La prossima guerra potrebbe essere combattuta da aerei senza uomini a bordo… Prendete tutto ciò che avete imparato sull’aviazione in guerra, gettatelo dalla finestra e mettetevi al lavoro sull’aviazione di domani”. – Generale H. H. ‘Hap’ Arnold, USAAF, VJ Day, 1945
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Gli Stati Uniti hanno appena presentato un ambizioso programma che mira a schierare un numero massiccio di droni per sopraffare i potenziali avversari grazie alla pura massa numerica. Questo programma potrebbe cambiare le carte in tavola nella competizione tra grandi potenze, sollevando la possibilità di guerre industriali di logoramento su larga scala. Alla fine del mese scorso, diversi media hanno riferito che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) ha presentato il cosiddetto Programma Replicator, per far progredire rapidamente la messa in campo di piattaforme autonome e in grado di contrastare gli attacchi nei domini aereo, terrestre e marittimo.“
Il vice segretario alla Difesa Kathleen Hicks ha annunciato che si tratta di una mossa strategica per contrastare le crescenti capacità militari della Cina, sottolineando la sua importanza in un potenziale conflitto a Taiwan, con una tempistica aggressiva di 18-24 mesi per il dispiegamento.
Il programma Replicator mira a produrre in massa droni autonomi a basso costo e a stabilire un processo di sviluppo tecnologico rapido e scalabile. L’Unità per l’innovazione della difesa (PIU) del Pentagono supervisionerà lo sforzo, collaborando con la difesa e con aziende tecnologiche non tradizionali per accelerare lo sviluppo. Il progetto potrebbe includere anche un programma di veicoli sottomarini senza pilota di grande diametro con la Marina statunitense.
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