Contributo alla conferenza del 15.10.2023 a Milano:
COSTRUIRE EMERGENZE PER GOVERNARE IL MONDO
PARTE 3
Di Maria Heibel
Pierre St. Amand, direttore della base di China Lake della Marina, (guidò le operazioni GROMET e PopEye) spiegò alla sottocommissione Pell sull’uso dell’arma meteorologica: ” Un uso strategico sarebbe un uso che tende a sconvolgere l’economia di un altro paese per un lungo periodo di tempo, o a causare danni estesi alle colture di quel paese…” Ancora St.Armand: In un’ottica negativa, potrebbe essere vantaggioso provocare forti piogge durante la stagione della semina per impedire la germinazione e la crescita, e poi provocare una grave e prolungata siccità durante la stagione della crescita in un Paese che dipende da certe colture per l’alimentazione e la valuta estera”. ( Fonte “Is the U.S. Waging Weather Warfare’”, nel numero del 20 novembre 1975 della rivista WIN. Box 54 7, Rifton, NY 12471.
Ciò vuol dire che è possibile che si verifichino impatti locali e forse globali sul clima. Come ha detto Wexler (vedi Parte 1), i diversi livelli, quello meteorologico e quello climatico, sono interconnessi.
IL CLIMA CAMBIA? VOGLIA DI CAMBIARLO? LA CIA LO VUOLE DAL 1960
Si è cercato di controllare il tempo, ma parallelamente si sono esplorati i mezzi per tenere sotto controllo il clima. Le motivazioni di questi sforzi devono essere ricercate e analizzate. Le interferenze e quindi le ragioni di un’influenza artificiale e umana sono molteplici. Rosalie Bertell ha elencato i massicci interventi dei numerosi esperimenti nel suo libro Pianeta Terra l’ultima arma di guerra. Cito spesso la Bertell, che ha contribuito in modo significativo alla comprensione della manipolazione ambientale, che è stata sviluppata principalmente a scopo bellico e quindi, in ultima analisi, per il dominio e il controllo di aree del pianeta e, in fine, del pianeta nel suo complesso. Consiglio il libro a tutti coloro che vogliono approfondire.
Nomi importanti impegnati in ambito di ricerche
HARRY WEXLER
il genio della NASA fornì proposte davvero interessanti e questo nei primi anni sessanta.
Ha frequentato la Harvard University e nel 1939 ha conseguito il dottorato di ricerca in meteorologia al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 1942 era al servizio dell’US Army Air Corps, il predecessore della US Air Force. Ha lavorato al Pentagono come dirigente di ricerca nella divisione meteo con il compito di utilizzare la meteorologia in modo più efficace nella navigazione aerea, nel bombardamento balistico e fornire previsioni meteo per le operazioni militari. E’ stato il primo scienziato a volare intenzionalmente dentro un uragano. Nel 1947 Wexler aveva già pubblicato lavori sul sondaggio di uragani per determinare la loro struttura interna, utilizzando tecnologie radar sviluppate per la guerra.
E’ stato alla guida scientifica di una spedizione statunitense nell’Antartico. Ha trasformato il Gruppo Polar Research in una speciale task force per studiare l’atmosfera. Le opere di Wexler sono fondamentali per la formulazione del primo modello completo ed esaustivo della circolazione generale dell’aria sopra la cupola di ghiaccio dell’Antartide. Nel 1958 si preoccupò che i test delle bombe atomiche potessero portare a una nuova era glaciale a causa di uno scenario di inverno nucleare. Propose e promosse l’idea di una Guardia Meteorologica Mondiale.
Sognò una rete globale di satelliti per il controllo meteo in tutto il mondo. Sul sito dell’ESA è definito il padre del mondo satellitare (2). L’amministrazione Kennedy nominò Wexler capo negoziatore statunitense per discutere l’utilizzo congiunto di satelliti meteorologici con l’unica altra potenza spaziale del tempo: l’Unione Sovietica. Nel bel mezzo della Guerra Fredda, lui e il meteorologo russo Viktor A. Bugaev posero le basi per un sistema di monitoraggio meteorologico globale.
Conoscendo bene gli sviluppi nel campo della scienza, si mostrò fiducioso in manipolazioni e controllo dei fenomeni atmosferici su larga scala. Nei suoi discorsi pubblici sul controllo del clima ha parlato anche del ruolo crescente dell’inquinamento e dell’uso di razzi sonda con effetti deleteri.“Il tema del tempo meteo e del controllo del clima sta diventando abbastanza consistente da poterne parlare”, ha detto Harry Wexler durante il suo intervento “On the Possibilities of Climate Control in 1962”.
Lo scetticismo nei confronti di certi piani da parte di Wexler sembrava con il passare del tempo comunque cresciuto. Morì per un attacco di cuore nel 1962, prima di un’importante conferenza sulla modificazione del tempo.
Ma che cosa aveva escogitato nel concreto?
Le proposte erano le seguenti :
– AUMENTARE LA TEMPERATURA DELLA TERRA DI 1.7°C iniettando una nube di cristalli di ghiaccio nell’atmosfera polare facendo esplodere 10 BOMBE NUCLEARI NELL’OCEANO ARTICO (scritto nel suo articolo “Modifying Weather on a Large Scale”, Science, n.s. 128 Oct. 31, 1958) in Science Magazine.
– DIMINUIRE LA TEMPERATURA DELLA TERRA DI 1.2 C, “lanciando un anello di particelle di polvere intorno all’orbita equatoriale”, una modifica rispetto ad una precedente proposta russa per riscaldare l’Artico.
– DISTRUGGERE LO STRATO DI OZONO E QUINDI AUMENTARE NETTAMENTE LA TEMPERATURA SUPERFICIALE DELLA TERRA, irrorando diverse centinaia di migliaia di tonnellate di cloro e bromo con aerei stratosferici (1).
Wexler mise in guardia sulla possibilità che un potere ostile potesse far esplodere una bomba al cloro o bromo creando un gigantesco buco nello strato di ozono della Terra, ma mise in guardia anche su possibili fallimenti, come era già accaduto. FONTE
Altro nome di spicco è
GORDON MAC DONALD,
geofisico dell’ entourage del presidente Ronald Reagan, che nel 1966 fu membro dell’Organo di Consulenza Presidenziale ed in seguito membro del consiglio per il controllo tecnologico con propositi militari. Pubblicò nel 1968 “Unless Peace Comes” (A meno che non venga la pace) e parla della manipolazione ed il controllo del tempo e del clima.
MacDonald include in questo abbozzo del futuro impressionanti strumenti di manipolazione delle forze della natura e dell’ambiente:
– l’uso distruttivo delle onde dell’oceano (tsunami),
– la fusione o destabilizzazione delle calotte polari
– spostamenti, fusione di enormi superfici di ghiaccio),
– uragani controllati ed usati come un’arma,
– la riduzione intenzionale dell’ozono,
– raffreddamento e riscaldamento del pianeta (raffreddare introducendo materiali nell’alta atmosfera capaci di assorbire la luce in entrata o riscaldare trattenendo il calore in uscita) INSOMMA, il SRM era già concepito
– la creazione di terremoti artificiali
– e la manipolazione del cervello umano utilizzando le microonde, influenzando i campi energetici della terra.
Scrisse MacDonald: “La modifica ambientale sarà un sistema d’arma attraente in qualsiasi scontro militare nel prossimo futuro (…) Le operazioni che portano a tali condizioni possono essere condotte di nascosto, dal momento che le grandi instabilità presenti in natura che producono tempeste, inondazioni, siccità, terremoti e maremoti, sono viste come insolite ma non inaspettate.” FONTE
Negli anni ’70 si temeva un’ imminente era glaciale. I giornali erano pieni di titoli catastrofici. (la curva di crescita della CO2 nell’atmosfera non è stata influenzata dal raffreddamento, continuava a salire). Erano gli anni in cui cresceva il movimento ambientalista, in particolare quello contro l’energia nucleare. Stranamente, questo movimento non ha prestato attenzione alle detonazioni nucleari sul nostro pianeta, centinaia delle quali nell’atmosfera. Solo i primi test, le bombe su Hiroshima e Nagasaki, sono commemorati da 70 anni. Secondo Rosalie Bertell, i test fecero milioni di vittime.
La conquista dello spazio decollò rapidamente negli anni cinquanta. I satelliti di monitoraggio sono diventati fondamentali: ogni aspetto della vita doveva essere studiato per essere controllato e utilizzato, il sottosuolo, il suolo, la fauna, i mari, le montagne e le persone… Il controllo degli eventi meteorologici diventava estremamente importante.
Negli anni ’80 si scoprì che l’ozonosfera era lacerata e si incolpò la gente comune. Secondo Rosalie Bertell, e confermato dalle affermazioni del generale Fabio Mini (conferenza a Firenze) , furono gli esperimenti militari a causare il danno. Secondo Bertell i 300 megatoni di esplosioni nucleari tra il 1945 ed il 1963 avevano ridotto lo strato di ozono.
Il Protocollo di Kyoto, che doveva adottare misure riparatrici, non è stato firmato dagli Stati Uniti.
Si inizia a parlare del clima minacciato con toni nuovi. Oggi il clima si riscalda.
“RIPARARE IL CLIMA “
Non è l’ozono o i test atomici del passato a costituire un problema per il clima definito malato e per gli eventi meteorologici “estremi”, è la CO2 definita la causa come il male di tutti i mali, e bisogna trovare dei rimedi, e una chemioterapia per il pianeta è stata trovata.
La proposta presentata dall’immancabile Edward Teller e Lowell Woods a Erice del 1997 prevede di irrorare il cielo ed erigere uno scudo protettivo intorno al pianeta. Teller passa da uno scudo all’altro e funge da filo rosso dalle bombe atomiche alle modifiche atmosferiche “riparatrici”. Su Teller il meglio noto tra questi nomi, trovate un capitolo sul sito intitolato EDWARD TELLER: DALLO SCUDO STELLARE ALLO SCUDO INQUINAMENTO ALLO SCUDO SOLARE
Il concetto telleriano di Management delle Radiazioni Solari, per aggiustare il clima rispecchiava proposte della CIA del 1960 che parlano di modificare il bilancio energetico di vaste aree alterando la superficie dell’albedo. Proposte di questo tipo comportano il cambiamento dell’albedo superficiale mediante l’uso di sostanze con caratteristiche assorbenti o riflettenti appropriate che differiscono dalla superficie naturale. E’ del 1960 un Memorandum pubblicato sul sito della CIA con il titolo “Climate control” .
Il Memorandum dice: Il Controllo dell’ambiente meteorologico coinvolge l’intera gamma di fenomeni meteorologici, in funzione della scala temporale e spaziale associata a tali fenomeni meteorologici e esplicita Cambiamenti moderati nelle caratteristiche climatiche avranno gravi ripercussioni su tutti gli aspetti dell’attività industriale.
Militarmente, una capacità di controllo climatico solleva la possibilità di un tipo di guerra completamente nuovo. Questo tipo di guerra può essere definito “guerra geofisica” in cui la nostra capacità di controllare l’ambiente meteorologico può essere usata come arma.
Edward Teller presiedeva (dopo von Karman) il Comitato von Karman della NATO fondato nel 1960, che esaminava gli strumenti meteorologici come arma di guerra. Teller scrisse:
Prima che qualunque cosa possa essere controllata, deve essere innanzitutto compresa. Stiamo cominciando ad affrontare una comprensione del tempo atmosferico. Sappiamo che cause molto piccole, possono crescere e dare effetti molto grandi. (ndr butterfly effect) Una leggera perturbazione delle masse d’aria, sul fronte che separa l’aria calma dei poli dal vento continuo che circonda il globo a latitudini temperate, può innescare un vortice largo mille miglia, e può influire sul clima degli Stati Uniti per un’intera settimana. Possiamo e dobbiamo aumentare il numero e la gamma delle nostre osservazioni meteo. Utilizzeremo satelliti, e altri mezzi, per seguire gli spostamenti delle nuvole e dei venti. Poi, utilizzando computer elettronici migliorati, saremo in grado di prevedere il tempo e di rintracciare l’origine di ogni sviluppo fino al suo innesco originale.
Quando questo alto grado di comprensione meteorologica venisse raggiunto, potremmo essere in grado di creare noi stessi degli inneschi e realizzare l’antico sogno di fare realmente qualcosa sul tempo. Potremmo cospargere di polvere una nuvola su una posizione strategica [l’accento è dell’autore] o trovare un altro modo per sconvolgere l’equilibrio della temperatura tra le masse d’aria. Potremmo interrompere la siccità. Potremmo regolare la precisa posizione e il tempo in cui sorge un uragano, predeterminando così il luogo in cui i venti distruttivi si disperdono.
Dal 1998 , un anno dopo la proposta di Teller-Wood, iniziano a cambiare i cieli. Le nuove forme di nuvole create dagli aerei ricevono nuovi nomi dall’ONU, e erano nei meteogiornali definite nubi sterili, velature innocue e altro . In passato persino l’IPCC era preoccupato per l’inquinamento del traffico aereo, ma solo fino al 1999. Da allora un cielo pieno “di condense prodotte da aerei ” non desta più preoccupazioni. Il traffico aereo fu tolto dalle statistiche, le emissioni inquinanti dei voli non erano più un problema.
E i cieli acquisivano un aspetto nuovo. I tramonti erano sempre più spesso scarabocchiati. Una nuova normalità si è fatta strada in quota. La gente è stata abituata in vari modi, aiutante fondamentale il mainstream.
Siamo attualmente in un salto quantico, tutto ciò che alcuni hanno osservato per anni, gli aerei che oscurano il cielo e il sole con il loro rilascio, DEVE realizzarsi.
E ci mostrano il nostro cielo attuale per illustrare il cielo del futuro. È bizzarro, vero?
Questa assurdità, difficile da raccontare, richiede una DISSONANZA COGNITIVA, che comunque è stata allenata in questi ultimi tempi.
Una piccola informazione aggiuntiva, Teller fu sostenitore di un governo globale. Lo ha professato apertamente innumerevoli volte, come molti altri colleghi. La minaccia della guerra termonucleare è stata ampiamente utilizzata come catalizzatore per il governo mondiale. Oggi lo è il CONTROLLO DEL TEMPO E DEL CLIMA. E un’altra bizzarria: oggi l’energia nucleare è uno strumento per salvare il clima, “che è impazzito”. Un punto che va esaminato con attenzione.
E’ del 1997 il documento OWNING THE WEATHER IN 2025 ( POSSEDERE IL TEMPO NEL 2025, tradotto sul sito) . E’ un documento illuminante. Il 2025 è alle porte.
Dove siamo realmente? Secondo il generale Mini siamo ad un “buon punto”, detto 10 anni fa.
Molte domande avrebbero dovuto essere poste decenni fa, quando la scienza e i militari si sono impossessati dello spazio che appartiene a tutti e hanno fatto esplodere centinaia di bombe nucleari. Bombardare con testate nucleari per “esplorare” il pianeta nelle sue viscere e nel cielo avrebbe dovuto svegliare la popolazione, ma come ha scritto Günther Anders
“… Ecco quindi il dilemma fondamentale della nostra epoca: “Noi siamo inferiori a noi stessi”. Siamo incapaci di farci un’immagine di ciò che noi stessi siamo stati capaci di fare. In questo senso siamo “utopisti a rovescio”: mentre gli utopisti non sanno produrre ciò che concepiscono, noi non sappiamo immaginare ciò che abbiamo prodotto.”
Questo dilemma descritto da Anders DEVE essere superato, dobbiamo crescere, forse diventare adulti. L’umanità è a un punto di svolta.
Gli ultimi anni, per quanto difficili e faticosi, sembrano andare in una direzione che sta sollevando i veli, in cielo come in terra. È vero che molti preferiscono adattarsi alla nuova normalità senza mettersi in gioco. Ma altri stanno aprendo gli occhi e capendo l’importanza di tornare alla ricerca della verità, della vera scienza, della comprensione profonda e dell’amore per se stessi, per gli altri e per la terra. Dobbiamo percorrere questa via crucis. È l’unica via per uscire dal tunnel, verso la luce.
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SISTEMARE IL CIELO: LA STORIA ACCERTATA DEL CONTROLLO DEL TEMPO E DEL CLIMA (1)
SISTEMARE IL CIELO: LA STORIA ACCERTATA DEL CONTROLLO DEL TEMPO E DEL CLIMA (2)
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