A Wuhan il laboratorio che studia il virus letale. Il dubbio: “È scappato da lì?”
Il Wuhan National Biosafety Laboratory è una struttura dove vengono studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo e c’è chi sospetta che il virus possa essere “sfuggito” da lì
E, secondo quanto riportato da Dagospia, nel Paese asiatico, l’unico laboratorio capace di soddisfare gli standard di sicurezza richiesti per studiare il 2019-nCoV si troverebbe proprio nella centro di Wuhan.
Perché esiste il laboratorio
Il Wuhan National Biosafety Laboratory, la struttura in questione, è ospitata presso l’Accademia cinese delle scienze ed è stata pensata per aiutare scienziati e ricercatori cinesi a “prepararsi a rispondere a futuri focolai di malattie infettive”, secondo un rapporto del 2019, pubblicato dai Centri statunitensi per Controllo e prevenzione delle malattie (CDC). Secondo quanto riportato dal quotidiano, la struttura sarebbe nata, in collaborazione con la Francia, nel 2003, anno in cui scoppiò l’epidemia di Sars, che uccise centinaia di persone. In base ai dati di allora, furono 8mila le persone infettate e a causa della malattia persero la vita in 750.
Cosa si studia nella struttura
I laboratori che lavorano e gestiscono agenti patogeni sono classificati con un punteggio da 1 a 4, in base alla classe di microbi di cui dispongono e si occupano. Il punteggio più basso indica il rischio minore, mentre il 4 rappresenta il pericolo più importante. Il centro scientifico di Wuhan è designato al livello di biosicurezza 4 (BSL-4), proprio perché in quella struttura sono studiati gli agenti patogeni più pericolosi al mondo.
Come si lavora in un centro così
In un laboratorio di quelle caratteristiche, tutti i ricercatori devono cambiare i loro vestiti quando entrano nella struttura, fare la doccia all’uscita e decontaminare tutti i materiali utilizzati durante la sperimentazione, secondo i CDC. Gli scienziati che operano in quei luoghi devono indossare tute pressurizzate per isolarsi dall’ambiente circostante. Inoltre, il laboratorio stesso deve essere tenuto in un edificio separato o in un’ala diversa e deve essere dotato di sistemi di filatrazione dell’aria e decontaminazione.
Tutti i virus di Wuhan
I laboratori BSL-4 lavorano a contatto con Ebola, Nipah e la Crimea Congo, tutte malattie altamente trasmissibili e molto spesso fatali. Nonostante la Cina abbia intenzione di costruire da cinque a sette laboratori ad alta capacità di isolamento entro il 2025, in questo momento, una struttura con queste caratteristiche esiste soltanto a Wuhan. I funzionari sanitari cinesi hanno classificato il nuovo coronavirus come una malattia infettiva di classe B, collocandola nella stessa categoria della Sars (anche se non è esattamente la stessa cosa) e dell’Hiv.
Gli interrogativi
In diversi si sono chiesti se esista una correlazione tra la presenza del laboratorio a Wuhan e la diffusione del virus nelle ultime ore. C’è chi sospetta, infatti, che magari possa essersi espanso per errore, ma non esiste alcuna prova di questo. Il governo cinese, nelle ultime ore, ha annunciato che introdurrà controlli di classe A (che di solito sono riservati a patologie più pericolose come il colera o la peste) con il fine di contenere l’epidemia.
Su “Le Scienze” il 25 febbraio 2017 Un laboratorio cinese per i patogeni più pericolosi del mondo
US warned virus could ‘escape’ from lab near coronavirus epicentre
CORONAVIRUS BREVETTO
La presente invenzione fornisce un coronavirus vivo, attenuato comprendente un gene replicante variante codificante per polipoteine comprendente una mutazione in una o più proteine non strutturali (nsp) -10, nsp-14, nsp-15 o nsp-16. Il coronavirus può essere usato come vaccino per il trattamento e / o la prevenzione di una malattia, come la bronchite infettiva, in un soggetto.
Descrizione
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un coronavirus attenuato comprendente un gene replicasi variante, che provoca una ridotta patogenicità del virus. La presente invenzione riguarda anche l’uso di un tale coronavirus in un vaccino per prevenire e / o trattare una malattia.
CONTESTO DELL’INVENZIONE
Il virus della bronchite infettiva aviaria (IBV), l’agente eziologico della bronchite infettiva (IB), è un patogeno altamente infettivo e contagioso dei polli domestici che si replica principalmente nel tratto respiratorio ma anche nelle cellule epiteliali dell’intestino, dei reni e dell’ovidotto. IBV è membro dell’Ordine Nidovirales, Famiglia Coronaviridae, Sottofamiglia Corona virinae e Genere Gammacoronavirus ; coronavirus geneticamente molto simili causano malattie in tacchini, faraone e fagiani.
Leggete voi il resto qui: https://patents.justia.com/patent/10130701
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PER RICORDARE: L’ALARME EBOLA DEL 2014
ARTICOLO DEL 13.9.2014 …. Senza capire da quale fonte deriva la trasmissione del virus Ebola, se l’attacco sia arrivato via aria, acqua, cibo, animali o altro, sorgono molte domande. L’origine dell’epidemia non è nota, tuttavia si suggerisce che i casi primari possano essere stati esposti a cacciagione locale infetta (bush meat).
Osserviamo le impressionanti coincidenze.
La zona con maggior numero di infetti e morti è la Sierra Leone e proprio in questo paese troviamo ospitato un centro di ricerca sull’Ebola operante anche in Guinea. Il Ministero della Salute di Sierra Leone ha annunciato di aver ordinato alla Tulane University di interrompere la sperimentazione in merito al virus Ebola (http://tulane.edu/news/newwave/061314_ebola.cfm) e di trasferire il laboratorio statunitense di Kenema (USAMRIID, U.S. Army Medical Research Institute of Infectious Diseases, un centro noto per la guerra biologica di ricerca con sede a Fort Detrick, nel Maryland). L’epicentro dell’epidemia di Ebola è proprio l’ospedale dove erano in corso sperimentazioni cliniche sugli esseri umani per lo sviluppo del relativo vaccino.
Si chiede un’indagine immediata sulle ricerche e le operazioni del centro (vedi qui e qui). CONTINUA QUI
Coronavirus: epidemia prevista con puntualità sconcertante
Nell’ottobre del 2019, un mese prima che si scatenasse il coronavirus in Cina, epicentro la città di Whuam, e il panico globale, il Johns Hopkins Center for Health Security, strettamente collegato al National Institutes of Health (L’Istituto Nazionale della Sanità Usa), ha simulato lo scenario derivante da una pandemia da coronavirus.
Partner di questa simulazione, chiamata Event 201, la Bill & Melinda Gates Foundation e il Word Economic Forum.
Il Johns Hopkins Center for Health Security è stato letteralmente bombardato di richieste sull’evolversi della situazione attuale, dato che la simulazione prevedeva che il virus avrebbe causato “65 milioni” di vittime.
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