Lo scienziato svedese Johan Rockström figura di riferimento per attivisti come Greta Thunberg, è protagonista con David Attenborough del documentario Netflix “Breaking Boundaries (Superare i limiti)”.
Secondo il Guardian, presentano il primo “check-up scientifico” completo che mostra la maggior parte dei sistemi globali. Sembra un’affermazione piuttosto impegnativa.
Un team di ricerca dell’Università di Copenaghen, guidato da Johan Rockstroem, promosso dal Forum economico mondiale (WEF), (ospite a Milano nel 2021) avrebbe appena scoperto che la Terra non sia più in grado di garantirci le risorse naturali che servono all’umanità per vivere. Un nuovo studio avrebbe scoperto che le condizioni che hanno permesso all’umanità di prosperare per 10.000 anni non ci sarebbero più, a causa di importanti e catastrofiche alterazioni.
Il nome della ricerca, “La Terra oltre sei dei nove confini planetari“, anticipa già il tema: sei dei limiti teorizzati da Johan Rockström, fondatore dello Stockholm Resilience Centre e direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research sarebbero stati violati a causa delle azioni umane. Ciò significerebbe che per la Terra non sarebbe più possibile garantirci con sicurezza i servizi ecosistemici, ovvero quei sistemi naturali che il Pianeta genera a favore dell’uomo.
Johan Rockström parla dei quattro sistemi biofisici chiave a rischio tipping point, ovvero pericolosamente vicini ad oltrepassare il punto critico di non ritorno.
Rockström che sa scegliere le parole, li chiama i Ground Zero della terra e sono:
L’Artico e la Groenlandia, regione che desta enormi preoccupazioni per lo scioglimento dei ghiacci; fenomeno che Rockstrom definisce una delle principali cause delle recenti ondate di caldo in Europa.
La foresta Amazzonica, il più ricco ecosistema terrestre e casa dell’habitat più biodiverso al mondo, vicinissimo al punto di non ritorno a causa della deforestazione.
Il terzo Ground Zero è l’Antartide occidentale che, stando a quanto spiegato dallo scienziato, si è rilevata più sensibile ai cambiamenti climatici dell’Artico, essendo composta da ghiaccio su roccia. Per questo motivo – ha spiegato – non si scioglie dall’alto, dove anzi cresce, ma perde ghiaccio dal basso. (ndr ha mai sentito parlare dei vulcani in zona)
E infine, le barriere coralline tropicali, sistema a fortissimo rischio scomparsa con l’aumento di 1,5 gradi delle temperature.
VEDI
https://economiacircolare.com/crisi-climatica-agenda-2030-johan-rockstrom/
https://economiacircolare.com/crisi-climatica-agenda-2030-johan-rockstrom/
https://intelligence.weforum.org/topics/5727b8bb180e4a43a69677d5e5601ab8
Emissions Gap Report (EGR) 2022: The Closing Window – Climate crisis calls for rapid transformation of societies
https://www.unep.org/resources/emissions-gap-report-202
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