Nella notte tra il 14 e il 15 marzo del 2019 il ciclone Idai si è abbattuto su Mozambico, Malawi e Zimbabwe lasciando dietro di sé una scia di distruzione. 3.2 milioni di persone, tra adulti e bambini, sono stati colpiti dalla devastante forza del ciclone. Molti di loro hanno perso tutto quello che avevano. Tantissimi bambini hanno visto le proprie famiglie. E’ successo nel 2019.
Mi sono imbattuto solo ora nel seguente articolo su questa “catastrofe naturale”, che vorrei proporvi. Scritto da Baffour Ankomah, caporedattore del New African, che ha trascorso la maggior parte dei suoi 40 anni come giornalista della rivista.
L’impressionante potere della guerra geofisica (parte1)
Lo sviluppo di armi geofisiche devastanti come parte della strategia Full Spectrum Dominance (ndr link aggiunto) degli Stati Uniti sta causando serie preoccupazioni in tutto il mondo.
Di Baffour Ankomah
Il Programma di Ricerca Aurorale Attiva ad Alta Frequenza (HAARP) dell’esercito statunitense, con sede a Gakona, in Alaska, è l’ultimo programma di guerra elettromagnetica e geofisica a destare preoccupazione a livello locale e internazionale. La preoccupazione è tale che la Canadian Broadcasting Corporation (CBC) in una occasione ha interrotto il suo notiziario per trasmettere un documentario di 15 minuti, intitolato Geophysical Warfare, per allertare i suoi spettatori.
Le origini di HAARP risalgono a Nikola Tesla, il cult hero serbo-americano le cui invenzioni hanno influenzato molte delle tecnologie che utilizziamo oggi. Tesla teorizzò uno “scudo di Tesla” di armi elettromagnetiche che, a suo dire, avrebbe protetto la Terra dai missili. Parlò pure della possibilità di trasformare le particelle elettroniche in un’arma utilizzando un raggio. Negli anni ’20 e ’30, questa idea divenne nota come “raggio della morte”.
Le idee di Tesla influenzarono notevolmente il dottor Bernard Eastlund, un fisico americano, che alla fine registrò un brevetto per un’invenzione che poteva essere utilizzata per modificare il tempo atmosferico, interrompere le comunicazioni in tutto il mondo e potrebbe essere usata per deviare un attacco missilistico. La maggiore attrattiva dell’idea del dottor Eastlund era la capacità di far esplodere i missili balistici nemici in aria.
Lo stesso Eastlund è stato intervistato da History Channel per il suo documentario e ha spiegato che il suo piano originale prevedeva la costruzione di un’enorme antenna, “abbastanza grande e potente da apportare modifiche importanti alla ionosfera”. Eravamo all’apice della Guerra Fredda. Il mio obiettivo era quello di difendermi da un grande attacco missilistico russo. Il piano era di creare uno scudo sul Canada, sugli Stati Uniti, sul mondo intero, che un missile non avrebbe potuto penetrare”.
Sky zapper
Eastlund ha dichiarato alla CBC: “Il concetto di base era quello di costruire un’antenna molto grande e poi di utilizzare una grande quantità di energia per convogliare le onde radio nell’alta atmosfera”. Alla domanda se si fosse rivolto al Pentagono degli Stati Uniti con la sua invenzione, Eastlund ha risposto: “Sì, ma non sono in grado di dirvi i dettagli di ciò che faranno”.
La CBC ha detto che un delegato americano, identificato solo come Mr X, ha chiamato il giornalista che ha pubblicato la storia originale e ha detto: “I maniaci lo faranno davvero, in Alaska”. I maniaci erano al Pentagono e lui era convinto che stessero cospirando per costruire lo zapper del cielo di Bernard Eastlund sotto le mentite spoglie di un bel progetto di ricerca nelle profondità della boscaglia dell’Alaska, chiamato HAARP”.
Ben presto la voce si diffuse nei freddi angoli dell’Alaska e un gruppo di sospettosi abitanti dell’Alaska si mise a mettere in guardia la gente da quello che consideravano il programma segreto dell’esercito americano.
Alla fine, HAARP è stato progettato e costruito dalla BAE Advanced Technologies, la società per cui lavorava il dottor Eastlund. La costruzione ufficiale è iniziata nel 1993 e la prima struttura funzionale è stata completata nell’inverno del 1994.
Il progetto è stato finanziato congiuntamente dall’US Air Force, dalla US Navy, dalla Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA) e dall’Università dell’Alaska Fairbanks, ma è stato gestito dalle forze armate statunitensi tra il 1999 e il 2014.
Secondo le forze armate statunitensi, il progetto “mira a studiare le proprietà e il comportamento della ionosfera, con particolare enfasi sulla possibilità di comprenderla e utilizzarla per migliorare le comunicazioni e i sistemi di sorveglianza sia per scopi civili che di difesa”.
Ma se ci credete, crederete anche che gli asini possono volare. A giudicare dalla smania di accumulare armi elettromagnetiche/geofisiche già prima della Seconda Guerra Mondiale, il beneficio del dubbio va concesso a Jim Roderick, un attivista americano anti-HAARP, che afferma: “I militari sono incapaci di fare scienza pura. La scienza viene condotta da loro per essere applicata ai sistemi d’arma, per nessun’altra ragione”.
Sebbene sia stato negato dai funzionari dell’HAARP, alcuni autorevoli ricercatori insistono sul fatto che l’HAARP è stato progettato per raggiungere l’obiettivo dichiarato dall’esercito statunitense di ottenere il completo dominio del mondo dallo spazio entro il 2020.
Il progetto è stato costruito in base ai contenuti di una pubblicazione di 600 pagine, intitolata Technical Memorandum 195, che l’esercito statunitense proibisce ai suoi funzionari di rendere pubblica.
Le forze armate statunitensi non si sentono a proprio agio nel parlare in pubblico del Technical Memorandum 195, perché si tratta di appunti di una conferenza segreta sulla struttura di HAARP, su dove si sarebbe utilizzata la tecnologia e su come sarebbe stata applicata.
Nel gennaio 1999, l’Unione Europea ha definito HAARP un progetto di interesse globale e ha approvato una risoluzione che chiedeva maggiori informazioni sui rischi per la salute e l’ambiente. Nonostante queste preoccupazioni, i funzionari di HAARP insistono sul fatto che il progetto non è nulla di più sinistro di una struttura di ricerca scientifica radiofonica.
La risoluzione dell’UE è stata redatta con molti punti. Al punto 24, l’UE “considera HAARP, in virtù del suo impatto di vasta portata sull’ambiente, una questione globale e chiede che le sue implicazioni legali, ecologiche ed etiche siano esaminate da un organismo internazionale indipendente prima di qualsiasi ulteriore ricerca e sperimentazione”. Ma gli Stati Uniti hanno ignorato la risoluzione dell’UE.
I funzionari dell’HAARP sostengono piuttosto che “le onde radio nei range di frequenza trasmessi dall’HAARP non vengono assorbite né nella troposfera né nella stratosfera, i due strati dell’atmosfera che generano il clima della Terra. Non essendovi interazione, non c’è modo di controllare il tempo atmosferico”.
La CBC ha scoperto che la piccola società che possedeva i brevetti di Eastlund è stata in seguito fagocitata da una grande società di facciata dell’intelligence militare chiamata E-Systems, che a sua volta è stata fagocitata da un’altra società più grande, specializzata in contratti super-segreti con il Pentagono.
Alla fine, nel 2014, quando più occhi e voci si sono concentrati su HAARP e la controversia sul suo impatto sul sistema meteorologico mondiale è cresciuta, l’esercito statunitense ha consegnato HAARP all’Università dell’Alaska Fairbanks (UAF) nell’agosto 2015 per essere gestito dall’università. Tuttavia, nessuno è stato ingannato
Il Laboratorio di Los Alamos, sede principale del Progetto Manhattan che ha costruito la bomba atomica, era gestito dall’Università della California durante la Seconda Guerra Mondiale. Il Progetto Seal, che ha sperimentato la bomba tsunami, era gestito dall’Università di Auckland. Quindi, trasferire HAARP sotto il controllo dell’Università dell’Alaska Fairbanks non cambia nulla della sua natura essenzialmente militare. In realtà i militari si stanno solo comportando come si deve.
Idai – esperimento andato male?
Il motivo per cui ci si chiede se il ciclone Idai sia stato causato da un evento HAARP andato male è che il ciclone ha quasi coinciso con l’ultima campagna di ricerca HAARP del 25-28 marzo 2019. Lungi dall’essere “teorici della cospirazione”, queste persone non dicono che Idai sia stato un attacco elettromagnetico diretto al Mozambico o allo Zimbabwe, ma che Idai potrebbe essere stato un esperimento elettromagnetico andato male.
Da quando HAARP è stato trasferito all’Università dell’Alaska Fairbanks nel 2015, sono state condotte cinque campagne di ricerca: (a) 19-23 febbraio 2017, (b) 21-25 settembre 2017, (c) 6-14 aprile 2018, (d) 30 luglio-1 agosto 2018 e (e) 29 novembre-3 dicembre 2018. (ndr: ultima campagna di ricerca nota poche settimane fa )
L’atterraggio di Idai sulla costa del Mozambico nella notte del 14 marzo è avvenuto 11 giorni prima dell’inizio della successiva campagna di ricerca pubblicizzata di HAARP, dal 25 al 28 marzo. A parità di condizioni, si può tranquillamente affermare che questa campagna di ricerca potrebbe non avere nulla a che fare con Idai.
Ma, come tutti sappiamo, non sempre tutte le cose vanno bene in questo mondo, soprattutto a giudicare da come il mondo è stato gestito in passato, e continua ad essere gestito, dai burattinai. Pertanto, le persone che chiedono al mondo di guardare all’Idai al di là del semplice disastro naturale meritano di essere ascoltate, anche se si stanno rendendo ridicole.
Al momento, nessuno può affermare con certezza che l’Idai sia stato causato dalla guerra elettromagnetica, né con certezza che non sia stato causato dalla guerra elettromagnetica. Solo il tempo potrà dirlo. Ma se si considera l’entità della distruzione provocata da Idai e la ferocia del ciclone in generale, si è tentati di dire che la natura sarebbe stata più clemente se avesse generato questo ciclone dalla sua enorme pancia.
Traduzione a cura di Nogeoingegneria
FONTE https://newafricanmagazine.com/18831/
Baffour Ankomah è l’attuale Editor at Large del New African. Ha trascorso gran parte dei suoi 40 anni di attività giornalistica presso la rivista.
Un ciclone di dubbia nascita
Mentre concludiamo il nostro viaggio, questa settimana, nel mondo segreto della guerra elettromagnetica e geofisica, voglio esortare i lettori a tenere a mente alcune nozioni di base. Innanzitutto, in questo viaggio abbiamo dimostrato che la guerra elettromagnetica e geofisica non è una teoria della cospirazione. È reale come il sole è il sole.
In secondo luogo, gli Stati Uniti e la Russia hanno principalmente accumulato armi elettromagnetiche e geofisiche letali che possono mettere in ginocchio interi continenti in pochi minuti. Queste armi, ovviamente, violano il Trattato delle Nazioni Unite del 1977 contro la modifica dell’ambiente a fini bellici… SEGUE PARTE 2
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