Le nuvole sono ancora grandi macchie bianche a livello meteorologico e climatologico. Gli scienziati conoscono le basi, ad esempio come si formano le nuvole e come producono le precipitazioni. Tuttavia, i processi enormemente complessi al loro interno, che determinano il tempo e, a lungo termine, il clima, sono finora sfuggiti a un’osservazione precisa.
Gli aerosol sono il sale della nostra zuppa climatica. Passo dopo passo, i ricercatori sul clima stanno scoprendo i molti modi in cui le minuscole particelle presenti nell’atmosfera influenzano la formazione di nuvole e precipitazioni. Questo è quanto ci dice il Max Planck Institut.

Nonostante la mancanza di queste conoscenze, ci hanno giocherellato alacremente per 80 anni. 

Il mainstream inizia a parlare di cloudseeding, e i sali identificati per manipolare le nuvole sono lo ioduro d’argento e il ghiaccio secco (anidride carbonica congelata) . Ma nel corso degli anni sono stati fatti molti esperimenti, con ingredienti diversi.  Alcune  sostanze chimiche frequentemente utilizzate sono:
Propano liquefatto
Ioduro di potassio
Cloruro di sodio
Cloruro di calcio

Vedi anche 6 Modifiche artificiali di nuvole

Di seguito, si tratta di inventori e sperimentatori italiani. Gli archivi del CNR e delle istituzioni potrebbero probabilmente fornire ulteriori informazioni in merito.

Un test sistematico biennale di alcuni nucleanti cloud-seeding di nuova concezione, in condizioni orografiche

Autori Alberto C. Montefinale, Gianna L. Petriconi, Enrico M. Papee (1)

Riassunto

Un esperimento sistematico di cloud-seeding è stato condotto sulle Colline Prenestine, a est di Roma, nel periodo gennaio 1966 – giugno 1968. L’obiettivo era quello di determinare se l’uso di nuclei giganti di condensazione monodispersi, che emettono elettroni, e di nuclei giganti di Al2S3 che formano ghiaccio, entrambi recentemente sviluppati nei nostri laboratori, potesse aumentare le precipitazioni su un’area adiacente al sito di dispersione dell’aerosol. Il metodo di valutazione prevedeva il confronto tra le precipitazioni cadute durante la settimana successiva all’aerosolizzazione di circa 15 kg di particolato e le precipitazioni raccolte nei quindici giorni successivi. I risultati mostrano che, nonostante la quantità relativamente piccola di nuclei utilizzati per ogni operazione di semina, e nonostante un disegno apparentemente handicappato di valutazione dei dati, i rapporti normalizzati e cumulati degli eventi di precipitazione, associati a questi periodi di tempo, indicano aumenti significativi durante l’estate e l’autunno, e diminuzioni significative durante la stagione invernale, nell’area considerata.

Pubblicato 1970  FONTE http://link.springer.com/article/10.1007%2FBF00875111

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ALTRI BREVETTI

Questa applicazione è una continuazione in parte della nostra applicazione statunitense pendente Ser. No. 742.956, depositata il 19 giugno, 1968, ora abbandonata.

CONTESTO DELL’INVENZIONE: La presente invenzione riguarda composizioni combustibili, costituite o comprendenti: miscele di uno o più metalli in polvere facilmente ossidabili.

Composizioni combustibili per la generazione di aerosol particolarmente adatte alla modifica delle nuvole e al controllo delle condizioni meteorologiche e al processo di aerosolizzazione

RIASSUNTO DELLA DIVULGAZIONE

Una composizione di combustibile per la generazione di aerosol per il controllo e la modificazione delle condizioni atmosferiche, costituita da una sostanza facilmente ossidabile selezionata dal gruppo costituito da alluminio, magnesio, metalli alcalini e metalli alcalino-terrosi; un agente ossidante selezionato dai gruppi costituiti da:

(a) zolfo e composti che producono zolfo; e
(b) nitrati organici e inorganici, clorati di metalli alcalini e di ammonio e perclorati.

Il rapporto molare tra la sostanza ossidabile e l’agente ossidante è compreso tra 1,5:1 e 3,5:1 e un igroscopico solido che non partecipa direttamente al processo di combustione della composizione combustibile; tale solido igroscopico è presente in quantità fino al 40% del peso totale della composizione di combustibile, l’agente ossidante e la sostanza igroscopica hanno una dimensione delle particelle compresa tra -140 e –270 mesh, e un innesco che avvia la combustione di detta composizione, per cui durante la combustione si sviluppa simultaneamente un fumo aerosol finemente disperso, costituito da nuclei di condensazione moderatamente igroscopici, e un gas non igroscopico, che agisce per disperdere detti nuclei.

Vedi https://patentimages.storage.googleapis.com/b8/f9/b4/71b9109ed27ccc/US3630950.pdf

VEDI ANCHE: Composizioni combustibili per la generazione di aerosol, particolarmente adatte per la modifica delle nuvole e il controllo delle condizioni meteorologiche, e processo di aerosolizzazione

Numero di brevetto: RE29142

Abstract: Una composizione combustibile per la generazione di aerosol per il controllo e la modifica delle condizioni meteorologiche, costituita da una sostanza facilmente ossidabile selezionata dal gruppo costituito da alluminio, magnesio, metalli alcalini e metalli alcalino-terrosi; un agente ossidante selezionato dai gruppi costituiti da:(a) zolfo e composti che producono zolfo; e (b) nitrati organici e inorganici, clorati e perclorati di metalli alcalini e di ammonio; il rapporto molare della sostanza ossidabile con l’agente ossidante è compreso tra 1,5:1 e 3.
Tipo: Sovvenzione
Archiviato: 22 maggio 1973
Data del brevetto: 22 febbraio 1977
Assegnatario: Consiglio Nazionale delle Ricerche
Inventori: Henry M. Papee, Alberto C. Montefinale, Gianna L. Petriconi, Tadeusz W. Zawidzky

https://patents.google.com/patent/US3630950A/en

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