Diceva il Generale Fabio Mini nel 2008

“Il programma ‘Owning the Weather in 2025’ è partito nel 1999… obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato dall’aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se tanto mi dà tanto, se l’obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i soldi avrebbe già chiuso i rubinetti dei fondi.” 

Mini aveva riaffermato la sua tesi qualche anno dopo. Sì era dichiarato ancora più convinto, la guerra ambientale non è una ipotesi, la guerra ambientale è in atto.

Lo studio dell’aeronautica militare statunitense “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” del 1995,  delineava i piani da sviluppare per conseguire nell’arco di 30 anni il controllo del tempo meteo a livello globale. Secondo Mini gli obiettivi in esso delineati non parlavano di possedere il clima, ma di possedere in un determinato luogo, in un determinato momento il controllo del meteo, lo spazio atmosferico, per condurre operazioni belliche: per esempio, spiega il generale, irrorando le nubi con ioduro d’argento, altre sostanze chimiche o polimeri, per dissolverle oppure spostarle. Si tratta della possibilità di destabilizzare una regione o paese, in qualsiasi parte del mondo.  VEDI QUI  https://www.nogeoingegneria.com/interviste/gen-fabio-mini-a-firenze/

RIASSUNTO

 NeI 2025 Ie forze aerospaziali USA potranno “possedere il clima” mettendo a frutto le tecnologie emergenti e lo sviluppo di quelle rivolte ad applicazioni belliche. Tale capacità fornisce ai combattenti la possibilità di dare forma a battaglie spaziali con modalità finora impossibili, fornisce opportunità ad operazioni d’impatto in tutto lo spettro del conflitto ed e pertinente a tutti i futuri possibili. Lo scopo di questa scritto e quello di delineare una strategia per l’uso di un futuro sistema di modificazione del clima per il conseguimento di obiettivi militari, piuttosto che per la fornitura di una dettagliata mappa stradale tecnica.

 In quanta tentativo ad alto rischio/alto guadagno, la modificazione del clima presenta un dilemma non dissimile da quello della scissione dell’atomo. Mentre alcuni segmenti della societa saranno sempre riluttanti a prendere in considerazione questioni controverse come la modificazione del clima, le tremende capacità militari che potrebbero derivare da quest’ambito vengono ignorate a nostro rischio e pericolo. Dal miglioramento di operazioni amichevoli o dal disturbo di quelle nemiche tramite l’adattamento in piccola scala di moduli naturali del clima fino al completo dominio delle comunicazioni globali e al controllo controspaziale, la modificazione del clima offre al combattente un’ ampia gamma di possibili azioni per sconfiggere o costringere un avversario. 

Per una capacita integrata di modificazione del clima sono necessari avanzamenti tecnologici in cinque aree principali: 

(1) tecniche avanzate di modellamento non-lineare, 

(2) capacita computazionale, 

(3) raccolta e trasmissione delle informazioni, 

(4) schieramento di un sensore globale e 

(5) tecniche di intervento sui clima. Alcuni strumenti di intervento esistono gia da ora ed altri potranno essere sviluppati e raffinati in futuro.

 Le attuali tecnologie, che matureranno nel corso dei prossimi trent’anni, offriranno a chiunque disporrà delle necessarie risorse la possibilità di modificare gli schemi climatici e gli effetti corrispondenti, almeno su scala locale. Le attuali tendenze demografiche, economiche ed ambientali creeranno delle tensioni globali che daranno a molte nazioni o gruppi l’impeto necessario a far sì che la modificazione del clima si tramuti da possibilità in capacità reale. Negli USA la modificazione del clima diverrà probabilmente parte della politica di sicurezza nazionale, con applicazioni su scala interna ed internazionale. II nostro governo perseguirà una politica di questo genere, secondo i suoi interessi, a vari livelli. Tali livelli potrebbero includere: azioni unilaterali, partecipazione ad organizzazioni di sicurezza come la NATO o internazionali come l’ONU, oppure la partecipazione ad una coalizione. 

Presumendo che nel 2025 la nostra strategia di sicurezza nazionale includerà la modificazione meteorologica, ne deriverà naturalmente l’uso nella nostra strategia militare nazionale. Oltre ai significativi benefici che una capacità operativa garantirebbe, un’ulteriore motivazione per perseguire la modificazione del cIima e quella di fungere da deterrente e contrasto contro potenziali avversari. In questo documento dimostriamo che un appropriato utilizzo della modificazione del clima puo fornire il dominio del campo di battaglia, fino ad un grado sinora mai immaginato. In futuro tali operazioni miglioreranno la superiorità di superficie ed aerea e forniranno nuove opzioni per la conformazione e la padronanza del campo di battaglia. La tecnologia è qui a portata di mano, aspettando che noi ce ne appropriamo; nel 2025 potremo “possedere il clima”. 

Autori: Ronald 1. Celentano; Tamzy 1. House (Consigliere di FacoWt); David Mark Husband; Ann E. Mercer; James B. Near (Consigliere di Facolta); James E. Pugh; William B. Shields (Fonte: Intelligence, no. 93, 15 febbraio 1999; dal documento “2025: Weather as a Force Multipler”, presentato da personale militare all’Aviazione Militare USA nell’agosto del 1996) 

L’ articolo Progetti militari statunitensi per ‘controllare il clima’ entro il 2025 era pubblicato su Nexus New Times 24 luglio – agosto 2000

Trovate il documento (tradotto da NoGeoingegneria) in forma integrale al link riportato qui sotto. Molti sono gli spunti che se ne possono trarre. 

 Il tempo atmosferico come moltiplicatore della forza: possedere il tempo entro il 2025

(testo in italiano)

Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025

(testo originale)

 RIASSUNTO NOGEOINGEGNERIA

IL METEO COME MOLTIPLICATORE DI FORZA: POSSEDERE IL TEMPO NEL 2025

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Il 23 gennaio 1967 a Nuova Delhi, atterrò un aereo militare statunitense con a bordo, tra gli altri, lo scienziato-militare Ammiragio Pierre Saint-Amand e pezzi di velivoli smontati. Saint-Amand era membro della Naval Ordnance Test Station (NOTS). Dopo lo sbarco dell’ammiraglio si intensificarono le manipolazioni atmosferiche-meteorologiche degli Stati Uniti nella regione asiatica. Inoltre si è a conoscenza di test effettuati in Indocina già dal 1963. Leggi qui

“DALLO SPAZIO RIUSCIREMO A CONTROLLARE IL CLIMA SULLA TERRA, PROVOCARE ALLUVIONI E CARESTIE”

 

 

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