La geoingegneria non è una cura. Nel migliore dei casi, è un cerotto o un laccio emostatico; nel peggiore, potrebbe essere una ferita autoinflitta.

14 aprile 2014

Di Erik Conway,
NASA Jet Propulsion Laboratory

Non esiste un pianeta B. Ma esiste un piano B? Possiamo salvarci dai peggiori effetti del cambiamento climatico? Le idee ci sono, ma non c’è una bacchetta magica: hackerare il clima potrebbe causare più danni che benefici. Abbiamo parlato con Riley Duren, ingegnere di sistemi presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, per conoscere la sua opinione sull’argomento. Riley analizza come possiamo utilizzare le osservazioni del pianeta Terra per dare risposte più informate ai cambiamenti climatici.

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