“Presto condiremo (we will salt) gli oceani, la terra e il cielo con un numero incalcolabile di sensori invisibili agli occhi, ma visibili l’uno all’altro e ad una varietà di dispositivi di raccolta dati. I vasti flussi di dati sempre più accurati si combinano e interagiscono per produrre cache sempre più significativi di conoscenza” (1).

Esther Dyson, figlia di Freeman Dyson

 

Articolo di Nogeoingegneria

Non è necessario presentare Giulietto Chiesa, uno dei relatori alla conferenzaPADRONI DI NULLA Terra, acqua, cieli: il controllo democratico nell’era delle tecnologie globali”, tenutasi il 22.2.2014 a Firenze.

L’evento, organizzato dal gruppo NoGeoingegneria, si proponeva di far conoscere nuovi punti di vista su una realtà che coinvolge tutti, ma di cui pochi hanno preso atto. Si tratta di una realtà non soltanto ignorata, ma completamente negata da mass-media, istituzioni e governi.

Secondo le fonti ufficiali non stanno avvenendo manipolazioni intenzionali della nostra biosfera. Invece numerosi test atmosferici vengono fatti, e da molto tempo. Queste sperimentazioni di norma accadono all’insaputa delle persone coinvolte. Nessuno chiede il permesso a chi ne subirà gli effetti. La storia insegna, vedi QUI ,QUI, QUI ,QUI e QUI.

ANOMALIE IN CIELO  fenomeni mai visti in precedenza, hanno provocato inquietudine in molte persone spingendole a fare domande, e, in mancanza di risposte, a fare indagini.

Dopo anni di negazioni da parte di chi le risposte le dovrebbe dare, possiamo constatare oggi una svolta significativa.

Notiamo l’esposizione crescente di un gruppo promotore che dipinge un cielo ‘futuristico’, che ci chiede di ‘immaginare’ aerei indaffarati a spargere nanoparticelle in quota. Il compito di queste operazioni di inseminazione sarebbe la creazione di un velo persistente tra il Pianeta ed il Sole. Il Sun Radiation Management (un ramo della Geoingegneria) propone in questo modo una ‘via di salvezza’.

Alcuni articoli espongono i progetti, vedi QUI , QUI e QUI, e la lista di pubblicazioni potrebbe continuare.

Il caso vuole che il cielo stia già oggi mostrando i sintomi dello scenario disegnato per il futuro: da 10-15 anni si vedono sia il Sole offuscarsi dietro particolari nuvole che gli aerei responsabili di tali coperture nuvolose.

Ma stando a quanto assicurano gli esperti del settore, dovrebbe trattarsi di semplice vapore acqueo.

Il caso vuole anche che sono state eseguite numerosissime analisi di suolo, acque, vegetali, esseri viventi di ogni genere, in cui si rilevano sostanze particolari in eccesso, tra di esse (guarda caso!) le sostanze previste per il cielo ingegnerizzato.

E’ del 1997 la proposta di Edward Teller del rilascio di particelle in atmosfera per il controllo delle radiazioni solari. I cieli iniziarono a cambiare all’incirca in quel periodo, una trasformazione graduale, partendo da Stati Uniti e Canada.

Ormai le coperture regolari coinvolgono la stragrande parte del pianeta e non manca una strana coincidenza, cioè spingere con toni allarmistici verso l’avvio ufficiale dell’aerosolterapia planetaria.

La ricetta di David Keith, esponente di spicco degli ingegneri di terra e cielo, non è più lo zolfo del dottor Stranamore Teller, ma qualcosa che funzionerebbe ancora meglio. Keith suggerisce nanoparticelle di alluminio/bario.

Nel suo articolo Photophoretic levitation of engineered aerosols for geoengineering scrive lo scienziato di Harvard: “Consideriamo un sottile disco del raggio pari a circa 5 μm (micron) e dello spessore di 50 nm (nanometri) composto di tre livelli: uno strato di 5 nm di ossido di alluminio, uno strato di 30 nm di alluminio metallico, infine uno strato di 15 nm di titanato di bario”.

La creazione dello strato protettivo contro le radiazioni solari (SRM) in troposfera con nano particolato “per combattere le temperature in aumento”, avrà come conseguenza un cambiamento della composizione atmosferica terrestre. Ma i milioni di tonnellate di particelle rilasciate in cielo, non fanno impensierire Keith. La messa in pratica del progetto è esplicitata in ogni dettaglio in questo documento: Cost analysis of stratospheric albedo modification delivery systems VEDI QUI.

Keith propone perfino di Ricongelare il Polo Nord per fermare il riscaldamento globale.

Non c’è limite alla fantasia, ma tra i luminari della scienza, qualche voce in contrasto si alza e non vede in “ipotetiche irrorazioni” e cure ”chemioterapiche” un salvagente. Anzi, secondo un gruppo di scienziati del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel, Germania, l’implementazione di tecnologie di geoingegneria del clima come “ultimo, disperato, sforzo” potrebbe addirittura peggiorare la situazione.

Non sono gli unici a dirlo (qui 20 ragioni per diffidare della geoingegneria ).

Giulietto Chiesa, in occasione di questo incontro a Firenze, ha manifestato l’impegno suo, ma anche del gruppo da lui presieduto, ALTERNATIVA, contro questo gravissimo tentativo di attacco/inganno globale, che non può che portare alla devastazione del nostro spazio vitale, la biosfera.

Giulietto Chiesa e Paolo De Santis (il secondo dei tre relatori della conferenza) avevano inaugurato con un ARTICOLO la loro presa di posizione in questa tematica. Chiesa sottolinea ancora una volta di non voler adoperare un termine non adatto ad una discussione seria, preferendo il termine Geoingegneria a quello diffuso delle SCIE (Geoingegneria è il termine oggi usato negli ambienti accademici e specialistici), e non a semplici fini retorici, ma proprio per evitare semplificazioni o depistanti mistificazioni.

C’è da precisare però che la diffusione di particolato in atmosfera è una delle tecniche tra altre che mirano a manipolare le condizioni geofisiche del pianeta. Geoingegneria indica la  manipolazione intenzionale geo-biofisica su larga scala del contesto globale e può avvenire in più modi e con vari strumenti. Il termine Geoingegneria non significa dunque soltanto quello che comunemente viene definito scie (Stratospheric Aerosol Geoengineering-SAG).

Le scie in cielo rappresentano un dettaglio importante, del resto è proprio questo dettaglio visibile agli occhi che ci ha fatto capire che qualcosa di grave sta avvenendo.

L’IPCC ha iniziato a parlare del cambiamento climatico accostato alla geoingegneria anni fa. Il ‘Climate Change 2001’ la relazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici aveva incluso la possibilità di ingegneria climatica sul sistema della terra con la manipolazione su larga scala del bilancio energetico globale.

Un articolo di Wayne Hall scritto nel 2004 si intitola “Strategie contro il cambiamento climatico” e merita sicuramente di essere letto LINK PDF.

Giulietto Chiesa, introducendo il suo ultimo libro, dice:

“Nella vita quotidiana di ognuno di noi la crisi ha assunto i tratti di un personaggio da tragedia antica: il fato, il convitato di pietra, una presenza immanente e ostile, eppure inafferrabile. Conseguenza inevitabile quando gli effetti di una congiuntura globale sono ormai alle porte delle nostre case, colpiscono le nostre vite, corrodono la speranza di un futuro per i nostri figli e sgretolano ciò che davamo per scontato: stile di vita, lavoro, salute, istruzione. C’è la sensazione diffusa che tutto ciò sia solo la punta di un iceberg, che queste perdite siano in realtà le estreme propaggini di un enorme buco nero in espansione. Ma mancano le prove, perché nessuno dice veramente come stanno le cose. C’è un silenzio colpevole perché interessato da parte dei pochi che sanno…..”. La sua preoccupazione comprende anche il cielo e le manipolazioni che lo riguardano.

“Un cambiamento di rotta è ancora possibile, ma i tempi per questa trasformazione sono ormai strettissimi” insiste Chiesa, e vale per molti ambiti, ma non certo meno per l’àthmos”che garantisce la vita sulla terra.

L’involucro sottile, l’atmosfera della terra, una volta collassata, come potrà essere sostituita? La risposta è ovvia, non c’è nulla da mettere al suo posto, e non c’è posto dove andare.

Abbiamo una sola di atmosfera, vogliamo giocarcela?

Giulietto Chiesa, giornalista, scrittore e politico, è stato corrispondente da Mosca per l’Unità e La Stampa, oltre che per il TG5, il TG1 e il TG3. Esperto di globalizzazione e informazione, è autore di numerosi saggi, tra cui Cronache Marxziane (Fazi), Afghanistan anno zero (Guerini & Associati), G8-Genova (Einaudi), Russia addio (Editori Riuniti), Cronaca del golpe rosso (Baldini & Castoldi), La rivoluzione di Gorbaciov (Garzanti), Barack Obush (Ponte alle Grazie), fino al recente Invece della catastrofe (Piemme 2013). Nel corso del 2006, assieme a Megachip, ha promosso un gruppo di lavoro che indaga sulle vicende dell’11 settembre 2001, fortemente critico nei confronti delle inchieste tecniche e giudiziarie e delle interpretazioni correnti dei mass media. All’interno di questo gruppo di lavoro, Giulietto Chiesa è autore, insieme a Franco Fracassi, di Zero – Inchiesta sull’11 settembre, un film documentario. È editorialista per diverse testate e riviste (La Stampa, Galatea, Megachip, MicroMega, Il manifesto, Latinoamerica). E’ presidente del Laboratorio politico culturale Alternativa, da lui fondato nel 2010.

Chiesa ha promosso e sostenuto al Parlamento Europeo la Conferenza: Oltre le teorie di modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria presentando la relazione Il MUOS di Niscemi, un’arma ambientale.

(1)  As Dyson says, “Soon we will salt the oceans, the land, and the sky with uncounted numbers of sensors invisible to the eyes but visible to one another and to a variety of data collection devices. The vast, increasingly accurate data streams will combine and interact to produce more and more meaningful caches of knowledge.” – See more at: http://www.thefiscaltimes.com/Articles/2013/01/10/How-Youre-Shaping-the-Future-Through-Big-Data#sthash.ugyAxzxF.dpuf

 

 

L’EVENTO

SABATO 22 FEBBRAIO 2014
DALLE ORE 14,30 ALLE 18,30
la conferenza

PADRONI DI NULLA
TERRA, ACQUA, CIELI: IL CONTROLLO DEMOCRATICO NELL’ERA DELLE TECNOLOGIE GLOBALI

PRESSO LA SALA VANNI – PIAZZA DEL CARMINE – FIRENZE

Relatori:

GIULIETTO CHIESA

PAOLO DE SANTIS

ANTONIO CALABRO’

Conferenza ideata ed organizzata da NoGeoingegneria.com

*FIRENZE Sala Vanni 22 FEBBRAIO 2014*

*Piazza del Carmine* *- ore 14:30/18:30*

 

Nel 1958 Lyndon B. Johnson, futuro presidente degli Stati Uniti, prometteva: «Dallo spazio riusciremo a controllare il clima sulla terra, a provocare alluvioni e carestie, a invertire la circolazione negli oceani e far crescere il livello dei mari, a cambiare rotta alla corrente del Golfo e rendere gelidi i climi temperati».*
Proprio in quegli anni iniziavano massicce manipolazioni intenzionali del pianeta su larga scala e la GEOINGEGNERIA prende il via.
Nel 1996 viene pubblicato un documento in ambiente militare USA intitolato *“Weather as a Force* *Multiplier: Owning the Weather in 2025″* (recentemente tradotto da NoGeoingegneria, verrà presentato in occasione di questa conferenza), in cui si esprime la volontà dell’esercito degli Stati Uniti di disporre di una “globale, precisa, immediata, robusta, sistematica capacità di effettuare modificazioni del tempo atmosferico, in modo da consentire ai comandanti in capo dell’aviazione di moltiplicare le forze per raggiungere gli obiettivi militari”.

Che si tratti di comunicazioni, di economia, di energia, di ecologia, di risorse alimentari, di medicina, di politiche demografiche, di moneta e transazioni, di sicurezza o di controllo, le nuove tecnologie prevedono e necessitano di strutture, reti e decisioni globali su scala planetaria.

Ma in un momento in cui la democrazia rappresentativa e la sovranità dei popoli sembrano offuscati e travalicati da poteri oscuri e sovranazionali, in cui speculazione finanziaria, tecnologia, informazione e strategie militari sembrano inscindibili: chi decide e chi controlla?
I relatori di questa conferenza affronteranno alcuni aspetti di questi scenari sempre più reali.

GIULIETTO CHIESA *Ex parlamentare europeo e Presidente di Alternativa.

*“Politica, alleanze militari, servizi segreti: chi comanda? Una polemica attorno alla leggenda metropolitana della sovranità”*

“Democrazia e libertà civili furono gli strumenti culturali e istituzionali indispensabili per la costruzione del consenso” scrive *Giulietto Chiesa* nel suo ultimo libro. “Quando la bilancia delle forze si spostò dalla parte dei subordinati, e per il Potere il pericolo divenne concreto, esso ricorse senza esitazione alla forza”. L’11 settembre 2001 è stato il primo tentativo di correzione della rotta attraverso la violenza politica sul mondo intero”. Nel suo intervento traccerà le molteplici forme di strumentalizzazione, inclusi l’uso e la manipolazione delle forze della natura contro le popolazioni e contro la terra stessa. Ma chi lo fa?

PAOLO DE SANTIS *Professore senior presso l’Università Roma Tre.

*“Biosfera e Geoingegneria: le improbabili ragioni di una convivenza impossibile”*

Dovremmo davvero spaventarci per gli eventuali effetti dell’aumento di CO2? Si morirà di caldo o di freddo? Una nuova valutazione della biosfera ed una particolare analisi dell’indispensabile involucro del nostro pianeta sarà la base per riflettere sulla GEOINGEGNERIA. Oltre alle azioni dell’uomo che producono inquinamenti ed avvelenamenti “involontari” di aria, acqua e suolo, è in atto una deliberata distruzione dell’equilibrio atmosferico e geofisico. Cosa possiamo fare?

ANTONIO M. CALABRO’* Ingegnere ricercatore aerospaziale

*“Droni, Etica e Geoingegneria – una proiezione tecnica e sociale verso il nostro futuro”*

I droni saranno uno strumento cruciale per la gestione delle nuove forme di guerra ma trovano già una rapida diffusione in ambito civile con ampie e sottovalutate conseguenze. Velivoli senza piloti umani, con un chip-pilota intelligente a bordo, prenderanno il controllo delle nostre vite e della gestione del pianeta. Esiste un’alternativa ad un mondo concepito e controllato come un enorme videogame?
In collaborazione con Alternativa www.alternativa-politica.it e Skyguards  www.guardacielos.org

 

Breve presentazione dei relatori:

*GIULIETTO CHIESA*

Giornalista, scrittore e politico, è stato corrispondente da Mosca per l’Unità e La Stampa, oltre che per il TG5, il TG1 e il TG3. Esperto di globalizzazione e informazione, è autore di numerosi saggi, tra cui /Cronache Marxziane/ (Fazi), /Afghanistan anno zero /(Guerini & Associati), /G8-Genova/ (Einaudi), /Russia addio/ (Editori Riuniti), Cronaca del golpe rosso (Baldini & Castoldi), /La rivoluzione di Gorbaciov /(Garzanti), Barack Obush (Ponte alle Grazie), fino al recente /Invece della catastrofe/ (Piemme 2013). Nel corso del 2006, assieme a Megachip, ha promosso un gruppo di lavoro che indaga sulle vicende dell’11 settembre 2001, fortemente critico nei confronti delle inchieste tecniche e giudiziarie e delle interpretazioni correnti dei mass media. All’interno di questo gruppo di lavoro, Giulietto Chiesa è autore, insieme a Franco Fracassi, di Zero – Inchiesta sull’11 settembre, un film documentario. È editorialista per diverse testate e riviste (La Stampa, Galatea, Megachip, MicroMega, Il manifesto, Latinoamerica). E’ presidente del Laboratorio politico culturale Alternativa, da lui fondato nel 2010. Chiesa ha promosso e sostenuto al Parlamento Europeo la Conferenza: Oltre le teorie di modificazione climatica- la società civile contro la geoingegneria presentando la relazione Il MUOS di Niscemi, un’arma ambientale.

*PAOLO DE SANTIS*

Paolo De Santis è attualmente professore senior presso l’Università Roma Tre, dove ha tenuto corsi di Fisica e di Acustica presso la Facoltà d’Ingegneria. Precedentemente ha insegnato Fisica all’Università La Sapienza di Roma e all’Università de L’Aquila. Nell’ambito di programmi di cooperazione internazionale, ha tenuto corsi di Elettronica e Teoria dei Segnali presso le Università di Caracas e di Kampala. La sua attività di ricerca, sia teorica che sperimentale, ha riguardato diversi settori dell’acustica e dell’ottica, con particolare riguardo alla teoria della coerenza, all’olografia e alla propagazione dei campi. E’ impegnato in vari comitati

*ANTONIO M. CALABRO’*

Ha lavorato* *dal 1993 al 2011 presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali CIRA, settore Centro di ricerca a partecipazione governativa, come ricercatore nell’area tecnologie per il volo e sistemi elicotteristici.

Attualmente è ricercatore indipendente, svolgendo consulenze per aziende ed enti di ricerca.

Calabrò è stato involontario protagonista e vittima di una strage politico-mafiosa, la Strage del Rapido 904 . E’ stato Presidente dell’Associazione Feriti e Familiari delle Vittime di una strage che venne definita dai magistrati che se ne sono occupati «uno degli episodi più inquietanti del recente passato del nostro paese».

https://www.controradio.it/padroni-di-nulla-terra-acqua-cieli-il-controllo-democratico-nellera-delle-tecnologie-globali-la-conferenza/

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