Il futuro dell’economia mondiale, di quello che viene definito “Grande Reset Globale”, insomma, appare saldamente nelle mani dei colossi della finanza occidentale. Non è dunque eccessivo affermare che questi stessi colossi, detenendo investimenti in attività industriali quali l’estrazione dei minerali che servono a produrre tutto ciò che, al giorno d’oggi, “è divenuto indispensabile” per la vita sulla Terra, detengono, di fatto, un potere quasi assoluto sull’umanità. Una situazione che, se non si è del tutto incapaci di intendere e di volere, così come l’attuale sistema consumista vorrebbe forse che fossero gli esseri umani, è impossibile non ritenere terrificante. Distopica. Angosciante.

Un tempo si credeva che potesse esistere un “capitalismo dal volto umano”. Crederlo, alla luce di questi dati, oggi appare francamente difficile. Se non impossibile. VEDI QUI

Follia pura! Ecco come si presenta la “rivoluzione digitale” verde e sostenibile dell’Occidente in Africa!

La rivoluzione digitale significa soprattutto enormi profitti per le multinazionali minerarie statunitensi e sempre meno diritti per i lavoratori africani che devono lavorare nelle miniere in condizioni spaventose, scrive Jeremy Loffredo per The Grayzone.

Nei prossimi decenni, la domanda di alcune materie prime esploderà quando tutti dovranno passare all’elettricità. Prendiamo ad esempio il rame e il cobalto. In Congo, Siddhartha Kara ha registrato come le compagnie minerarie statunitensi sfruttino e abusino della popolazione locale e come le donne e i bambini subiscano le conseguenze di questa situazione.

KoBold Metals è una nuova società mineraria fondata da Bill Gates e sostenuta da Jeff Bezos e Richard Branson. La società è alla ricerca di giacimenti che altri colossi minerari non hanno ancora sviluppato.

La società di Gates, Bezos e Branson vuole mettere le mani sull’intera disponibilità mondiale di nichel, cobalto, litio e rame. KoBold sta attualmente lavorando a un importante progetto minerario in Zambia.

“Il passato della schiavitù, per il quale oggi ci si scusa e attorno al quale tutto ruota, non è una soluzione allo sfruttamento e all’oppressione di oggi. Evidenziare il passato è un esibizionismo morale volto a distrarre dal presente”, risponde l’avvocato Sietske Bergsma.

L'”utopia” della quarta rivoluzione industriale viene costruita sulle spalle delle popolazioni del Sud del mondo, osserva la scrittrice Whitney Webb. Non c’è nulla di sostenibile in questo, secondo lei. Così facendo, sosteniamo il neocolonialismo e le compagnie minerarie predatrici”, scrive Webb. 

FONTE https://uncutnews.ch/der-blanke-wahnsinn-so-sieht-die-westliche-grune-nachhaltige-digitale-revolution-in-afrika-aus/

VEDI NEWS https://thegrayzone.com/2023/01/23/us-africa-summit-profits-mining/

Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM https://t.me/NogeoingegneriaNews.

CHI SONO I GRANDI IMPRENDITORI CHE FINANZIANO L’ESTRAZIONE DI METALLI IN GROENLANDIA 

KoBold Metals, startup sostenuta anche da Jeff Bezos e Bill Gates, vuole estrarre nichel e cobalto per le batterie in Groenlandia. Per farlo, si affida all’intelligenza artificiale. Tutti i dettagli

La startup mineraria statunitense KoBold Metals sta cercando un grande deposito di nichel e cobalto – entrambi fondamentali per le batterie, e di conseguenza per la transizione energetica – nella costa occidentale della Groenlandia. La ricerca si sta svolgendo sull’isola di Disko e sulla penisola del Nugssuaq e riguarda “un deposito che sarà il primo o il secondo più grande al mondo” dei due metalli, ha detto alla CNN l’amministratore delegato Kurt House.

CHI FINANZIA KOBOLD METALS

KoBold Metals è nata nel 2018, ha sede in California ed è finanziata da diversi grandi imprenditori come Michael Bloomberg, Jeff Bezos di Amazon e Bill Gates di Microsoft attraverso il fondo Breakthrough Energy Ventures, istituito proprio da Gates e dedicato alle tecnologie per le energie pulite.

L’UTILIZZO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La startup si differenzia dalle aziende del settore più tradizionali perché sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare il processo di ricerca dei giacimenti.

LA PARTNERSHIP CON BLUEJAY MINING

KoBold aveva firmato un accordo con la società britannica Bluejay Mining per l’esplorazione di depositi metalliferi in Groenlandia, formando una joint venture 51-49. E aveva fatto sapere che avrebbe pagato 15 milioni di dollari entro la fine del 2024 per il finanziamento del progetto Disko-Nuussuaq.

Stando alle valutazioni di Bluejay, il territorio della Groenlandia occidentale ha delle somiglianze geologiche con la regione di Norilsk, in Russia, dove si producono grandi quantità di nichel.

LE TRIVELLAZIONI INIZIERANNO L’ESTATE PROSSIMA?

CNN ha raccontato che il gruppo di lavoro di KoBold e Bluejay sta raccogliendo campioni di suolo ed effettuando rilevazioni aeree tramite droni ed elicotteri per misurare il campo elettromagnetico della sottosuperficie e “mappare” gli strati rocciosi. I dati raccolti vengono poi analizzati da una piattaforma di intelligenza artificiale che aiuterà a selezionare i luoghi in cui trivellare, forse già la prossima estate.

I VANTAGGI LOGISTICI DELLO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCI

Møller Stensgaard, amministratore delegato di Bluejay, ha detto alla CNN che c’è preoccupazione per l’impatto dei cambiamenti climatici in Groenlandia: l’Artico si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto al resto del mondo. Ha però anche aggiunto che “i cambiamenti climatici hanno reso l’esplorazione e l’estrazione mineraria più facile e più accessibile”. Per via dello scioglimento dei ghiacci, infatti, è più semplice navigare tra le acque artiche: questa situazione permette a KoBold sia di far arrivare alla base i macchinari pesanti di cui ha bisogno per le trivellazioni, sia poi di mettere in commercio i metalli che estrae.

Mike Sfraga, presidente della Commissione per la ricerca artica degli Stati Uniti, ha dichiarato che “se queste tendenze climatiche continueranno anche in futuro, non c’è dubbio che un numero maggiore di terreni diventerà accessibile e che alcuni di questi terreni potrebbero avere il potenziale per lo sviluppo minerario”. Ha assicurato che lo sfruttamento minerario non è in contraddizione con la tutela dell’ambiente.

LE RISERVE MINERARIE DELLA GROENLANDIA

Secondo l’Istituto geologico di Danimarca e Groenlandia, il sottosuolo dell’isola potrebbe contenere riserve importanti di carbone, oro, zinco, rame e terre rare.

Gli obiettivi che l’Unione europea, gli Stati Uniti e altri governi nel mondo si sono dati sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sulla trasformazione “sostenibile” dell’industria e dei trasporti mettono questi paesi davanti a un serio problema di vulnerabilità strategica: ad oggi, infatti, tutti loro dipendono dalla Cina per le forniture di metalli critici per la transizione, in particolare per le terre rare.

I VANTAGGI STRATEGICI PER USA E UE

Da un punto di vista strategico, la Groenlandia potrebbe essere la fornitrice perfetta di metalli per Washington e Bruxelles: fa geograficamente parte del Nordamerica, mentre politicamente è legata alla Danimarca, membro dell’Unione europea.

FONTE https://www.startmag.it/energia/kobold-metals-groenlandia/

VEDI ANCHE

L’ISOLA DEL TESORO – JEFF BEZOS, MICHAEL BLOOMBERG, BILL GATES: I PAPERONI DEL MONDO A CACCIA DI MINERALI RARI IN GROENLANDIA

TERRE RARE, COBALTO E IMPERO MONDIALE DELLA FINANZA. COSA SI MUOVE DAVVERO DIETRO HI-TECH E “GREEN ECONOMY”

 

 

 

IMPORTANTE!: Il materiale presente in questo sito (ove non ci siano avvisi particolari) può essere copiato e redistribuito, purché venga citata la fonte. NoGeoingegneria non si assume alcuna responsabilità per gli articoli e il materiale ripubblicato.Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.