L’articolo è di Saba Kiran
Un articolo notevole di Saba Kiran, laureata presso il Dipartimento di Studi Aerospaziali e Strategici dell’Air University di Islamabad. Ha una formazione in scienze politiche e si interessa di conflitti etnopolitici, sicurezza nazionale, stabilità strategica e analisi dei conflitti sociali.
Il Pakistan è stato colpito da terribili inondazioni, e più di uno si è chiesto se questi eventi fossero naturali o provocati. L’attenzione di Saba Kirna si è concentrata sul potenziale e sulla concretezza di nuove guerre, attraverso la manipolazione del tempo atmosferico per creare devastazione.
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La guerra meteorologica è una sfida futura per il Pakistan
Con i rapidi progressi tecnici e i conflitti geopolitici che si susseguono nel mondo, le forme di guerra non convenzionali presentano seri rischi. Tra queste strategie non convenzionali, la guerra meteorologica, nota anche come guerra climatica o ambientale, ha ricevuto molta attenzione. Questo studio analizza i potenziali problemi che la guerra meteorologica potrebbe causare al Pakistan in futuro. La manipolazione del tempo e l’uso deliberato delle condizioni meteorologiche come arma potrebbero avere un impatto negativo significativo sull’agricoltura, sulle risorse idriche, sull’economia e sulla stabilità generale del Paese.
Le tecniche di controllo del tempo, come il cloud seeding, sono state utilizzate per decenni, per lo più per obiettivi benevoli come l’aumento delle precipitazioni o la riduzione degli effetti della siccità. Tuttavia, cresce la preoccupazione che questi metodi possano essere trasformati in armi. Il timore è che governi ostili o attori non statali possano utilizzare la tecnologia di manipolazione meteorologica per minare la capacità delle nazioni di produrre cibo, distruggendo le forniture alimentari o danneggiando le loro economie.
Il Pakistan è già esposto a calamità come alluvioni, siccità e ondate di calore. Aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici, gli effetti del cambiamento climatico aggravano questi pericoli. Tali punti deboli potrebbero essere sfruttati dalle guerre meteorologiche, aumentando gli effetti delle catastrofi naturali e causando vaste distruzioni. L’agricoltura pakistana, fondamentale per l’economia del Paese, potrebbe subire carenze alimentari, perdite finanziarie e disordini sociali.
Il Pakistan dipende in modo significativo dai suoi fiumi e dall’acqua di fusione dei ghiacciai per la produzione idroelettrica, per l’agricoltura e per l’acqua potabile. Tali risorse idriche potrebbero essere oggetto di guerre meteorologiche, che influirebbero sui flussi fluviali e sull’approvvigionamento idrico. Il ciclo dell’acqua potrebbe essere alterato dalla modifica dei modelli di precipitazione, con conseguente scarsità d’acqua, diminuzione della produzione agricola e possibili conflitti sulle risorse idriche tra nazioni o gruppi regionali.
Le perturbazioni causate dalla guerra meteorologica potrebbero avere un impatto sostanziale sull’economia del Pakistan. I raccolti sarebbero più bassi e le infrastrutture sarebbero danneggiate, il che sarebbe dannoso per l’agricoltura, che dà lavoro a un’ampia fetta della popolazione. Potrebbero esserci effetti negativi sull’industria energetica, in particolare sulla produzione di energia idroelettrica, che aumenterebbe la dipendenza dai costosi combustibili fossili e causerebbe carenze di energia. Tali difficoltà economiche potrebbero aggravare le già precarie condizioni sociali e politiche.
Le tecniche di manipolazione del clima potrebbero avere effetti imprevisti sull’ambiente e sulla salute pubblica se utilizzate in modo eccessivo o non adeguatamente gestito. La modifica dei modelli di precipitazione potrebbe causare uno squilibrio degli ecosistemi, una perdita di biodiversità e una maggiore suscettibilità a parassiti e malattie. Inoltre, la diffusione di pesticidi o di altri materiali utilizzati per manipolare il clima potrebbe mettere in pericolo sia le persone che gli animali, aumentando l’enorme pressione sul sistema sanitario.
La sicurezza, l’agricoltura, le risorse idriche, l’economia e la stabilità generale del Pakistan sono seriamente minacciate dalla guerra meteorologica. Per affrontare con successo questo problema, il Pakistan deve adottare una strategia multiforme che preveda la costruzione di capacità di resistenza, la promozione della collaborazione internazionale e investimenti in tecnologia e quadri legislativi. Questo articolo esamina una serie di tattiche che il Pakistan potrebbe utilizzare per ridurre gli effetti della guerra meteorologica e difendere i propri interessi.
Per sopravvivere agli effetti di eventi meteorologici gravi, siano essi causati dalla natura o dall’attività umana, il Pakistan deve dare priorità alle strategie di resilienza e adattamento al clima. Ciò implica la creazione di sistemi affidabili di allerta precoce, di una gestione efficiente dei disastri e di infrastrutture efficienti. In aggiunta, l’incoraggiamento di pratiche agricole intelligenti dal punto di vista “climatico” può aumentare la resistenza del settore agricolo nei confronti delle manipolazioni meteorologiche. Esempi di queste pratiche sono metodi di irrigazione migliori, piante resistenti alla siccità e agricoltura di precisione.
Il Pakistan deve diversificare le sue forniture idriche per ridurre la sua esposizione alle guerre meteorologiche legate all’acqua.
Gli investimenti in fonti d’acqua alternative, come gli impianti di desalinizzazione, le strutture per il trattamento delle acque reflue e i sistemi di raccolta delle precipitazioni, possono aiutare a raggiungere questo obiettivo. Un’interruzione dell’approvvigionamento idrico può essere ridotta implementando pratiche efficaci di gestione dell’acqua, come ad esempio migliori metodi di irrigazione e misure di conservazione dell’acqua.
Per combattere i rischi rappresentati dalla guerra meteorologica, sono essenziali sofisticati investimenti in ricerca e tecnologia. Per comprendere meglio e reagire agli sforzi di manipolazione meteorologica, il Pakistan dovrebbe concentrarsi sul miglioramento delle proprie capacità di previsione meteorologica, di telerilevamento e di analisi dei dati. Ciò implica la collaborazione con le organizzazioni scientifiche internazionali e la coltivazione di alleanze con le nazioni che hanno un’esperienza consolidata nel monitoraggio meteorologico e nella ricerca sul clima.
Il Pakistan dovrebbe assumere un ruolo diplomatico attivo nel promuovere la collaborazione internazionale per contrastare questa nuova minaccia e sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli della guerra meteorologica. La prontezza e la capacità di reazione del Paese possono essere migliorate rafforzando gli accordi internazionali in vigore, come la Convenzione sulla modificazione ambientale (ENMOD), e creando alleanze regionali per la condivisione delle informazioni e sistemi di risposta cooperativi.
Il Pakistan dovrebbe creare un quadro legislativo e normativo completo che gestisca i pericoli che potrebbero derivare dall’uso del tempo atmosferico come arma. Ciò comporta l’approvazione di leggi nazionali per il controllo e la supervisione delle operazioni di modificazione meteorologica, la garanzia di adesione ai trattati internazionali e la creazione di procedure per la segnalazione e l’esame di potenziali casi di guerra meteorologica. Occorre che l’uso appropriato delle tecnologie di modificazione meteorologica a scopo benefico, scoraggiando al contempo il loro uso malevolo, che deve essere disciplinato da regole chiare.
È fondamentale educare il pubblico alla guerra meteorologica e ai suoi possibili effetti. Le campagne di educazione pubblica possono contribuire allo sviluppo di una comunità istruita e attenta, in grado di riconoscere modelli o comportamenti meteorologici minacciosi. I programmi di formazione per gli agricoltori, le comunità locali e le organizzazioni governative competenti possono migliorare la loro capacità di affrontare i problemi legati alle condizioni meteorologiche e rendere possibile la segnalazione tempestiva di qualsiasi evento meteorologico strano (ndr grassetto aggiunto).
È necessaria un’accurata struttura legale e di governance internazionale per affrontare i possibili problemi della guerra meteorologica. Non esiste ancora una convenzione internazionale che vieti la modificazione del tempo per motivi militari. È importante rafforzare gli accordi internazionali già esistenti, come la Convenzione sulla modificazione ambientale (ENMOD), aggiungendo regole più severe e sistemi di supervisione. Anche la promozione della trasparenza, della collaborazione e dello scambio di informazioni tra i Paesi può contribuire a ridurre i pericoli della guerra meteorologica.
Sebbene la guerra meteorologica sia considerata solo una minaccia teorica, (ndr ha dimenticato qualcosa) è fondamentale che il Pakistan e il resto del mondo siano consapevoli dei pericoli e adottino misure preventive contro di essi. Per migliorare la capacità del Pakistan di resistere e riprendersi da eventi meteorologici gravi si può investire nella resilienza climatica, nella preparazione ai disastri e nei sistemi di allerta precoce. Per ridurre ulteriormente questa crescente minaccia, è essenziale promuovere la collaborazione globale, aumentare la comprensione dell’opinione pubblica sui possibili pericoli della guerra meteorologica e spingere per rafforzare le strutture di governance globale. Il Pakistan può attrezzarsi meglio per gestire le difficoltà presentate dalla guerra meteorologica e salvaguardare la sicurezza e il benessere della popolazione adottando una strategia ad ampio raggio.
TRADUZIONE A CURA DI NOGEOINGEGNERIA
FONTE https://moderndiplomacy.eu/2023/05/10/weather-warfare-a-future-challenge-for-pakistan/
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