Julian Assange potrà essere estradato negli Stati Uniti. Wikileaks: un giorno buio per la libertà di stampa
La ministra dell’Interno britannica, Priti Patel, ha ordinato l’estrazione negli Stati Uniti di Julian Assange. Il via libera finale da parte della responsabile dell’Home Office, considerato scontato, arriva dopo che nel Regno Unito era stata completata la procedura giudiziaria sulla controversa vicenda dell’attivista australiano che rischia di scontare in un carcere Usa una pesantissima condanna per aver contribuito a diffondere tramite la piattaforma online Wikileaks documenti riservati contenenti anche informazioni su crimini di guerra commessi dalla forze americane in Iraq e Afghanistan. Il commento di WikiLeaks: “Un giorno buio per la libertà di stampa”. Noi di Info Data riproponiamo la puntata di ThinkTallyTalk con protagonista Stefania Maurizi giornalista investigativa autrice del libro “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks” (Chiare Lettere editore) FONTE
Assange ha ora 14 giorni per tentare un ultimo appello contro il provvedimento ministeriale, di fronte alla giustizia britannica. Nel caso di un rigetto, può provare a rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo, organismo che fa capo al Consiglio d’Europa di cui il Regno Unito fa tuttora parte.
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