By Nogeoingegneria

I vaccini scadranno in ottobre? C’è per questo tanta pressione nel far vaccinare indiscriminatamente TUTTI. Decadrà tutto l’impianto architettato per la gestione di questa, a dir poco strana, pandemia?

Tutti i cosiddetti vaccini Covid, espressione convenzionale con cui ci si riferisce a questi  trattamenti farmacologici sperimentali, sono stati autorizzati in via condizionata (autorizzazione in emergenza), dalle Istituzioni dell’Unione europea: Commissione europea ed EMA (l’Agenzia europea dei medicinali).

“Vaccinare in una pandemia in realtà non è legale” dice qualcuno. Non si dovrebbe vaccinare durante una epidemia-pandemia. Un “azzardo biologico”.
Andrea Crisanti in effetti aveva lanciato un allarme tempo fa affermando che “non si è mai fatta una vaccinazione di massa con uno stato di trasmissione di un virus così alto e ampio e questo può comportare dei rischi.“
Crisanti mi ha reso giustizia – aveva detto il Dr. Garavelli sappiamo da sempre che quando un virus arriva bisogna avere già gli anticorpi e che se si vaccina in piena epidemia non funziona, si rischia anzi di selezionare mutanti. Solo che se lo dice lui nessuno lo contesta”.

E ora abbiamo già la variante epsilon. Si dice che sia resistente ai vaccini. C’è una lista che circola in rete, di cui non si sa se sia solo un prodotto dell’immaginazione, che mostra l’evoluzione dei mutanti. Vedremo. In realtà queste varianti del virus sono solo alcune tra le migliaia di varianti di SARS-CoV-2 che si sono create dall’inizio della pandemia.

Ma possiamo imparare l’alfabeto greco scegliendo quelle speciali.

 

L’avvocato Renate Holzeisen, insieme ad altri legali, ha presentato un ricorso al Tribunale dell’Unione europea (l’organo giudiziario di prima istanza dell’UE) per ottenere l’annullamento di tali autorizzazioni.

Molte, probabilmente troppe, persone hanno oggi dubbi sui vaccini. Questa campagna ‘vaccinale’ ha già prodotto, secondo i dati pubblicati ed in costante aggiornamento per l’Europa dalla piattaforma Eudra Vigilance, oltre 17000 decessi e 1,7 milioni di reazioni avverse, il 50% delle quali definiti “effetti avversi gravi”, che non vengono “pubblicizzati”. 

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Arriveranno prima della fine dell’anno alcuni farmaci anti Covid “che sono in fase di studio ben avviate e sono sviluppati su bersagli unici di questo virus. Queste molecole, nelle sperimentazione in vitro, hanno dimostrato grande efficacia e sicurezza e sicurezza. Credo che ad ottobre-novembre l’Ema li valuterà”. Lo ha annunciato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, ospite di ‘TimeLine’ su SkyTg24. E dice anche: “A fine settembre dovremmo arrivare alla copertura vaccinale degli italiani, preoccupano i 5 milioni di over 50 non vaccinati”.

Covid. Commissione Ue: “Entro ottobre in arrivo 5 nuove terapie per contrastarlo”

Quattro sono anticorpi monoclonali attualmente in revisione in tempo reale da parte dell’Ema, un’altra è un immunosoppressore, già autorizzato per pazienti non Covid e che potrebbe ricevere l’ok anche per il Covid. I cinque prodotti potrebbero ricevere il via libera dall’Agenzia europea del farmaco entro ottobre. E, entro la stessa data, la Commissione europea elaborerà un portafoglio di almeno 10 potenziali terapie….CONTINUA 

 Quindi cinque trattamenti  “potrebbero essere presto disponibili per curare i malati nell’Ue”. Quattro di queste terapie sono anticorpi monoclonali, che sono in rolling review da parte dell’Ema. Il quinto è un immunosoppressore, che ha un’autorizzazione alla commercializzazione che potrebbe essere estesa anche alla cura dei malati di 
Covid.  Per la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, “anche se la vaccinazione sta prendendo velocità, il virus non sparirà e i pazienti avranno bisogno di cure sicure ed efficaci per ridurre il peso della Covid-19”. CONTINUA 

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I 5 prodotti sono:

immunosoppressore baricitinib (un medicinale che riduce l’attività del sistema immunitario) di Eli Lilly: è in fase di valutazione una domanda di estensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio per l’indicazione relativa alla COVID-19;

– combinazione di bamlanivimab ed etesevimab di Eli Lilly: oggetto di revisione ciclica;

– combinazione di casirivimab e imdevimab di Regeneron Pharmaceuticals, Inc. e F. Hoffman-La Roche, Ltd: oggetto di revisione ciclica;

– regdanvimab di Celltrion: oggetto di revisione ciclica;

– sotrovimab di GlaxoSmithKline e Vir Biotechnology, Inc.: oggetto di revisione ciclica.

Sulla base del lavoro del gruppo di esperti sulle varianti della COVID-19 istituito di recente, la Commissione definirà entro ottobre un portafoglio di almeno 10 possibili strumenti terapeutici contro la COVID-19. Il processo di selezione sarà obiettivo e basato su dati scientifici, con criteri di selezione concordati con gli Stati membri.

Così sembra che si continui a ignorare i trattamenti che sono già stati usati e che funzionano.

LE CURE CI SONO GIA’

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