Una commissione d’inchiesta del Parlamento di Amburgo continua a indagare sul ruolo svolto dal Cancelliere Olaf Scholz nelle transazioni “Cum-Ex” della Warburg Bank. In agosto, Scholz dovrà presentarsi nuovamente davanti alla commissione. Le dichiarazioni del Cancelliere hanno suscitato finora qualche perplessità.
L’antefatto sono gli incontri dell’allora sindaco Scholz con gli azionisti della banca, Christian Olearius e Max Warburg, nel 2016 e nel 2017. All’epoca, Olearius era già indagato per sospetta grave evasione fiscale. Dopo i primi incontri, l’ufficio fiscale per le grandi aziende aveva inizialmente rinunciato a imposte arretrate per un importo di 47 milioni di euro nel 2016, quando i termini di prescrizione erano scaduti. Altri 43 milioni di euro sono stati reclamati solo nel 2017, dopo l’intervento del Ministero federale delle Finanze.

VEDI https://www.rnd.de/politik/cum-ex-skandal-kanzler-olaf-scholz-muss-erneut-vor-den-parlamentarischen-untersuchungsausschuss-SZWEZAGYPB3ZN527MRVQ5MEUEU.html

Wirecard e Cum-Ex, gli scandali finanziari hanno gettato ombre sul cancelliere tedesco

Ha alle spalle ha un passato tutt’altro che ineccepibile, gravato da due gravi scandali finanziari. È stato comunque eletto. Ricordiamo: 

…Socialdemocratico di Amburgo, guida l’ala centrista del partito e molti lo considerano trasversalmente il vero erede di Frau. La sua carriera politica sul piano nazionale inizia nel 2007, quando Merkel lo chiama per affidargli il Ministero del Lavoro. Ricopre la carica fino al 2009, anno in cui i conservatori cacciano i socialdemocratici dal governo dopo le elezioni e si alleano con i liberali dell’FDP. Ma nel 2011, Scholz si candida a sindaco di Amburgo e vince. Ottiene un secondo mandato quattro anni più tardi e nel 2018 è richiamato in servizio per ricoprire stavolta il prestigioso e delicato Ministero delle Finanze dopo gli otto anni del “falco” Wolfgang Schaeuble.

Dicevamo, due grossi scandali finanziari pendono sulla testa di Scholz. Il primo lo riguardò molto personalmente nel 2016. Si scoprì che un gruppo di banche tedesche usarono uno schema per evitare di pagare le tasse. Tra queste vi era Warburg Bank, con sede proprio ad Amburgo e che si scoprì frodare la città di 90 milioni di euro. Ma l’amministrazione di Scholz aveva rinunciato a riscuotere 43 milioni e servì l’intervento del governo federale per costringerla a incassare tale somma.

Scandali finanziari da Amburgo a Berlino

Scholz non ha mai chiarito due cose: in primis, per quale ragione rinunciò a incassare 43 milioni di tasse dovute e secondariamente sui suoi incontri con il CEO di Warburg, Christian Olearius.

Dichiarò di averlo incontrato solo una volta nel 2016 e smentì che oggetto della discussione fu la questione fiscale. Ma dai diari del manager risulterebbero almeno tre incontri nel 2017.

E arriviamo all’affare Wirecard. La società dei pagamenti elettronici fu colta con le mani nel sacco nel 2020, quando si scoprì che 1,9 miliardi di euro, formalmente custoditi in trust all’estero, fossero inesistenti. Per anni, i conti erano stati truccati e risultò un flusso di denaro sospetto verso l’Africa. Il suo CEO, Markus Braun, si trova attualmente in carcere. La Consob tedesca, BaFin, anziché indagare dopo la pubblicazione di un’apposita indagine condotta dal Financial Times, decise nel 2019 di vietare le vendite allo scoperto delle azioni Wirecard. Fino agli arresti, le autorità finanziarie di Berlino finsero di non vedere. A capo di esse, in qualità di ministro delle Finanze, vi era proprio Scholz.

La scorsa settimana, i procuratori hanno inviato nella sede del Ministero i propri uomini per verificare se l’unità di intelligence finanziaria abbia subito pressioni per girarsi dall’altra parte. Scholz ha stigmatizzato il raid, sostenendo che gli inquirenti avrebbero potuto ricevere le informazioni comodamente tramite email. Ora, la politicizzazione del caso rischia di oscurare la verità. Ma il probabile prossimo cancelliere spera di guidare il governo federale senza mai avere almeno contribuito a fare luce su due scandali finanziari che lo riguardano, di cui il primo molto da vicino. Avrà anche la faccia da brav’uomo, ma anche qualche scheletro nell’armadio di cui dovrà dare conto.

FONTE https://www.investireoggi.it/economia/wirecard-cum-ex-scandali-finanziari-ombra-scholz/

Nel luglio del 2001 Scholz era ministro (senatore) della città-stato di Amburgo quando approvò l’uso di emetici, sostanze che inducono il vomito, per ragioni di ordine pubblico. Queste possono essere anche somministrate a forza dalla polizia a chi ha ingerito droga tramite ovuli, bustine, eccetera. La Germania era uno dei pochi Paesi europei (insieme a Lussemburgo e Norvegia) a utilizzare questo metodo, soprattutto nei confronti degli spacciatori. Per molti l’uso di emetici andava contro i diritti fondamentali dell’uomo. Nel dicembre del 2001 è morto Achidi John, nigeriano arrestato per spaccio di droga, a seguito della somministrazione forzata della sostanza. In Germania si è acceso un dibattito su questa pratica, definita da molti disumana. Nell’ottobre 2003, in qualità di leader dell’Spd ad Amburgo, Scholz ha aggiunto al suo programma l’esigenza di continuare a usare gli emetici nel contrasto allo spaccio. L’anno dopo ha vinto le elezioni.  Chi è Olaf Scholz e perché è una figura controversa

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