Informazioni della NATO:Le truppe degli alleati e dei partner della NATO stanno partecipando a una serie di esercitazioni militari pianificate da tempo che si estendono dal Grande Nord ai Balcani per migliorare la prontezza e l’interoperabilità delle forze della NATO.”

DI HUFFPOST

Prende il via l’operazione Hedgehog, una delle più grandi esercitazioni nella storia dei Paesi baltici da parte della Nato. Si svolgerà in Estonia per le prossime due settimane e coinvolgerà 15mila soldati da 10 Paesi, compresi Regno Unito, Stati Uniti e gli attuali non-membri Finlandia e Svezia, che stanno presentando domanda di adesione all’Alleanza. Benché pianificate ben prima dell’invasione russa dell’Ucraina, le esercitazioni si svolgono in un momento di particolare tensione tra la Nato e Mosca. Nel contesto dell’invasione, le esercitazioni assumono un significato simbolico per i Paesi baltici, perché finalizzate a testare la loro capacità di rispondere a simili incursioni da parte di forze nemiche

NATO, TOCCA ALLA SVEZIA. La premier svedese, Magdalena Andersson, andrà oggi in Parlamento per cercare un ampio sostegno alla richiesta di adesione del Paese alla Nato, dopo che il suo Partito socialdemocratico al governo ha abbandonato l’opposizione di lunga data all’ingresso nell’Alleanza, sulla scia dei timori creati dall’invasione russa dell’Ucraina. “Mi assicurerò che ci sia un ampio sostegno parlamentare alla domanda di adesione della Svezia e dopo prenderemo una decisione a livello di governo”, ha detto ieri Andersson in una conferenza stampa riportata dal Guardian. La Svezia, ha detto, “ha bisogno delle garanzie di sicurezza che derivano dall’ingresso nella Nato. Se restassimo l’unico Paese nella regione fuori dalla Nato – ha avvertito Andersson – saremmo in una posizione molto vulnerabile”. Per vincere la reticenza di Ankara all’ingresso svedese nell’Alleanza, il ministro degli Esteri Peter Hultqvist ha annunciato l’invio di un gruppo di diplomatici per “risolvere la questione e capire di cosa si tratti realmente”. Intanto, però, il vice ministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov avverte: “Non sopporteremo questa adesione alla Nato”. Per Mosca, questo è “un errore di vasta portata” che aumenta la tensione militare.

ZELENSKY: “ORA CI RIPRENDIAMO IL DONBASS”. “Ci stiamo preparando a nuovi tentativi da parte della Russia di attaccare il Donbass, per intensificare in qualche modo il loro attacco nel sud dell’Ucraina”, ma le forze armate ucraine non si fermeranno fino a quando non avranno recuperato il Donbass e le truppe russe non avranno cessato la loro offensiva nel paese. A dichiararlo, in nottata, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per il quale “gli occupanti non vogliono ancora ammettere di essere in un vicolo cieco e di aver fallito la loro cosiddetta ‘operazione speciale’. “Tutta questa brutalità degli occupanti, che l’Ucraina sta vivendo ogni giorno, porterà solo al fatto che i soldati russi sopravvissuti riporteranno il male in Russia, lo restituiranno perché si ritireranno”, ha dichiarato Zelensky. Allo stesso modo, il presidente ha ribadito che sta lavorando affinché i Paesi rafforzino le sanzioni contro la Russia. “La priorità è l’embargo petrolifero”, ha sottolineato. Proseguono, aggiunge poi Zelensky, “negoziati molto complicati e delicati per salvare la nostra gente di Mariúpol, dall’acciaieria Azovstal”. Cambio al vertice delle forze di difesa territoriale delle forze armate ucraine. L’agenzia Ukrinform riferisce che il presidente Zelensky ha nominato per l’incarico il maggiore generale Ihor Tantsiura al posto di Yurii Halushkin, destituito a meno di 5 mesi dalla sua nomina, avvenuta il 1° gennaio scorso.

KIEV: “A KHARKIV TRUPPE UCRAINE HANNO RAGGIUNTO IL CONFINE RUSSO”. Le truppe di Kiev che difendono la città orientale di Kharkiv, seconda città ucraina per estensione, hanno raggiunto il confine con la Russia. Lo ha reso noto questa mattina il governatore Oleh Sinegubov su Telegram citato dalla Bbc. L’emittente sottolinea che non è ancora possibile verificare le informazioni del governatore, quante truppe abbiano raggiunto il confine russo e dove. Il ministero della Difesa ucraino intanto ha pubblicato un video che mostra un certo numero di soldati di una brigata di difesa territoriale in un luogo imprecisato della frontiera. Uno dei soldati dice: “Siamo arrivati, siamo qui”. L’esercito ucraino sta allontanando da giorni le forze russe da Kharkiv.

ANCORA MISSILI SU ODESSA E MYKOLAIV, MA LA RUSSIA PREPARA UNA NUOVA OFFENSIVA NEL LUHANSK. Le truppe russe stanno lanciando attacchi missilistici sulla regione di Odessa. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando i media locali. Nell’attacco sono stati colpiti un ponte sul Dnestr, un centro ricreativo, infrastrutture turistiche, sono rimasti feriti due adulti feriti e un bambino piccolo, che è grave. Missili anche su Mykolaiv, dove è stato colpito un quartiere residenziale. Lo riporta l’Ukrainska Pravda che cita fonti ufficiali locali. Il bombardamento, spiega il sindaco Alexander Senkevich, ha colpito il quartiere di Ingulsky, provocando un incendio in un negozio di mobili, un’auto bruciata e mandando in frantumi i vetri di alcuni edifici residenziali. Secondo il servizio di emergenza locale, una persona è rimasta ferita.La Russia però sta preparando una nuova offensiva nel Luhansk, ad est. Lo denuncia su telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai.

BORRELL: “SULL’EMBARGO AL PETROLIO NON POSSO GARANTIRE UN ACCORDO”. Ancora ferma l’opposizione di Budapest all’embargo sul petrolio russo. Orban ha detto no a tutte le proposte sul tavolo. L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell ha infatti dichiarato: “Faremo il massimo per sbloccare la situazione, ma non posso garantire che si arrivi ad un accordo perché le posizioni sono abbastanza forti: il mio ruolo non è di assegnare le colpe a qualcuno ma di costruire il consenso”. L’Ue è “tenuta in ostaggio dall’Ungheria”, ha denunciato il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landbergis, sottolineando che quelle offerte dalla Commissione sono soluzioni anche fin “troppo allentate”. “Stiamo parlando di un embargo al petrolio che inizierebbe dal 31 dicembre 2024, dando quasi due anni e mezzo di tempo per riuscirci”, ha spiegato il capo della diplomazia lituana.

OGGI INCONTRO PUTIN-LUKASHENKO. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è recato per una visita di lavoro a Mosca, dove prenderà parte al summit per l’anniversario dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (Csto), un’alleanza militare tra repubbliche ex sovietiche, e avrà colloqui con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l’agenzia russa Tass che cita la bielorussa BelTA. L’ufficio stampa del presidente bielorusso ha precisato che i leader del Csto dovrebbero avere uno scambio di vedute sui temi legati all’attuale situazione nella regione e nel mondo in generale, e discutere le misure di risposta congiunta sulle sfide e minacce emergenti. Durante l’incontro con il presidente russo uno dei temi principali sarà “lo sviluppo della cooperazione e del lavoro congiunto sulla sostituzione dell’import”.

MOSCA: “DA OTTO ANNI OFFRIAMO UN COMPROMESSO”. “Sono otto anni che suggeriamo l’opzione migliore, il compromesso” dichiara la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla Tass. “Non una pura opzione simbolica per salvare il volto di questo stato, ma per preservare un paese unito, un paese che sarebbe inoltre stato in grado di superare una crisi della crescita e sarebbe stato basato su principi democratici con possibilità di sviluppo sostenibile alternativo in un certo numero di aree”, ha proseguito. “Questa opzione è stata suggerita dalla Russia, dai politici russi, ma l’Europa ha perso l’occasione”, ha affermato la portavoce, secondo la quale l’Europa ha scelto di tagliare qualsiasi canale di comunicazione con la Russia: “Quello che è successo ora, e penso che non lo capiscano completamente, è che ci hanno dato il via libera”.

WASHINGTON: “SOSTEGNO INCROLLABILE ALL’UCRAINA”. Il sostegno degli Stati Uniti alla “sovranità e alle esigenze di sicurezza” dell’Ucraina è “incrollabile”. Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, al ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov nel corso di una conversazione sulla situazione sul campo di battaglia, garantendo “l’assistenza nel campo della sicurezza per rafforzare la capacità dell’Ucraina di contrastare l’aggressione russa”. FONTE

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