Ora è envogue parlare di Next-Generation. Quindi tutto ciò che si chiama con questa sigla sembra promettente. Con il programma Next-Generation Nonsurgical Neurotechnology (N3), DARPA mira ad estendere il ‘brain-computer interface’  BMI ai militari. Che cosa vuol dire questo?

DARPA FINANZIA  NANOPARTICELLE CHE PENETRANO IL CERVELLO PER LEGGERE I SEGNALI NEURALI – I MILITARI GIÀ LE STANNO UTILIZZANDO PER LA NUOVA TECNOLOGIA DI INTERFACCIA CERVELLO-COMPUTER.

Invece di ottenere impianti neurali invasivi impiantati nel cervello, i medici potrebbero un giorno essere in grado di inondare la testa con milioni di nanoparticelle che possono leggere i segnali neurali dall’interno e trasmetterli a un computer vicino.

Almeno, questo è il futuro che l’ingegnere dell’Università di Miami Sakhrat Khizroev spera. Ha sviluppato nanoparticelle magnetoelettriche (MENPs) che possono viaggiare attraverso il flusso sanguigno, permeare il cervello e leggere i segnali dei singoli neuroni in un modo che può essere raccolto da un casco specializzato, secondo un comunicato stampa dell’università.

In breve, si tratta di uno strumento che potrebbe cambiare drasticamente il modo in cui gli scienziati si avvicinano alla tecnologia di interfaccia cervello-computer, togliendo le sonde invasive e localizzate e sostituendole con milioni di particelle che vengono iniettate come qualsiasi altro farmaco e possono coprire l’intero cervello – ed è già oggetto di interesse da parte dei militari.

“In questo momento, stiamo solo grattando la superficie”, ha detto Khizroev nel comunicato stampa. “Possiamo solo immaginare come la nostra vita quotidiana cambierà con tale tecnologia”.

In primo luogo, Khizroev ha obiettivi medici ambiziosi. Mappare l’intera attività del cervello con i suoi MENPs, ha suggerito nel comunicato, potrebbe dare ai ricercatori medici gli strumenti e le informazioni di cui hanno bisogno per trattare condizioni neurologiche difficili come il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la depressione.

“Possiamo solo fantasticare su come cambierà la nostra vita quotidiana con questa tecnologia”, ha detto.

E, con poca sorpresa, è interessato anche l’esercito americano. DARPA, la divisione di ricerca del Pentagono, ha lanciato il progetto BRainSTORMS per testare la tecnologia nella speranza che possa permettere ai soldati a cui sono state iniettate le nanoparticelle di comunicare con i sistemi militari solo con il pensiero.

Traduzione Nogeoingneria  (grassetto e link nel testo aggiunti)

FONTE https://futurism.com/neoscope/darpa-nanoparticles-brain-neural-signals

Le nanoparticelle magnetiche sono una classe di nanoparticelle che possono essere manipolate usando il campo magnetico. Tali particelle di solito sono costituite di elementi magnetici come ferronichel e cobalto e loro composti chimici. Fra queste, particolare importanza hanno assunto le nanoparticelle SPIONs (Super Paramagnetic Iron Oxide Nanoparticles), costituite da ossidi di ferro come Fe3O4 (magnetite) o γ-Fe2O3 (maghemite). Queste particelle sono state recentemente al centro di molte ricerca a causa delle loro proprietà di attrazione che potrebbero vedere il loro uso potenziale nella catalisi [1], in biomedicina [2], nell’imaging a risonanza magnetica [3], nell’immagazzinamento dati [4] e nel risanamento ambientale [5].  su Wikipedia 

2002 Gli scienziati californiani l’hanno battezzata smart dust, “polvere intelligente”. Il Pentagono la definisce “Ia tecnologia strategica dei prossimi anni”. Un giorno cambierà Ia nostra vita; intanto sta già cambiando il modo di fare la guerra… Il pulviscolo intelligente è fatto di miriadi di computer microscopici. Ognuno misura meno di un millimetro cubo ma incorpora sensori elettronici, capacità di comunicare via onde radio, software e batterie.

2002 ECCO LA POLVERE CHE SPIA

2013 Particelle di polvere intelligente incorporate nel cervello potrebbero formare una forma completamente nuova di interfaccia cervello-macchina, dicono gli ingegneri

2013 How Smart Dust Could Spy On Your Brain

2015 L’iniezione di nanoparticelle ferromagnetiche permette di attivare specifiche aree cerebrali attraverso l’esposizione a campi magnetici esterni. 

2021 EIN REMOTELY CONTROLS BRAIN AND BEHAVIOUR

Elon Musk, che promette entro il 2021 il primo chip Neuralink nel cervello umano, diffonde un suo

FINAL WARNING DI ELON MUSK : CI STIMO SCAVANDO LA FOSSA  (sottotitoli in italiano) 

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