In Sardegna troviamo i poligoni militari più estesi d’Europa.

Il primo, il più ampio, è il poligono sperimentale e di addestramento interforze di Salto di Quirra, che si estende tra Cagliari e Nuoro. È concesso in uso per esercitazioni militari anche di Stati stranieri.  Alcune aree sono date in affitto ad aziende private (Piaggio, ex Finmeccanica, Leonardo, Alenia, Selex, Aermacchi, Vitrociset, Galileo Avionica, eccetera – fonte Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07735 del 2017). Vedi qui https://ilgiornaledellambiente.it/poligoni-militari-sardegna/

La Sicilia non è certamente meno importante. Dal MUOS di Niscemi a Sigonella, la Sicilia è un nodo strategico nelle guerre del XXI secolo. Basti pensare al drone statunitense partito da Sigonella a seguito dell’attacco ucraino a Sebastopoli, sorvolando l’Ucraina. E ancora ieri un drone americano partito da Sigonella ha effettuato una missione di ricognizione sul Mar Nero, al largo delle coste della Crimea: lo riporta Rbc-Ucraina, che cita il servizio Flightradar24. Si tratta di un drone RQ-4 Global Hawk. https://www.direttasicilia.it/2023/05/24/venti-di-guerra-in-sicilia-parte-da-sigonella-drone-usa-verso-il-mar-nero/

In Sicilia si prospetta un’ulteriore militarizzazione.

E’ stato sottoscritto, nel castello di Sperlinga, nell’Ennese, un accordo per costituire un hub logistico addestrativo dell’Esercito nei territori di Gangi, Nicosia e Sperlinga al fine di consentire, nei prossimi trent’anni, lo svolgimento di attività logistiche ed esercitazioni tattiche militari.  

POLIGONI DI GUERRA IN SICILIA. L’ESERCITO NON LASCIA, RADDOPPIA

Di Antonio Mazzeo

Sindaci regalano pezzi di territorio comunale alle forze armate che li convertono in avamposti di guerra e distruzione. L’8 maggio 2023 nella piccola cittadina di Sperlinga in provincia di Enna è stato sottoscritto un accordo per costituire un hub logistico addestrativo dell’Esercito italiano in una vasta area nei comuni di Gangi, Nicosia e Sperlinga, “al fine di consentire, nei prossimi trent’anni, lo svolgimento di attività logistiche ed esercitazioni tattiche militari”.

A sottoscrivere l’ennesimo ignobile patto di militarizzazione del territorio siciliano i sindaci di Gangi, Giuseppe Ferrarello, Nicosia, Luigi Bonelli e Sperlinga, Giuseppe Cuccì e – per conto dello Stato maggiore della Difesa – i generali Maurizio Angelo Scardino (comandante dell’Esercito in Sicilia) e Guseppe Taffuri (comandante della Brigata Meccanizzata “Aosta”).

Secondo quanto riferito dagli amministratori ennesi, l’accordo prevede che “tutti i mezzi utilizzati dall’esercito si muoveranno lungo itinerari prestabiliti di accesso all’area di condotta delle attività addestrative, avendo cura di non produrre danni alle infrastrutture ed al territorio; eventualmente l’amministrazione militare si impegna al ripristino di ogni eventuale alterazione provocata nel corso delle attività addestrative e alla delimitazione dell’area interessata alle attività”. Per una prima ricognizione dei luoghi che saranno occupati dal nuovo hub esercitativo-logistico è previsto l’arrivo a Sperlinga di un centinaio di militari entro il prossimo 19 giugno.

Da tempo cercavamo in Sicilia aree dove addestrare i nostri militari”, ha dichiarato il generale Scardino. “La nostra presenza nell’area dei tre comuni interessati, oltre a garantire un miglioramento delle condizioni economiche, assicurerà un maggior controllo del territorio, incrementando la sicurezza, la prevenzione di incendi, un controllo per evitare l’abbandono di rifiuti tossici e qualsiasi altra attività che ponga in pericolo l’ambiente e la popolazione. Abbiamo trovato sinergia istituzionale e una popolazione accogliente”. Alle incredibili esternazioni del responsabile dell’Esercito in Sicilia si è aggiunto il plauso del sindaco di Gangi, anch’egli sicuro della sostenibilità socio-ambientale ed economica del poligono di morte. “Certamente questo accordo porterà vantaggi economici e sociali al nostro territorio, oltre a garantire una maggiore sicurezza, abbiamo avuto ampia garanzia che tutte le operazioni addestrative saranno effettuate nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente circostante, questo a garanzia delle popolazioni”, ha riportato Giuseppe Ferrarello.

Nel corso del vertice di Sperlinga le amministrazioni dei tre comuni si sono impegnate con l’Esercito a “rendere disponibili, immobili e territorio individuati, offrendo massima collaborazione ed intercedendo, laddove necessario, con aziende e privati proprietari ma anche con Regione siciliana e di ogni altro ente per agevolare e rendere possibili le attività logistiche e addestrative e la costituzione dello stesso hub logistico-addestrativo”. A coronare la firma del patto di conversione bellica del territorio ennese il giuramento in posa dei tre amministratori e dei due generali in stile tutti per uno e uno per tutti.

FONTE http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2023/05/poligoni-di-guerra-in-sicilia-lesercito.html

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