Dopo l’uscita dal Trattato Open Skies, l’amministrazione vuole rilanciare sul fronte degli armamenti. Washington non fa un test atomico dal 1992. Il “Comprehensive Test Ban Treaty”, che vieta tutte le esplosioni nucleari, è stato firmato nel 1996 dagli Stati Uniti e dalle altre quattro potenze nucleari ufficialmente riconosciute. Tuttavia, il Senato ha votato contro la ratifica del trattato. Condurre un’esplosione di test nucleari potrebbe porre fine al trattato.

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Il motivo della decisione degli Stati Uniti è fare pressione su Russia e Cina. L’esperimento potrebbe essere organizzato rapidamente.

Gli Stati Uniti hanno iniziato a discutere della possibilità di effettuare un test nucleare. Sarebbe la prima esplosione che avviene dopo decenni, l’ultimo esperimento analogo risale al settembre del 1992.

Lo rivela il Washington Post e in Italia rilancia la notizia l’agenzia stampa Adnkronos. In un incontro alla Casa Bianca avvenuto lo scorso 15 maggio, al quale hanno preso parte gli esponenti dell’amministrazione che si occupano di sicurezza nazionale, è emersa l’utilità di dimostrare a Russia e Cina la capacità degli Stati Uniti di organizzare “un test rapidamente”.

Il motivo che ha fatto scattare l’idea al presidente degli Usa, Donald Trump, sarebbe quello di dimostrare di “essere in una posizione negoziale più forte in eventuali trattative per il controllo degli armamenti con gli altri due Paesi”. Ora la proposta è sul tavolo, proprio “al centro dell’agenda delle discussioni”, ha spiegato una fonte dell’amministrazione statunitense, anche se un’altra personalità al corrente della questione ritiene che l’incontro si sia concluso con la decisione di non effettuare il test.

Intanto gli Stati Uniti non hanno ancora ratificato il Trattato per mettere al bando i test nucleari. L’iniziativa di riprendere queste attività nasce “sulla scia di accuse a Mosca e Pechino di aver condotto le esplosioni di testate a carica bassa e della proposta di Washington di avviare negoziati trilaterali per il controllo degli armamenti”, rende noto il Washington Post.

FONTE https://www.laleggepertutti.it/402182_trump-prepara-un-test-nucleare

Il trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (in inglese: Comprehensive Test Ban Treaty – CTBT) è un trattato internazionale che proibisce i test nucleari in qualsiasi ambiente. Il testo del CTBT è stato elaborato tra 1993 e 1996 in seno alla Conferenza del Disarmo. È stato adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 settembre 1996, ma a giugno 2018 non è ancora entrato in vigore, per mancanza del numero minimo di ratifiche previsto dal trattato stesso. Costituisce un’evoluzione del Partial Test Ban Treaty (trattato di bando parziale dei test nucleari) del 1962, il quale aveva permesso che i test continuassero nel sottosuolo. Quest’ultimo vietava i test nucleari sottomarini, nell’atmosfera e nello spazio esterno. La CTBT prevede l’istituzione di un’organizzazione internazionale (CTBTOrganization) che conduca ispezioni per verificare il rispetto del trattato. Poiché il trattato non è in vigore, tale organizzazione oggi non esiste. Esiste invece la commissione Preparatoria per CTBTO con sede a Vienna, che si avvale di 260 impiegati da 70 paesi, costruisce il regime di verifica in modo che esso sia operativo quando il trattato entrerà in vigore.

Dal 2000, la CTBO pubblica un report annuale delle proprie attività, liberamente consultabile nel sito.(1)

Trump stracciatore seriale di trattati – parte I

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