“In 47 secondi nel 29 luglio 1985, hanno prodotto il buco più grande e più longevo della ionosfera fino ad oggi, con un airglow che ha coperto oltre 400.000 chilometri quadrati.” Rosalie Bertell 

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È stato annunciato il lancio di due razzi per dare il via alla stagione del “Poker Flat Research Range”. Il Poker Flat Researc Range si trova a circa 50 km a nord di Fairbanks, in Alaska, ed è stato fondato nel 1968. È gestito dall’Istituto di Geofisica dell’Università dell’Alaska Fairbanks, sotto contratto con la NASA.
La finestra di lancio di due settimane per i voli è prevista per domenica, secondo un articolo pubblicato il 4 novembre 2023. Si tratta di una notizia piuttosto interessante nel contesto dell’annuncio SIMULTANEO delle attività di Haarp  e del cielo rosso avvistato il 5 novembre. Nella prima serata del 5 novembre si è verificato un fenomeno a dir poco anomalo. Un’aurora boreale è stata avvistata in molti Paesi europei e in tutta l’Italia centro-settentrionale. C’è forse un collegamento?

La missione dei due missili è estremamente interessante e inquietante, l’articolo seguirà in versione tradotta a breve.

Propongo alcuni articoli/documenti che illustrano il problema dei lanci di missili in alta quota.

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La notizia più recente in tema è questa:

L’EVOLUZIONE DI UN BUCO IONOSFERICO

Il lancio di SpaceX Starlink del 19 luglio 2023 ha fatto un buco nella ionosfera, uno strato dell’atmosfera terrestre. Sebbene questo non sia una novità nell’era spaziale, il bagliore rosso che si è creato in seguito ha attirato l’attenzione degli astrofotografi….

Cosa significa fare un buco nella ionosfera?
Spaceweather.com ha parlato con Jeff Baumgardner dell’Università di Boston per una spiegazione approfondita di ciò che il razzo sta facendo alla ionosfera. Baumgardner ha dichiarato a Spaceweather.com:
Si tratta di un fenomeno ben studiato quando i razzi bruciano i loro motori a 200-300 chilometri sopra la superficie terrestre. Il bagliore rosso appare quando i gas di scarico del secondo stadio del razzo provocano una rapida ricombinazione della ionosfera.

VEDI https://earthsky.org/todays-image/spacex-launch-punches-a-hole-in-the-ionosphere-red-blob/

Articolo del 1987: Esperimenti di deplezione del plasma dello Spacelab-2 per studi ionosferici e radioastronomici

Gli Spacelab-2 Plasma Depletion Experiments sono stati una serie di studi per esaminare le perturbazioni della ionosfera indotte dallo shuttle e la loro applicazione alla radioastronomia terrestre. Lo Space Shuttle Challenger ha acceso i motori del suo sottosistema di manovra orbitale il 30 luglio e il 5 agosto 1985, rilasciando grandi quantità di molecole di scarico (acqua, idrogeno e anidride carbonica) che hanno causato la ricombinazione chimica degli elettroni e degli ioni nell’alta atmosfera terrestre, creando così i cosiddetti “buchi ionosferici”. I due brillamenti condotti sopra il New England hanno prodotto una riduzione del picco ionosferico dal 25 al 50%, hanno interessato la ionosfera per un intervallo di 200 chilometri di altitudine e hanno coperto da 1° a 2° di latitudine. Le emissioni ottiche associate al buco hanno interessato un’area di diverse centinaia di migliaia di chilometri quadrati. Un terzo brillamento è stato condotto su un osservatorio radio a bassa frequenza a Hobart, in Australia, per creare una “finestra artificiale” per le osservazioni a terra a frequenze normalmente inferiori alla frequenza naturale di taglio (penetrazione) ionosferica. L’esperimento di Hobart è riuscito a effettuare osservazioni ad alta risoluzione a 1,7 megahertz attraverso il buco ionosferico indotto. VEDI   https://www.jstor.org/stable/1700803

SPACE PHYSICS Pubblicato: 08 dicembre 2022

Perturbazioni geospaziali che hanno accompagnato i lanci di razzi dal cosmodromo di Baikonur

Il lancio di un razzo richiede un’energia paragonabile a quella di molti processi naturali. Per i razzi di grandi dimensioni, l’energia rilasciata raggiunge 10-100 TJ e la potenza dei motori arriva a 0,1-1 TW. Il rilascio di energia per unità di volume è molto più elevato del contenuto di energia specifica e del rilascio di energia di tutti i processi naturali. Durante il lancio e il volo di un razzo di grandi dimensioni, si verificano perturbazioni nel substrato, nell’atmosfera, nella ionosfera e persino nella magnetosfera. Gli effetti delle combustioni dei motori a razzo sono stati studiati per oltre 60 anni. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in centinaia di articoli, manuali e monografie. È emerso che gli effetti prodotti presentano diversi fenomeni geofisici. Gli effetti in prossimità della traiettoria del razzo, ossia le regioni di densità elettronica ridotta (buchi ionosferici) e la generazione di infrasuoni e onde gravitazionali atmosferiche (onde di densità) sono stati studiati meglio di altri effetti. Grande attenzione è stata dedicata allo studio dell’effetto geomagnetico. Per gli studi sono stati utilizzati i seguenti metodi: effetto Doppler, Faraday, scattering incoerente, ionosonde, metodi magnetometrici, ecc. Gli effetti che accompagnano i lanci e i voli dei razzi sono studiati attivamente anche oggi. Per molti anni sono stati studiati i disturbi su larga scala (da 1 a 10 Mm) che si verificano dopo il lancio dei razzi.  Il loro studio permette di comprendere meglio i meccanismi di propagazione delle perturbazioni di un razzo su distanze globali, l’interazione dei sottosistemi nel sistema Terra-atmosfera-ionosfera-magnetosfera e le conseguenze ecologiche delle combustioni dei motori a razzo.

Le perturbazioni che si verificano nell’atmosfera e nel geospazio dipendono sostanzialmente dallo stato del tempo atmosferico-spaziale, dall’ora del giorno, dalla stagione e dalla fase del ciclo solare. Anche con il lancio di due razzi identici, le perturbazioni nel sistema citato possono essere molto diverse. Occorre tenere presente che i razzi differiscono per potenza, traiettorie, composizione del carburante e posizione dei cosmodromi. Pertanto, lo studio della risposta dei sottosistemi al lancio e al volo dei razzi rimane un problema urgente…VEDI  https://link.springer.com/article/10.3103/S0884591322060046

BUCHI NEL CIELO – UN SISTEMA DI ARMAMENTI CON EFFETTI DEVASTANTI SUL CLIMA?

HAARP – UNA STORIA LUNGA 60 ANNI

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