Agri-business. I Semi della Distruzione

di F. William Engdahl

“Se controlli il petrolio, controlli le nazioni, se controlli gli alimenti, controlli i popoli”.
Henry Kissinger, Premio Nobel per la Pace nel 1973

Esiste un disegno preciso dietro alle pressioni economiche o militari con le quali un ristretto gruppo di potenti agisce nei confronti dei paesi poveri, obbligandoli a distruggere il proprio millenario sistema di produzione alimentare e a sostituirlo con uno basato sulle grandi fattorie industrializzate e sulla diffusione degli OGM (organismi geneticamente modificati). Questo disegno si chiama agribusiness , il business dell’industria alimentare , e ha come obiettivo il controllo del mondo attraverso il controllo della risorsa primaria per eccellenza: il cibo.

Un’inchiesta rigorosa, dettagliata e aggiornatissima.

Un’analisi spietata della direzione in cui stiamo più o meno inconsapevolmente andando.

Un grido d’allarme per cambiare subito rotta.


F. William Engdahl
è tra i più acuti osservatori del sistema globale, con un interesse particolare per la geopolitica. In questo libro ricostruisce la più pericolosa delle alleanze, quella che governa l’industria alimentare. Da una parte le multinazionali ( Monsanto, Dupont, Syngenta, Dow Chemical, Cargill), dall’altra i poteri forti ( Bilderberg Group, Triateral Commission e Council on Foreign Affairs, insieme al governo americano, alla Banca Mondiale, al Fondo Monetario Internazionale e al World Trade Organization ). Nel mezzo i risultati devastanti dell’agribusiness: distruzione dei sistemi agricoli e di allevamento tradizionali, diffusione degli OGM, propagazione di virus o altre gravi malattie per la salute umana, dipendenza dell’agricoltura dei paesi poveri dalle multinazionali, crisi finanziarie, piani di controllo demografico .

Introduzione

«Deteniamo circa il 50% della ricchezza mondiale, ma abbiamo solo il 6,3% della popolazione globale. Questa disparità la si nota particolarmente, se ci confrontiamo con l’Asia. In questa situazione, non possiamo evitare di diventare oggetto di invidia e di risentimento. Il nostro vero obiettivo, nel prossimo futuro, deve essere quello di lasciare intatto questo rapporto e di mantenere inalterata tale disparità con il resto del mondo, senza correre pericoli per la nostra sicurezza nazionale. A tale scopo, dobbiamo abbandonare ogni sentimentalismo e ogni posizione utopica e concentrarci unicamente sui nostri concreti interessi nazionali, in qualunque parte del mondo si trovino. Dobbiamo capire che non possiamo permetterci il lusso dell’altruismo e della beneficenza mondiale». 

George Kennan Dirigente responsabile per la pianificazione presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America – 1948

Questo libro parla di un piano segreto, ideato da una piccola élite economico-politica formatasi dopo la seconda guerra mondiale, non più a Londra, come accadeva precedentemente, ma a Washington. Espone la storia, sempre taciuta, di come detta élite autoreferenziale abbia lavorato per mantenere questa posizione di “disparità”, usando le parole di Kennan; la storia di come un piccolo gruppo di persone si sia appropriato delle fonti e delle leve del potere nel periodo postbellico.

È, in fin dei conti, la storia dell’evoluzione del potere di una piccola cerchia selezionata, nel cui corso anche la scienza è stata piegata agli interessi di una piccola minoranza di individui. Seguendo le raccomandazioni fatte da Kennan nel 1948 nel suo memorandum interno, costoro avevano perseguito i loro scopi senza scrupoli e senza «il lusso dell’altruismo e della beneficenza mondiale».

A differenza dei suoi predecessori, che guidavano l’Impero britannico, la nuova élite statunitense, che a guerra appena finita aveva proclamato orgogliosamente la nascita del “secolo americano”, si è dimostrata eccezionalmente abile nell’uso della retorica dell’altruismo e della beneficenza mondiale, per nascondere i suoi veri progetti. Il “secolo americano” è apparso più “leggero” del precedente, più “generoso e gentile”; durante il suo corso questi gruppi elitari – promettendo in cambio la liberazione dal colonialismo, la libertà, la democrazia e lo sviluppo economico – hanno costruito un sistema di potere di una grandezza mai più vista dopo i tempi di Alessandro Magno, circa 3 secoli prima di Cristo: un impero globale, unificato dal controllo militare da parte di un’unica superpotenza, in grado di decidere unilateralmente il destino di intere nazioni.

Questo libro è il seguito di un altro, precedentemente pubblicato, dal titolo Un secolo di guerra: la politica petrolifera americana e il nuovo ordine mondiale , ed evidenzia un ingegnoso progetto di potere, pensato per prendere il controllo di una risorsa fondamentale per il genere umano: il cibo. L’uomo, che ha servito gli interessi di questa élite postbellica americana negli anni ’70 e che rappresenta al meglio la sua selvaggia “realpolitik”, è l’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger. Una volta, verso la metà degli anni ’70, Kissinger, navigato sostenitore della teoria geopolitica dell’“equilibrio di potere” nonché regista occulto di molte cospirazioni, ha espresso quella che probabilmente era la sua idea per la dominazione mondiale: «Controllate il petrolio e controllerete le nazioni. Controllate il cibo e controllerete i popoli».

Il progetto per raggiungere l’obiettivo strategico del controllo della sicurezza alimentare globale era già cominciato qualche decennio prima, molto prima dell’inizio della guerra, negli anni ’30. È stato finanziato da selezionate fondazioni private, create appositamente per conservare la ricchezza e il potere nelle mani di poche famiglie americane. Originariamente, questi gruppi avevano base a New York e lungo la costa est degli Stati Uniti, da Boston a Philadelphia, fino a Washington D.C.; per questo motivo, i media popolari si riferiscono a loro, talvolta con scherno, ma più spesso con deferenza, come all’« establishment della costa est».

Il centro di gravità del potere americano si sposterà nel corso dei decenni successivi alla guerra. L’ establishment della costa est verrà soppiantato da una nuova élite – con base tra Seattle e la California del sud, sulla costa pacifica – che aveva sedi anche a Houston, a Las Vegas, ad Atlanta e a Miami e che estendeva i suoi tentacoli di potere sull’Asia e sul Giappone, e verso sud, sull’America latina.

Nei decenni precedenti e immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, una famiglia”, più di qualunque altra, ha simboleggiato la tracotanza e l’arroganza del “secolo americano. L’ingente ricchezza accumulata da questa famiglia è figlia di innumerevoli guerre sanguinose e del controllo del nuovo “oro nero”: il petrolio.

Il fatto nuovo, riguardante questa famiglia, fu che, all’inizio della costruzione della sua fortuna, i suoi patriarchi e consulenti decisero di estendere il loro controllo su diverse sfere di influenza. Non solo presero il potere nel campo petrolifero – il settore energetico emergente, all’epoca, e che avrebbe fornito le risorse per lo sviluppo dell’economia globale – ma estesero la loro influenza anche sull’istruzione della gioventù, sulla medicina, sulla psicologia, sulla politica estera degli Stati Uniti e, aspetto principale per il nostro lavoro, sulla scienza della vita stessa, la biologia, e sulle sue applicazioni nel mondo dell’allevamento e dell’agricoltura.

Nella maggior parte dei casi, la loro azione è sconosciuta alla maggioranza del popolo, specialmente negli Stati Uniti. Pochi americani sanno che le loro vite sono sottilmente, e a volte nemmeno tanto, influenzate da uno o da un altro progetto finanziato dall’immensa ricchezza di detta famiglia.

Nel corso delle ricerche per il presente libro, teoricamente incentrate sugli organismi geneticamente modificati o OGM, mi è apparso subito chiaro che la storia di questi ultimi è inseparabile dalla storia politica di questa potentissima famiglia dei Rockefeller e dei quattro fratelli – David, Nelson, Laurance e John D. III – che nei tre decenni successivi alla vittoria americana nella seconda guerra mondiale, hanno creato il famigerato “secolo americano”, dando vita all’evoluzione della strategia di potere disegnata da Kennan nel 1948.

In realtà, la storia degli OGM non dimostra altro che l’accentramento del potere nelle mani di una ristretta élite, determinata, a tutti i costi, a ridurre l’intero mondo a essere schiavo del suo potere.

Tre decenni fa, questo potere era nelle mani della famiglia Rockefeller; oggi, tre dei quattro fratelli sono morti, alcuni in circostanza sospette; ma, ciononostante, la loro volontà di dominazione globale – «dominazione ad ampio raggio», come la definirà il Pentagono più tardi – si è dispiegata a livello globale, spesso dietro la retorica della “democrazia”, sorretta in molti casi, quando le circostanza lo hanno richiesto, dalla potenza militare dell’“impero”. Il loro progetto si è evoluto a tal punto che un piccolo gruppo di potere, acquartieratosi a Washington durante i primi anni del “nuovo secolo”, è riuscito a controllare il presente e il futuro della vita su questo pianeta, a dei livelli che fino a oggi non si potevano neppure immaginare.

La storia dell’ingegneria genetica e dei brevetti sulle piante e sugli altri organismi viventi non può essere compresa senza avere studiato la storia dell’evoluzione del potere in America nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. George Kennan, Henry Luce, Averell Harriman e, soprattutto, i quattro fratelli Rockefeller hanno creato il settore multinazionale dell’ agribusiness e hanno finanziato la “rivoluzione verde” nel campo agricolo dei Paesi in via di sviluppo, allo scopo, tra le altre cose, di creare nuovi mercati per i loro prodotti petrolchimici – come i fertilizzanti – oltre che di imporre la dipendenza dalle loro fonti energetiche. Le loro gesta sono inscindibili dalla storia attuale degli organismi geneticamente modificati.

Fin dai primi anni del nuovo secolo, è apparso chiaro che solamente le quattro maggiori compagnie multinazionali petrolchimiche avrebbero potuto recitare il ruolo di dominatrici nel settore dei brevetti dei prodotti alimentari di base – grano, soia, riso, frumento, verdura, frutta e cotone – dai quali la maggior parte della popolazione mondiale dipende per gli approvvigionamenti quotidiani di cibo, oltre che in quelli della creazione di nuovi ceppi di pollame geneticamente modificato, resistente alle malattie – come l’“influenza aviaria”, causata dal virus mortale H5N1 – e di altre razze geneticamente modificate di maiali e di bovini. Tre di queste quattro compagnie hanno relazioni decennali con l’istituto del Pentagono che si occupa di ricerche nel settore delle armi chimiche; la quarta, ufficialmente svizzera, è in realtà controllata da società anglo-americane; quindi, come per il petrolio, anche per gli OGM si deve parlare di un progetto di dominio globale anglo-americano.

Nel maggio del 2003, prima dell’indignazione suscitata dagli implacabili bombardamenti su Baghdad, il Presidente degli Stati Uniti aveva deciso di far diventare quello degli OGM un settore strategico, una priorità nella politica estera del Paese. La cocciuta resistenza del secondo maggiore produttore agricolo mondiale, l’Unione Europea, è diventata un’eccezionale barriera contro il progetto di espansione globale degli OGM: finché la Germania, la Francia, l’Austria, la Grecia, e altri Paesi europei della UE si rifiuteranno di accettare la coltivazione degli OGM, per motivi scientifici e di sicurezza, le altre nazioni del mondo resteranno scettiche ed esitanti nell’adottarla; così, dall’inizio del 2006, l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha cominciato a fare pressioni sull’Unione Europea, affinché apra le porte a una massiccia proliferazione di OGM, tanto che il progetto della loro espansione sembra vicino al raggiungimento del successo finale.

Fin dall’inizio dell’occupazione militare anglo-americana dell’Iraq, Washington ha portato avanti il progetto di soggiogare l’agricoltura di quel Paese al dominio dei semi brevettati e geneticamente modificati; inizialmente, grazie ai finanziamenti del Dipartimento di Stato e del Dipartimento dell’Agricoltura.

Il primo esperimento di massa di semi OGM del grano è stato effettuato agli inizi degli anni ’90, in un Paese la cui élite di potere era già stata corrotta da tempo dalla famiglia Rockefeller e dalle sue banche di New York: l’Argentina.

Le pagine che seguono delineano l’espansione e la proliferazione degli OGM, avvenute spesso attraverso la coercizione politica, le pressioni governative, la frode, gli inganni e perfino l’omicidio. Non sorprendetevi, se vi sembrerà di leggere un romanzo criminale, perché di ciò si tratta. Questo crimine è stato perpetrato nel nome dell’efficienza agricola, del rispetto per l’ambiente e della soluzione del problema della fame nel mondo; in realtà, si ottenevano solamente profitti sempre maggiori per una piccola e potente élite, le cui azioni non sono guidate solamente dal desiderio di fare soldi; infatti, in fin dei conti, queste potentissime famiglie controllano già la Federal Reserve, la Banca d’Inghilterra, la Banca del Giappone e la Banca Centrale Europea (BCE), quindi sono loro a decidere se creare o distruggere il denaro. Il loro scopo, in realtà grave;, è quello di ottenere il definitivo controllo della vita futura sul Pianeta e   di instaurare una dittatura assoluta, un dispotismo mai visto prima.

Se lasciata agire indisturbata, questa élite che sta alle spalle del “Progetto OGM” tra solo un paio di decenni avrà il completo controllo delle capacità alimentari del Pianeta.

È necessario che questo aspetto della storia degli OGM venga raccontato; perciò invito i lettori a prestare la massima attenzione e a fare verifiche indipendenti o critiche ragionate a quanto segue.

INDICE

Introduzione

Parte I:

Gli inizi politici

Capitolo 1:

Washington lancia la “Rivoluzione Verde”
Le prime ricerche sugli OGM
La truffa dell’ “equivalenza sostanziale”
“Il cibo migliore di quello naturale…”
La FDA e la Monsanto raggirano l’opinione pubblica
Le strette relazioni tra governo e Monsanto

Capitolo 2 :

Le volpi messe a guardia del pollaio
La scienza si piega di fronte agli interessi politici
Una bomba si abbatte sul “Progetto OGM”
Blair, Clinton e la scienza “politicizzata”
Una Royal Society poco etica si unisce agli attacchi.
La scienza nell’interesse delle multinazionali….

Parte II:

Il Piano Rockefeller

Capitolo 3:

L’ “imbroglione” Dick Nixon e gli ancora più imbroglioni Rockefeller
Il cambiamento del paradigma americano a seguito del Vietnam
La “crisi della democrazia” secondo David Rockefeller
Kissinger e la “politica del cibo”
La “grande truffa del grano”
«Quando a Roma…»
La strategia di esportazioni agricole di Nixon. «Il cibo come arma»

Capitolo 4:

Il memorandum segreto del Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti
Crescita della popolazione e Sicurezza Nazionale
Il Cibo per Cargill & Co…
Gli “sfortunati tredici”
Il Brasile come “modello concreto” di attuazione del NSSM 200.

Capitolo 5:

I fratelli della morte
Cavie umane
«Secondo solo al controllo delle armi nucleari…»
Il sostegno dei Rockefeller all’eugenetica
Combattere «il cancro umano»
I segreti più nascosti dei Rockefeller
“Selezionare il meglio” –  L’eugenetica e la “razza superiore”
«Vanno dritti al sodo…»
Il Consiglio sulla Popolazione di JDR III e la «cripto-eugenetica»
Hello Dolly…
Dall’eugenetica alla genetica.

Capitolo 6:

Guerra “inevitabile” e “studi per la pace”
Preparare l’impero postbellico
Il «Secolo Americano» – Lo «Spazio vitale» degli Stati Uniti
La missione di Nelson in America Latina
Gli scheletri nell’armadio di Rockefeller
Il Rapporto Rockefeller-Wallace
Gli inizi dell’agribusiness: i Rockefeller si alleano con la Cargill
In Brasile e in Venezuela

Parte III:

Creare l’agribusiness

Capitolo 7:

Rockefeller e Harvard inventano l’ «agribusiness» statunitense
La «Rivoluzione Verde» spiana la strada
Formare i quadri dirigenti per la biorivoluzione
Rockefeller finanzia la creazione dell’agribusiness
Il ritorno dei monopoli e dell’integrazione verticale
“Dove sono finiti tutti i contadini?”.

Capitolo 8 :

Il cibo è potere
Impossessarsi della “ciotola del riso d’oro”
La «nuova eugenetica»: Reductio ad absurdum…
Il riduzionismo
Mappare il genoma del riso
“Riso d’oro” e vergognose bugie
Parte IV: Diffondere i semi OGM

Capitolo 9:

Inizia la rivoluzione nella produzione alimentare mondiale
L’Argentina è il primo laboratorio per esperimenti di massa sugli esseri umani
Come ha fatto una crisi del debito a trasformare l’Argentina in un “gigante della soia”?
Spezzare lo spirito nazionale argentino
La rivoluzione terriera di Rockefeller in Argentina
“Soia per me, Argentina…”
La Monsanto conquista con l’inganno
Che mangino la soia!

Capitolo 10:

I semi della democrazia americana arrivano in Iraq
La terapia economica d’urto in puro stile statunitense
L’Ordine 81 di Bremer
Distrutto il tesoro della varietà di semi irakena
Niente semi da piantare
“Diamo loro da mangiare…la pasta?”
L’Iraq, gli Stati Uniti e i dettami del Fondo Monetario Internazionale.

Capitolo 11:

I semi della distruzione – Coltivare il “Paradiso Terrestre”
L’agribusiness statunitense estende il proprio dominio
L’IPC e la lobby dell’agribusiness
La WTO e i brutti TRIPS
Prepararsi la propria torta, e mangiarsela pure
I quattro cavalieri dell’apocalisse OGM
Gli OGM e il coinvolgimento del Pentagono
Liberare il “genio della lampada” degli OGM
Brevettare le forme di vita
Bugie, enormi bugie e bugie della Monsanto…
La soia OGM è collegata con le morti infantili?
La finta “patata magica” africana

Parte V:

Il controllo della popolazione

Capitolo 12 :

Grano “Terminator”, “Traditore” e “Spermicida”
“Fare un passo indietro ora, per farne due in avanti dopo…”
L’ “angelo custode” salva il “Progetto OGM”
“Ficcatelo giù per quelle maledette gole…”
“Uccideteci dolcemente, sempre più dolcemente, uccideteci con…”
Una varietà di grano davvero speciale
Il tetano, i Rockefeller e la WHO
Viene alla luce il piano segreto degli OGM.

Capitolo 13 :

Panico da influenza aviaria e galline OGM
Il Presidente da una mano a un amico
Kissinger e la guerra batteriologica
I guadagni dell’agribusiness grazie al panico da influenza aviaria
Un mondo di galline geneticamente modificate?.

Capitolo 14 :

L’Apocalisse Genetica: i “Terminator” e i brevetti sui maiali
Alla fine la Monsanto acquisisce la Delta & Pine Land
L’Ufficio Brevetti della UE approva i “Terminator”
Vendere i semi della distruzione ovunque.
Brevettare lo sperma dei maiali e dei tori?
Il verdetto della Suprema Corta degli Stati Uniti del 1980.

Conclusione
Genetisti che «giocano a fare Dio»

FONTE 

 

VEDI ANCHE:

OGM:Il controllo degli alimenti dei popoli

 

 

 

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