La deterrenza è l’arte di creare nell’animo dell’eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l’ordigno ‘Fine del Mondo’ è terrorizzante, eh, eh, eh, e di facile comprensione. E assolutamente credibile e convincente.” Peter Seller – Dott Stranamore

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La NASA ha presentato un piano per impedire un’ipotetica eruzione del supervulcano di Yellowstone. La  mission di ‘salvataggio’ avrebbe un costo di 3.5 miliardi di dollari, sarebbe secondo loro l’ultima speranza per il nostro ecosistema. Il problema è, non si sa se il piano ha davvero chance di funzionare. Perché quindi non fare una prova altrove? C’è chi lo suggerisce. Il piano della Nasa per i Campi Flegrei: come evitare l’immane catastrofe?  

Nasa, piano d’emergenza contro super vulcano pericoloso come un asteroide

di Paolo Bardelli

La Caldera di Yellowstone preoccupa i ricercatori della NASA, che stanno pensando strategie per evitare un’eruzione che avrebbe effetti drammatici.

Gli scienziati stanno mettendo a punto strategie per evitare l’eruzione di un super vulcano che potrebbe avere effetti devastanti sul clima del pianeta. I ricercatori NASA ritengono che perforare la base di uno dei più pericolosi vulcani al mondo, posizionato nei pressi nel parco nazionale di Yellowstone, possa essere la soluzione al problema.

Getti di acqua ad alta pressione possono essere pompati all’interno della Caldera di Yellowstone per raffreddarlo in modo da evitare l’esplosione. Bisogna però tenere presente che la perforazione potrebbe rappresentare un rischio, come dichiara Brian Wilcox del Jet Propulsion Lab della NASA.

Il super vulcano di Yellowstone, nuova sfida per la NASA

Ci sono rischi, ma è necessario fare qualcosa perché, come afferma lo stesso Wilcox, “il super vulcano rappresenta una minaccia più grave di un asteroide”. Periodo di duro lavoro per la NASA, che in questi giorni sta facendo i conti con l’asteroide più grande mai monitorato.

L’eruzione potrebbe causare effetti a lungo termine, compreso il rilascio massiccio di diossido di zolfo nell’atmosfera con conseguenza drammatiche a livello globale. Stando alle stime delle Nazioni Unite, le riserve alimentari mondiali finirebbero in appena 74 giorni: un quadro apocalittico.

Il principale timore riguarda la cenere, una nuvola che potrebbe coprire in breve tempo circa metà continente come ha dichiarato il vulcanologo Larry Mastin. Eruzioni di questo tipo avvengono in media una volta ogni 100 mila anni, la più recente si è verificata 27 mila anni fa a Taupo, nord della Nuova Zelanda.

Stando a quanto fa sapere lo US Geological Survey, non ci saranno eruzioni a Yellowstone per secoli ma comunque bisogna tenere presente che il suo ciclo di esplosioni è di circa 600 mila anni e, sempre a detta di Wilcox, “sono passati circa 600 mila anni dall’ultima eruzione”. Non ci sono pericoli immediati, ma è meglio tenere gli occhi aperti.

L’idea della NASA di trivellare la base del vulcano, oltre che rappresentare un rischio, ha costi elevatissimi. Il super vulcano però non è solo una minaccia, ma anche un’opportunità: tra le idee al vaglio c’è una centrale geotermica in grado di generare energia elettrica. 

Fonte: (indipendent.co.uk )  https://focustech.it/nasa-piano-demergenza-contro-super-vulcano-pericoloso-come-un-asteroide-147560

I dottor Stranamore si stanno moltiplicando a dismisura .

 

 

 

 

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