Il Corriere aveva scelto un titolo forte (riprodotto qui). Anche TiscaliNews (e molti altri) seguono questo schema e scrivono: “Una catastrofe climatica cambierà il mondoSe avete visto il film The Day After Tomorrow (L’alba del giorno dopo) sappiate che ciò che ha partorito la mente del regista Roland Emmerich potrebbe non esser soltanto una storia cinematografica, ma una drammatica realtà che potrebbe travolgere l’intero Pianeta nei prossimi anni. Lo scienziato Peter Ditlevsen ha condotto una serie di calcoli e stabilito che, come nel famosissimo disaster movie, la Corrente del Golfo è destinata a fermarsi, e lo farà molto presto, scatenando eventi catastrofici simili a quelli descritti con immagini impressionanti nella pellicola del 2004. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine di Nature Communications…” 

Misteri che a volte ritornano, più oscuri di prima, scriveva Guido Guidi tempo fa. E tornano proprio in un momento in cui l’emergenza generale è da rifocalizzare sul clima.

Il fenomeno dell’indebolimento – dimostrato da una ricerca nel 2018 – è noto da tempo agli scienziati, compresi quelli che vogliono modificarlo a piacimento.* Un altro paper  era uscito nel 2021. Segue uno studio pubblicato in questi giorni.  

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La Corrente del Golfo attraverso lo Stretto della Florida è rallentata del 4% negli ultimi 40 anni
Lo studio “Robust Weakening of the Gulf Stream During the Past Four Decades Observed in the Florida Straits”, pubblicato su Geophysical Research Letters da Christopher Piecuch del Physical Oceanography Department della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) e da Lisa Beal della Rosenstiel School of Marine and Atmospheric Science dell’università di Miami, conferma che «Il trasporto dell’acqua della Corrente del Golfo attraverso lo Stretto della Florida è rallentato del 4% negli ultimi quattro decenni, con una certezza del 99% che questo indebolimento è più di quanto potrebbe essere previsto per caso»,

La Corrente del Golfo – che è un’importante corrente oceanica al largo della costa orientale degli Stati Uniti e parte della circolazione dell’Oceano Atlantico settentrionale – svolge un ruolo importante sul clima e sul clima, e un indebolimento potrebbe avere implicazioni significative. Lo Stretto della Florida, situato tra le Florida Keys, Cuba e le Bahamas, è stato il sito di molte campagne di osservazione dell’oceano risalenti agli anni ’80 e anche prima e  i due autori dello studio ribadiscono l’allarme già lanciato da altri scienziati: «Concludiamo con un alto grado di fiducia che il trasporto della Corrente del Golfo è effettivamente rallentato di circa il 4% negli ultimi 40 anni, la prima prova osservativa conclusiva e inequivocabile che questa corrente oceanica ha subito cambiamenti significativi nel recente passato».

Piecuch e  Beal ricordano che «Questo trend significativo è emerso dai dati solo negli ultimi dieci anni, la prima prova inequivocabile di un recente declino pluridecennale di questa componente della circolazione oceanica rilevante per il clima».

La Corrente del Golfo influenza il clima, il tempo e le condizioni costiere regionali come  la temperatura e le precipitazioni in Europa, il livello del mare costiero lungo la costa degli Stati Uniti sudorientali e l’attività degli uragani nel Nord Atlantico e lo studio evidenzia che «Comprendere i cambiamenti passati della Corrente del Golfo è importante per interpretare i cambiamenti osservati e prevedere le tendenze future di eventi estremi tra cui siccità, inondazioni, ondate di caldo e tempeste. Determinare i trend nel trasporto della Corrente del Golfo è importante anche per chiarire se gli elementi della circolazione su vasta scala del Nord Atlantico sono cambiati e per determinare in che modo l’oceano si sta ripercuotendo sul clima».

Per Piecuch, «Questa è la prova più forte e definitiva che abbiamo dell’indebolimento di questa corrente oceanica rilevante dal punto di vista climatico».

Lo studio non dice se l’indebolimento della Corrente del Golfo sia dovuto al cambiamento climatico o a fattori naturali, rimandando tutto a studi futuri che dovrebbero cercare di identificare la causa dell’indebolimento…. CONTINUA 

* Nel 1958  promise il futuro presidente americano Lyndon B. Johnson: 

«Dallo spazio riusciremo a controllare il clima sulla terra, a provocare alluvioni e carestie, a invertire la circolazione negli oceani e far crescere il livello dei mari, a cambiare la rotta  della corrente del Golfo e rendere gelidi i climi temperati».

Nel 1966, Gordon J.F. MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva scritto un libro “Unless Peace Comes” (1). Un capitolo della sua opera si intitola “Come distruggere l’ambiente”, e parla anche  delle modifiche della corrente del golfo. 

SCRITTO INTEGRALE

https://www.nogeoingegneria.com/wp-content/uploads/2013/02/Come_devastare_ambiente_G.MacDonald.pdf

LA CORRENTE DEL GOLFO AL SUO MINIMO DA OLTRE MILLE ANNI

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