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Puntiamo ‘lo sguardo’ molto in alto, verso la ionosfera. La ionosfera è la fascia dell’atmosfera terrestre nella quale le radiazioni del Sole, e in misura minore i raggi cosmici provenienti dallo spazio, provocano la ionizzazione dei gas componenti. E’ estesa fra i 60 e i 1000 km di altitudine e dunque appartenente parzialmente sia alla mesosfera sia alla termosfera.
Leggiamo qui: La nostra visione della fisica ionosferica è cambiata sostanzialmente negli ultimi anni. Piuttosto che trattare la ionosfera come uno strato atmosferico indipendente, la magnetosfera, la ionosfera e la termosfera (M-I-T) sono ora viste come un sistema coerentemente integrato, che scambia massa, energia e quantità di moto attraverso processi che vanno da migliaia di chilometri a centimetri e da decenni a microsecondi, con una fisica che può cambiare bruscamente attraverso specifici confini spazio-temporali. Questo punto di vista della scienza dei sistemi multiscala è arrivato a definire l’era moderna dell’indagine ionosferica.
La fisica può cambiare bruscamente grazie a interventi di Modificazione ionosferica?
Spiega la University of Florida: Il termine “modificazione ionosferica” si riferisce specificamente ai cambiamenti delle proprietà ambientali della ionosfera prodotti dall’uomo. La nostra definizione di “modificazione ionosferica” si applica solo agli effetti che possono essere ripetuti e controllati attraverso impianti di riscaldamento ionosferico che trasmettono onde radio ad alta potenza, in genere nella banda HF, per modificare la ionosfera in modo controllato. I riscaldatori HF sono stati in grado di riprodurre con successo diversi tipi di eventi naturali: scintillazione, canali e strati di densità elettronica e airglow, tra gli altri.
Esistono diversi impianti di riscaldamento HF in tutto il mondo: HAARP (Alaska), EISCAT (Norvegia), Sura (Russia), Jicamarca (Perù) e il riscaldatore ionosferico di Arecibo (Porto Rico)… Il nostro lavoro si concentra sugli esperimenti eseguiti ad HAARP.
La ionosfera si studia con particolare attenzione, da quando sono stati messi in orbita i satelliti, quindi ora più che mai, con il posizionamento di decine di migliaia di satelliti per monitorare il pianeta e i suoi abitanti.
Alcuni dei razzi utilizzati da SpaceX per trasportare i satelliti hanno provocato buchi nella ionosfera, ma a quanto pare solo per un breve periodo. Tuttavia, non sono solo i tagli e i buchi nella ionosfera come effetto collaterale per varie ragioni ad essere stati osservati, bensì anche gli effetti di un lavoro effettuato in modo deliberato su questa fascia atmosferica.
Rosalie Bertell ne parla nel suo libro PIANETA TERRA L’ULTIMA ARMA DI GUERRA.
Il generale Fabio Mini, già comandante della forza Nato in Kosovo, decorato nell’ottobre 2004 con la Legion of Merit dagli USA, ha parlato del sistema militare statunitense HAARP di manipolazione ionosferica, nell’articolo “OWNING THE WEATHER: LA GUERRA AMBIENTALE GLOBALE È GIÀ COMINCIATA”, pubblicato sulla rivista Limes.
Mini scriveva:
Tutti sanno che gli Stati Uniti da decenni finanziano un progetto di trasmissione di onde ad alta frequenza in corrispondenza della fascia elettromagnetica terrestre. Il progetto denominato Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) è finanziato dal Pentagono a titolo di studio. Ma tutti sanno che il Pentagono non spreca soldi se non ha un interesse militare.
La ricerca militare si è rivolta sia alle bassissime frequenze (Elf) sia a quelle alte. In entrambi i casi lo scopo è quello d’interferire con la ionosfera in modo da aumentare o diminuire fino alla soppressione le capacità di trasmissione di segnali radiomagnetici. Le emissioni dei trasmettitori di Haarp che avvengono quasi regolarmente in quattro periodi dell’anno sono in grado di inviare nella ionosfera raggi di potenza superiore al gigawatt. Gli scienziati che si occupano del programma negano che la loro attività abbia una qualsiasi valenza militare o che interferisca con l’ambiente naturale. CONTINUA
Di interesse in questo contesto è il brevetto originale del fisico Bernard Eastlund con il numero U.S. Patent #4,686,605 che riporta la specificazione:
Alterare una regione nell’Atmosfera, Ionosfera e/o Magnetosfera della Terra
Eastlund ha lavorato sotto contratto per la Defense Advanced Research Projects Agency (ora denominata ARPA) e ha ottenuto tre brevetti, uno dei quali è stato classificato fino al 1991 per invenzioni relative alla modificazione ionosferica. Uno dei sistemi più grandiosi descritti nei suoi brevetti è un trasmettitore radio di 40 miglia quadrate, simile a un HAARP, che avrebbe utilizzato enormi quantità di energia elettrica generata da turbine che bruciano gas naturale prelevato dalle vaste riserve del North Slope. “Full global shield” è stato concepito per spazzare via i sistemi di guida dei missili in volo in qualsiasi parte del mondo. “Ho fondato e guidato il programma ARCO fino al 1987”, afferma Eastlund. “In quel periodo Edward Teller ha fatto visita a Robert Hirsch, il vicepresidente ARCO che mi aveva assunto. Non conosco i risultati diretti di quella discussione, ma poco dopo sono iniziate nuove iniziative [segrete] di cui non ero a conoscenza, e ho rifiutato ulteriore coinvolgimento”. VEDI QUI
U.S. Patent #4,686,605
Presentato nel Gennaio 1985, fu sottoposto ad un ordine di segretezza da parte del dipartimento della difesa americano, pena multe elevate e lunghe periodi di prigionia. Nel Novembre del 1986, la commissione esaminatrice respinse in prima istanza questa richiesta di brevetto perché ritenuta non operativa e di conseguenza di scarsa utilità. Ma nel Gennaio e Febbraio del 1987 fu presentata documentazione che provava che questa invenzione poteva funzionare. Ed in Marzo l’ordine di segretezza fu rimosso, consentendo così l’aggiudicazione del brevetto nell’Agosto di quell’anno.
Il metodo con cui una regione dell’atmosfera, della ionosfera, della magnetosfera vengono modificati è attraverso della onde ad alta frequenza sparate da antenne poste sulla superficie terrestre. L’invenzione di questo brevetto sta nel fatto che, a differenza di altri metodi di alterazione delle suddette regioni, la potenza viene concentrata nella ionosfera, e non a terra. In altre parole, diverse antenne sparano nello stesso punto della ionosfera, consentendo una concentrazione di energia fino ad 1 Watt per centimetro cubico, non raggiungibile dalle altre soluzioni mono-antenna, che arrivavano al massimo ad un milionesimo di watt. Questa quantità elevata di energia riscalda il plasma presente sulla ionosfera, creando dei movimenti che si estendono anche ad altitudini ben più alte rispetto a dove il riscaldamento avviene. In particolare, si possono creare delle correnti che rimbalzano tra punti della ionosfera simmetrici rispetto all’equatore, seguendo le linee di forza del campo magnetico e raggiungendo quindi la magnetosfera.
Inoltre una sezione di questo brevetto si riferisce alla possibilità di convogliare delle opportune frequenze elettromagnetiche all’interno di fasce ad una certa altezza della superficie terrestre.
Gli utilizzi dichiarati all’interno di questo brevetto sono:
Distruzione o deviazione di missili o aerei
Modificazione climatica, cambiando i venti della parte alta dell’atmosfera o alterando l’assorbimento dei raggi solari o modificando le molecole che costituiscono l’atmosfera.
Focalizzare elevate quantità di raggi solari su particolari porzioni della superficie terrestre.
Trasporto di entità, da piccole particelle microscopiche a particelle più grandi o oggetti, a seconda dell’energia in gioco.
Modifica del campo magnetico terrestre per alterare il funzionamento dei radar o delle telecomunicazioni
g a Shell of Relativistic Particles at an Altitude above the Earth’s Surface.
Tradotto: Brevetto degli Stati Uniti, numero 5038664, rilasciato l’13/8/1991, inventato da Bernard J. Eastlund, Titolo: Metodo per produrre una conchiglia di particelle relativistiche ad un’altitudine sopra la superficie terrestre. Si rifà in parte al brevetto sopra descritto, focalizzandosi soprattutto sugli aspetti di distruzione di eventuali missili.
FONTI
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Un tour dei riscaldatori ionosferici
Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo tenne un’audizione in cui si parlò anche di HAARP. Benché invitati, i rappresentanti della NATO e degli USA preferirono non partecipare.
Nel 1999 il parlamento europeo pubblica una relazione sull’ambiente preoccupato per l’utilizzo delle risorse militari (in particolare del sistema HAARP) che arrecano danni irreparabili all’ambiente. La prima parte espone i rischi e pericoli dell’utilizzo di tale sistema di manipolazione climatica. La seconda parte propone una risoluzione al problema, rimasta ancora senza alcuna risposta.
RELAZIONE DEL 1999 DEL PARLAMENTO EUROPEO SU H.A.A.R.P:
14 gennaio 1999
PE 227.710/def. A4-0005/99
sull’ambiente, la sicurezza e la politica estera
Relatore per parere: (Procedura “Hughes”)
on. Olsson, commissione per la protezione dell’ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori
Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa
Relatrice: on. Maj Britt Theorin
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