Presidium: “Abbiamo una nuova arma, nel portafoglio dei nostri scienziati, talmente potente che, se usata senza ritegno, può distruggere tutta la vita sulla Terra. E’ un’arma fantastica”

I signori del tempo: armi scalari per controllare il clima a fini strategici

1976/77 GUERRA METEOROLOGICA SEGRETA CONTRO GLI USA? FU UN GRANDE RESET DELL’AGRICOLTURA

1976 LA FORMA DI GUERRA’ CHE VERRA’? (CONVENZIONE ENMOD)

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