La trasmissione senza fili di energia attraverso l’aria è un sogno che risale ad almeno un secolo fa, e il Pentagono vuole essere il primo a renderlo una realtà su larga scala.
Nikola Tesla fu il primo a proporre il trasferimento di energia senza fili nel 1890; credeva che sarebbe diventato lo standard per l’invio di energia da un punto A a un punto B.
DARPA lo ha annunciato il 7 settembre: sta entrando nella prima fase del programma Persistent Optical Wireless Energy Relay (POWER), che mira a rivoluzionare la distribuzione di energia attraverso il trasferimento di energia wireless in volo. Paul Jaffe, che dirige il programma POWER della DARPA: “Una rete energetica senza fili potrebbe sbloccare l’energia da fonti nuove e diverse, anche dallo spazio, e collegarle in modo rapido e affidabile ai consumatori affamati di energia”. Quindi, la DARPA sta trasformando il sogno di Nikola Tesla dell’energia senza fili?
Gli scienziati del Pentagono vogliono usare i laser per trasportare l’energia nelle zone di guerra. L’energia elettrica verrebbe convertita in energia laser e poi inviata alle basi militari americane più remote. Questa tecnologia renderebbe l’esercito molto meno dipendente dai generatori diesel e dalla rete logistica che a volte deve schivare il fuoco nemico per rifornirli di carburante. In definitiva, la rete energetica wireless potrebbe svolgere un ruolo cruciale sia per le operazioni militari sia come sottoprodotto per la vita civile, aprendo la strada a una nuova era.Vedi qui
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La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) degli Stati Uniti ha comunicato i principali appaltatori che sono stati selezionati per la prima fase dell’ambizioso programma Persistent Optical Wireless Energy Relay (POWER).
Il programma POWER, mira a sviluppare un sistema per la distribuzione di energia in tutto il mondo attraverso il trasferimento aereo. Quest’idea, inizialmente concepita da Nikola Tesla quasi un secolo fa, potrebbe rappresentare una svolta storica nel campo del trasferimento energetico, paragonabile all’avvento dell’elettrificazione avvenuto circa 150 anni fa.
La prima fase del programma POWER sarà condotta da tre team guidati da RTX Corporation, Draper Laboratory e BEAM Company. Questi team competono per progettare, e sviluppare, i relè di energia ottica necessari per rendere operativo il sistema. Gli obiettivi del programma includono la dimostrazione dei componenti chiave per la realizzazione di una rete energetica resiliente, in grado di trasmettere energia alla velocità della luce.
Il Dr. Paul Jaffe, responsabile del programma POWER presso la DARPA, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, affermando che potrebbe rivoluzionare la distribuzione energetica, consentendo l’accesso a fonti di energia nuove e diverse.
La tecnologia di trasferimento energetico potrebbe anche contribuire a rendere gli aeromobili futuri più compatti ed economici, riducendo il consumo di carburante e lo spazio necessario per i motori. Nella fase iniziale, però, saranno eseguiti solamente dei test concettuali per esplorare questa possibilità.
Un aspetto cruciale del programma è l’efficienza dei relè di energia nell’indirizzare l’energia con precisione ed efficienza, correggendo le onde per garantire una qualità del segnale elevata e regolando la quantità di energia trasmessa. Nella fase successiva del programma, i relè verranno testati in volo, con l’obiettivo di consegnare 10 kilowatt di energia ottica a un ricevitore terrestre distante 200 chilometri dalla sorgente laser a terra.
Il Dr. Jaffe ha sottolineato l’importanza di superare le limitazioni delle attuali tecnologie di distribuzione energetica, soprattutto per scopi militari. Il successo di questo progetto potrebbe portare a una rete energetica wireless pratica, versatile e adattabile, con un’alta capacità di trasmissione a lunga distanza ad alta quota.
Le soluzioni proposte dai tre team selezionati variano da combinazioni innovative di tecnologie esistenti a innovazioni tecnologiche ad alto rischio e alto potenziale. La prima fase del programma prevede dimostrazioni su banco delle tecnologie critiche e dovrebbe durare 20 mesi, con la possibilità di ottenere un’estensione di tre mesi per svolgere ulteriori test. La seconda fase, prevista per il 2025, si concentrerà sull’integrazione delle tecnologie di relay su piattaforme esistenti per una dimostrazione pratica a bassa potenza.
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